giovedì 30 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Assassinio al British Museum Assassinio al British Museum di John Rowland (Vallardi)
Henry Fairhurst, un uomo dall'aspetto timido e mansueto, è intento nel suo gioco preferito: osservare la platea di sconosciuti che siede nella sala di lettura del British Museum e – come un novello Sherlock Holmes – indovinare l'occupazione degli utenti. Mentre studia dettagli e posture, la sua attenzione viene catturata dal profondo e innaturale russare che rompe il silenzio ovattato della sala. Ma quando Fairhurst si avvicina per svegliare il colpevole, scopre che il professor Julius Arnell, esperto di letteratura elisabettiana, è appena deceduto. Inizialmente ricondotta a cause naturali, la morte di Arnell si tinge presto di mistero: un sacchetto di confetti avvelenati viene trovato nelle sue tasche. Inoltre, uno strano legame sembra unire il professore di letteratura a un facoltoso petroliere texano. Convocato a Scotland Yard, Henry rivela ben presto un talento straordinario come detective e finisce con l'affiancare l'ispettore Shelley nelle indagini.
Il mago del Cremlino Il mago del Cremlino di Giuliano Da Empoli (Mondadori)
Dalla Caduta del Muro alla crisi ucraina: Il mago del Cremlino è il grande romanzo della Russia contemporanea e una sublime, sulfurea meditazione sul potere.
Il mago del Cremlino è un romanzo al tempo stesso gelido e caldo. Il suo autore ci immerge nella psiche genialmente tortuosa di Vadim Baranov, l'alter ego romanzesco di Vladislav Sourkov, quello che è stato lo spin doctor di Vladimir Putin fino al 2021. Nel corso di una notte, Baranov, l'uomo conosciuto come il "mago del Cremlino", racconta come abbia contribuito a costruire l'immagine dello "zar" nel 2001, quando quest'ultimo era solo il pallido e sconosciuto ennesimo primo ministro dell'era di Boris Eltsin. Baranov, proveniente dall'avanguardia artistica e dai reality TV, è un uomo colto ma è anche e soprattutto un ideologo fascisteggiante, capace di far leva sul risentimento di Putin, e di legittimare il suo brutale autoritarismo, correggendone il lessico grossolano. Baranov, insomma, contribuisce a fornire alla dittatura una maschera da democrazia e in breve diventa lo spregiudicato artefice della disinformazione esacerbando e incanalando la rabbia del popolo sui social e altrove. Questo romanzo si legge con paura, come una tragedia romana: le persone che hanno portato Putin al potere vengono eliminate o messe in carcere mentre, con l'aiuto di dollari, manipolazioni, attacchi informatici, e il sostegno a movimenti estremisti di ogni tipo, viene creato il mito di una Russia onnipotente capace di controllare le trame più nascoste. L'obiettivo non è quello di prendere il potere ma di creare il caos. Ma al di là della radiografia implacabile del sistema Putin con i suoi cortigiani servili, i suoi oligarchi, i suoi esuli braccati, le sue escort, i suoi killer implacabili, Il mago del Cremlino ci fa sentire il soffio gelido del potere russo. Un impero capace di intrecciare tutti i fili narrativi del grande romanzo russo: da Ivan il Terribile alle "fabbriche di troll" fino alla creazione di uno spaventoso, illusorio affresco che illustra "la storia gloriosa di un popolo mai sconfitto". Un impero per cui la guerra, come l'attualità ci ricorda tragicamente, costituisce l'unico orizzonte di sopravvivenza possibile. Sorretto da una bruciante attualità, questo libro moderno e visionario ha la grazia senza tempo di un classico. L'erudizione, lo stile e l'arte di raccontare di Giuliano da Empoli conferiscono a questo storia cruda e brutale un livello di purezza quasi metafisica. È Il Principe di Machiavelli attraversato dalle nebbie di John le Carré, narrato con le cadenze della grande letteratura russa.
mercoledì 29 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
America. Viaggio alla riscoperta di un Paese di Federico Rampini (Solferino)
Federico Rampini compie uno slalom fra le contraddizioni, un'operazione di pulizia dai preconcetti, e ci regala una guida di viaggio in senso letterale: perché si può comprendere l'America solo vivendola e guardando dietro le apparenze. Per intuire magari dove andrà a finire.
