Prigioniero 6678905: questo è il
suo nome adesso. Cameron Welsh non ha nessuna possibilità di uscire dal carcere
di massima sicurezza di Barfield, è stato condannato a ben due ergastoli. Ed è
giusto, perché Cameron Welsh è decisamente colpevole di tutto ciò di cui è
stato accusato. È un serial killer eccezionalmente crudele e psicopatico, ma
non solo, è anche perverso e molto intelligente. La sua ossessione per Anna
Travis risale a diversi anni prima, quando l'ha vista per la prima volta, la
notte in cui è stato catturato. Anna era un semplice agente della squadra
omicidi. Adesso Anna ha fatto carriera, è diventata ispettore capo. Si è
emancipata dal suo mentore, Langton, e per la prima volta deve condurre in
prima persona un'indagine su una serie di omicidi. Un caso complicato, in cui
le vittime sono tutte donne che non hanno niente in comune fra di loro, tranne
il modo in cui sono state uccise e l'autostrada vicino alla quale vengono
ritrovate. Quello che Anna non sa è che non è completamente sola. Cameron Welsh
non esita un momento a scriverle una lettera offrendole il suo aiuto. Chi
meglio di lui, un serial killer, può aiutarla come profiler? Solo lui è in
grado di capire fino in fondo i meccanismi di una mente malata, cosa lo spinge
a uccidere, perché sempre in quel modo. Anna è determinata a risolvere il caso
e accetta il suo aiuto. Ma non immagina che anche dietro le sbarre, Cameron
Welsh sa essere più pericoloso di una velenosa vedova nera.
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