Ieri, nell’edizione delle 14.30 del Rai TG3 Puglia, è andato
in onda un servizio, firmato da Raffaele Gorgoni, su “Caminante”, il secondo cd
di Mino De Santis appena edito da Lupo Editore nella nuova collana “Ululati”. “È
tornato allo scadere dell’anno e dopo ‘Scarcagnizzu’, refolo vorticante di
vento che solleva gonne e polvere, siamo al secondo cd, “Caminante”. Mino De
Santis centellina le sue canzoni così, dialetto quanto basta e soprattutto un
passo di lato rispetto a tutto l’armamentario politicamente corretto delle
salentinità più o meno tamburellanti. Nulla sappiamo delle sue parentele
musicali, ma resta il sospetto che i rami del suo albero genealogico risalgano
verso George Brassens e soprattutto il cattivo carattere di Jacques Brel. Infatti
nei testi di De Santis non c’è traccia di cadute buoniste o furbette e, non a
caso ha trovato ospitalità nella nuova etichetta “Ululati” di Cosimo Lupo,
editore non certo arreso agli spiriti del tempo.
Insomma De Santis non c’entra con la ‘bandistica salentina’
e soprattutto finora si è salvato da musicologi, etno-musicologi e sociologi;
canta seduto, come un vecchio narratore di storie, sembra anche buono, ma i
suoi lampi di cattiveria scaldano il cuore.”
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