America «impero del male» o «patria delle libertà»? Una nazione creatrice di miti e valori o un Paese in declino e diviso al suo interno? Come si misura la «vera distanza» tra San Francisco e Miami? Perché è impossibile avere una conversazione in inglese con un tassista di New York? Come si spiegano la tragica sequenza delle sparatorie e nel contempo il record delle start-up, la scarsa disoccupazione giovanile e la migrazione interna dalla California verso la Florida? Capire l'America è una sfida, oggi più che mai: ci fa velo un secolo di stereotipi costruiti da cinema e letteratura, moda e arte, musica e serie televisive. Si aggiunge la rinascita di un antiamericanismo antico e viscerale, che condiziona molti italiani. Bisogna avere radici profonde in questa nazione - pagarci le tasse, averci mandato i figli a scuola, usarne la sanità, aver fatto il giurato in un processo, averci comprato casa e creato una società - per superare la barriera dei luoghi comuni. Le sorprese sono tante quante le Americhe, al plurale, e tutte le loro comunità etniche. Federico Rampini, che in America ha vissuto per quasi un quarto di secolo, firma un ritratto illuminante degli Stati Uniti che enuclea i grandi e i piccoli problemi del Paese. Di ogni differenza abissale con l'Europa indica origini e ragioni, dalla politica all'economia, dalla cultura alla società, dalla quotidianità alla genesi del Dna nazionale. L'autore compie uno slalom fra le contraddizioni, un'operazione di pulizia dai preconcetti, e ci regala una guida di viaggio in senso letterale: perché si può comprendere l'America solo vivendola e guardando dietro le apparenze. Per intuire magari dove andrà a finire.
Il vento dell'Etna. La saga dei Baruneddu di Belpasso di Anna Chisari (Garzanti)
Una saga familiare sullo sfondo di una Sicilia vera e autentica fatta di tradizioni e sapori. L'epopea di una dinastia che incrocia i grandi eventi della Storia. Speranze, paure, dilemmi, gioie, errori e desideri di uomini e donne che con il cuore parlano al cuore.
1838. L'Etna nella sua immensità protegge e spaventa, come una madre magnifica ed esigente che forgia vite e destini. Lo sa bene chi vive a Belpasso, il piccolo paese alle sue pendici. È lì che il giovane Puddu apre la sua bottega di calzolaio. La sua firma sulle scarpe è una farfalla, perché con le sue creazioni ai piedi più che camminare si vola. Per questo Puddu non riesce a capire come mai gli affari vadano così male. Tutto cambia quando le sue calzature finiscono tra le mani della Baronessa di Bridport in visita alle sue terre a Bronte. La nobildonna non ha mai calzato nulla di tanto soffice ed elegante, perciò decide di fare un regalo a Puddu: lo nomina Baronetto. Nasce così la dinastia dei Baruneddu, come si faranno chiamare. Il negozio con gli anni diventa un grande calzaturificio che esporta in tutta Europa. Ma se i soldi non sono più un problema, il cuore comincia a diventarlo. Perché alla maledizione della vecchia Gnu Ranna nessuno può sfuggire. Sicuramente non Peppino, abbagliato dal sogno americano dopo aver conosciuto il dolore di un cuore infranto; né Ajtina, prima donna della famiglia decisa a far sentire la propria voce. Tantomeno Janu, che di scarpe non ne vuole sapere e fa carte false per sfuggire al laccio della famiglia e dei sentimenti. Tutto è cominciato con un sogno a cui i discendenti di Puddu guardano con riverenza, ma anche con sospetto. Le radici dicono da dove si viene, ma a volte vogliono decidere dove si deve andare. Sarebbe bello, forse, sentirsi leggeri come il vento che racconta del passato ma porta là dove non si sarebbe mai immaginato. Una saga familiare sullo sfondo di una Sicilia vera e autentica fatta di tradizioni e sapori. L'epopea di una dinastia che incrocia i grandi eventi della Storia. Speranze, paure, dilemmi, gioie, errori e desideri di uomini e donne che con il cuore parlano al cuore.
