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sabato 20 aprile 2013

Immagina la gioia, di Vittoria Coppola (Lupo); Tramontana. Un'indagine di Michelangelo Romani di Giuseppe Cologiuri (Lupo); Ananas e zenzero, di Jacqueline Gentile (Besa). Intervento di Nunzio Festa





Gli editori pugliesi fanno fermentare molto il vino della loro narrativa. A differenza dell'editoria lucana, infatti, spesso, come si dice, al palo, nel settore delle nuove proposte di narrativa, i marchi pugliesi offrono normalmente la possibilità di scegliere fra diverse voci di questo spazio particolare del mondo letterario, di questo ampio anfratto adesso accucciolatosi fra altri generi (seppur dovrebbe esser forse il principale - specie dietro le spalle della saggistica e della manualistica: per quanto riguarda le pubblicazione nate e accettate tipograficamente in Basilicata). Ma ecco qualche esempio, dell'editoria pugliese diciamo. (Dove, intanto, i rumor dicono salperà il nostro poeta Alfonso Guida). Pensiamo, infatti, proprio a Lupo, il quale ha recentemente mandato in liberia il nuovo romanzo della scrittrice salentina Vittoria Coppola, "Immagina la gioia". Coppola, salita alla ribalta già con l'opera d'esordio selezionata in una rubrica delle trasmissioni di Rai Uno, "Gli occhi di mia figlia", sceglie nuovamente un terreno semplice per la promozione e difficile alla prova dell'originalità. E' molto difficile, in sostanza, "descrivere l'amore fraterno" ma carico d'incomprensioni, in maniera originale. Inoltre, Vittoria Coppola approfitta delle ambientazioni inventate per mettere in comunicazione il Veneto e la Sicilia. La storia, in effetti, comincia nella nota Mira che guarda tanto a Venezia quanto a Marghera. Ed è, pensate bene, lo stesso editore che manda in libreria "Tramontana", del giallista Giuseppe Calogiuri. "Un'indagine di Michelangelo Romani" che si sviluppa fra morti e sparizioni, tutte avvenute tra l'altro nel Mezzogiorno. Una trama fatta apposta per il giornalista Romani, del Messaggero Quotidiano, e del suo collega, direttore questi di TeleCittàUno, Sandro Gennari. Frasi d'un giallo che non può non tener conto delle politica politicata, visto che gli editori dei giornalisti di fiuto vivono di servilismo alle classi dirigenti. Le edizioni Besa, invece, trovano nella newyorkese d'origine e barese d'approdo, Jacqueline Gentile la forza di tenere insieme ironia e valori, comicità ed elementi fondamentali della vita. La giovane Marta Sabia, curatrice d'una delle tante rubriche di posta del cuore, s'innamora della persona che piace alla sua convivente. Fino al punto che: "Giorni di buio isolamento nella sua casa vuota la trascinano a toccare il fondo costringendola a stare in contatto con la sua sofferenza e con la sua vita oramai svuotata. Ma proprio lì, nella tristezza del niente, Marta ritrova se stessa e il suo amore per Andrea (l'amato dell'amica, ndr): primi passi di una nuova esistenza tutta da inventare". Con tanto di prima persona, a  narrare. Tre libri profondamente diversi fra loro. Tre romanzi che, come si diceva, parlano d'un brio presente nell'editoria made in Puglia. E che quella fatta in Basilicata non sempre dimostra.

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