venerdì 5 dicembre 2025
giovedì 4 dicembre 2025
Decadenza e fascino di Eva Baltasar (Fandango Libri)
Barcellona è sanguinaria, fabbrica persone solitarie e le obbliga a convivere, non permette di stare da soli e nemmeno di formare una famiglia. È inospitale, claustrofobica, ha poche reti di solidarietà. La donna senza nome protagonista di Decadenza è laureata in pedagogia ma è costretta a pulire le case per sopravvivere: l’impiego in una ludoteca, infatti, non le permette di mantenersi. Poi un giorno perde anche il lavoro da domestica, e, scacciata violentemente da casa dai proprietari, si rende conto di essere condannata a vivere per strada. Consapevole del degrado che la vita all’aperto comporta, non si lascia andare, non si arrende al destino. Un’amica le viene in soccorso, di tanto in tanto la ospita o le dà da mangiare ma non potrà certo impedirle di scivolare in una febbre onirica di desiderio e illusione. Chissà che la follia non sia l’unica via d’uscita dal soffocamento di una società piegata al capitalismo selvaggio. Ed è per questo che in Fascino accade qualcosa di inusuale e forse magico, qualcosa che potrà davvero salvarla
Il Libro dei Fatti da oggi in libreria, cronologia ampliata e tanti interventi per l'edizione n°35
mercoledì 3 dicembre 2025
Niente mi aveva preparato. Un reportage da Gaza di Jean-Pierre Filiu / Silvia Manzio (Traduttore) edito da Altrecose
Jean-Pierre Filiu conosce bene Gaza, territorio che ha visitato regolarmente dal 1980. Ha ottenuto di tornarci per trentadue giorni, tra il 19 dicembre 2024 e il 21 gennaio 2025, in circostanze molto diverse e drammatiche: per vedere un territorio e una popolazione cambiati e travolti dai bombardamenti israeliani seguiti alla strage terroristica di Hamas del 7 ottobre 2023. Per trentadue giorni ha osservato la distruzione dei luoghi e delle vite, ha parlato con le persone, ha preso appunti sugli impossibili adattamenti a una condizione di terrore e disperazione: e al suo ritorno li ha messi in ordine alternandoli al racconto della storia e del contesto che hanno preceduto questi anni. Il suo è un diario di viaggio, di un viaggio terribile, ma soprattutto un contributo a capire e a figurarsi cosa siano la vita delle persone e i luoghi protagonisti degli allarmi e dello scandalo di gran parte del mondo. Gli abitanti di Gaza, quelli ancora vivi, faticano e si arrangiano per trovare acqua pulita, per mangiare, per fuggire da un luogo all’altro, per avere cure mediche a volte inaccessibili, per conservare brandelli di dignità e sicurezza personale: il racconto di Filiu, limitato e insufficiente per sua stessa ammissione, è uno strumento di comprensione per chi, nel mondo che guarda Gaza, vive con apprensione e sconcerto le sue condizioni e vuole saperne di più