Le famiglie sono tutte uguali. Ci sono i bravi, i belli, i cattivi e gli eroici; ci sono tutti i caratteri umani mescolati in mille versioni, tante edizioni dell'umanità che nasce, che cresce e che muore, credendosi unica e inimitabile. Le famiglie sono tutte diverse. Ognuna ha i suoi limiti e i suoi peccati. Individui dai gesti epici che si raccontano con enfasi e ufficialità. Soldati di molte battaglie e di poche vittorie che arricchiscono i libri di storia di momenti capaci di segnare epoche e stabilire leggi, oppure che riempiono le pagine dei giornali di fatti di cronaca di cui dolersi o vergognarsi nei secoli dei secoli. La Storia è così, fatta di storie, di uomini che hanno famiglie e di luoghi che esprimono i sensi, i gusti, le scelte di quelle famiglie. Sono gli incroci che cambiano, che indirizzano i fatti e producono svolte; sono le piccole scelte di ogni giorno che determinano e modificano il carattere; o le grandi scelte della vita che vanno oltre il risaputo ...
martedì 28 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Il castello dei falchi neri di Marcello Simoni (Newton Compton Editori)
Anno Domini 1233. Dopo aver preso parte alla crociata di Federico II, il nobile Oderico Grifone, ormai diventato uomo, fa ritorno alla dimora di famiglia, una grande magione nella campagna di Napoli. Il rientro, tuttavia, non è dei più felici. Sua sorella, Aloisia, è stata data in sposa a un uomo di dubbia reputazione, mentre Fabrissa, una giovane aristocratica con la quale Oderico, prima di partire per la Terra Santa, aveva intrecciato una storia d'amore, è promessa a un altro. Come se non bastasse, la famiglia sembra essere caduta in disgrazia e il castello, un tempo ricco e prospero, versa ora in uno stato di abbandono. Pur non riuscendo a comprenderne il motivo, Oderico intuisce che la madre, il padre e il fratello minore gli nascondono qualcosa. Qualcosa che riguarderebbe il feudo dei Grifoni, una collina sulla quale in molti vorrebbero mettere le mani a causa di un antico segreto custodito tra i suoi fitti boschi. Nel tentativo di risollevare le sorti della famiglia, Oderico resterà coinvolto, suo malgrado, in una serie di efferati delitti che sembrano avere uno stretto legame col più grande motivo d'orgoglio del suo casato: la nobile arte della falconeria.
Aldelmo Grifone agitò la fiaccola nella notte.
Qualcuno l'aveva chiamato per nome, ma non osava mostrarsi al suo sguardo. Era un'ombra al galoppo tra gli alberi, un cavaliere fantasma accompagnato dal suono argentino di sonagli, tintinnabula, alla stregua di un giullare venuto dall'inferno. Un giullare che forse, come ultima beffa, tramava d'infilzarlo con uno spiedo.
Cercando di non lasciarsi vincere da quelle suggestioni, Aldelmo sguainò la spada e indietreggiò verso la mole del castello che dominava dall'alto la vallata. Non sopportava l'idea che fossero giunti a provocarlo fin davanti alla sua dimora, il luogo in cui riposavano l'onore e la memoria dei suoi avi. Le mura vetuste
La quarta profezia di Glenn Cooper (Nord)
Tui, Spagna, 1943. La fine è vicina, Lúcia dos Santos ne è convinta.
Ventisei anni fa, a Fátima, è stata scelta dalla Madonna per custodire
il suo ultimo segreto, con la promessa di portarlo con sé nella tomba.
Ma ora Lúcia deve infrangere quel giuramento. Non può più tacere,
l'ultima profezia è troppo pericolosa, troppo devastante: se morisse con
lei, l'umanità intera sarebbe perduta...
Piazza San Pietro, oggi. Un
uomo si fa largo tra i fedeli radunati per ammirare la nuova Pietà di
Michelangelo, la prima copia dei capolavori che papa Celestino ha messo
all'asta per creare un fondo da destinare ai più bisognosi. L'uomo si
allontana, disgustato da quel papa debole e sacrilego, profanatore dei
tesori di Santa Madre Chiesa. Ma presto la collera del Signore si
abbatterà sul mondo...
Lisbona, oggi. Mancano dieci giorni alla messa
di canonizzazione di suor Lúcia, quando Cal Donovan viene richiamato
d'urgenza in Vaticano. Il papa ha ricevuto una lettera anonima in cui
gli si intima di dimettersi prima della cerimonia, altrimenti il suo
destino sarà segnato. Negli anni, Celestino VI ha dato prova di grande
coraggio, sfidando le tradizioni e le frange più conservatrici della
curia. Eppure Cal non lo ha mai visto così spaventato. Perché chiunque
abbia scritto quelle parole sembra alludere a un mistero che da oltre un
secolo minaccia l'esistenza stessa della Chiesa e che potrebbe cambiare
per sempre il corso della Storia. E adesso tocca a Cal Donovan
scoprirlo, per il bene di tutti noi...
Aveva piovuto per tutta la notte, una pioggia rossa incessante, sferzata dal vento. Ma la bufera ormai era passata e il cielo era luminoso e terso. Quella mattina era così bella da sembrare la magia di un illusionista. A causa dei venti di scirocco provenienti dal Nordafrica, che avevano caricato le gocce di pioggia di sabbia rossa del Sahara, al loro risveglio i romani avevano trovato la città avvolta da un'afa intollerabile e immersa in un bagliore rosato. In piazza San Pietro, i raggi del sole colpivano il selciato a un'angolazione tale che i sampietrini umidi non erano più blocchi di pietra ma una danza di luce, una coreografia di riflessi scintillanti. Guardando l'obelisco del Vaticano da piazza Pio XII, si aveva l'impressione che turisti e pellegrini camminassero non sul selciato grigio, ma sulla superficie di un mistico mar Rosso luccicante.
lunedì 27 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Racconti dal buio di Ernst T. A. Hoffmann a cura di Giulio Schiavoni (Rizzoli)
Occhi che vedono il vero o il falso, personaggi che appaiono e scompaiono, donne che non sono ciò che sembrano, incubi che diventano realtà e realtà che sono già incubi: sono questi, amalgamati dal demone della follia, gli ingredienti del mondo gotico dei Racconti di Hoffmann. A cavallo tra gioco letterario e indagine sull'essere umano, ogni maleficio che il maestro dell'angoscia mette sulla pagina ci parla di noi, perché gli abissi abitati da creature mostruose e spettri non sono altro che il mondo degli esseri umani: chi sono, dunque, i buoni e chi i cattivi? Hoffmann, come solo un genio innovatore del genere potrebbe fare, non risponde e ci abbandona al mistero del male. Questa raccolta lo celebra riunendo i più importanti capolavori della sua produzione fantastica e demoniaca - dall'Uomo della sabbia al Consigliere Krespel, dalle Avventure della notte di San Silvestro a Vampirismo - e ci guida alla scoperta di protagonisti indimenticabili, destinati a popolare i nostri incubi, e di atmosfere che da due secoli colonizzano il nostro immaginario. In appendice, il saggio che Sigmund Freud ha dedicato al Perturbante, il sentimento dell'Unheimliche definito a partire dall'Uomo della sabbia di Hoffmann.
Artù, Lancillotto e il Graal. Vol. 3: Lancillotto del lago (La carretta- Agravain) a cura di Lino Leonardi (Einaudi)
«Lettrici e lettori che siano arrivati fin qui, nel loro percorso attraverso le pagine del ciclo di Lancillotto e del Graal, avranno già oltrepassato la metà dell'immenso edificio narrativo. Dopo gli antefatti della Storia del Santo Graal e le storie di Merlino e del giovane Artú (vol. I), le prime due sezioni del grande romanzo centrale, il Lancillotto del Lago (vol. II), hanno seguito il migliore dei cavalieri dall'infanzia presso la Dama del Lago e dall'arrivo alla corte di Artú attraverso le sue mille avventure, l'amore ricambiato per la regina Ginevra, l'amicizia con Galehaut, l'odio di Morgana, l'ammissione alla Tavola Rotonda, le guerre, i tornei, le foreste e gli incantamenti. A metà del romanzo, nella pagina che chiude il volume precedente di questa edizione, quel mondo sembra essere arrivato a un punto di non ritorno, con la tragica morte di Galehaut. Il re delle Isole Lontane, che pur essendo in grado di sconfiggere Artú gli si era sottomesso solo per amore di Lancillotto, e che aveva avuto poi un ruolo decisivo nel favorire la reciproca dichiarazione d'amore e il primo bacio tra lui e Ginevra, l'amico che aveva assicurato a Lancillotto in ogni momento un punto d'appoggio sicuro nel suo complesso rapporto con la corte arturiana, muore di dolore, credendo che il suo amico sia morto. Questo snodo dell'intreccio era necessario per introdurre la vicenda della carretta, la prova infamante a cui Lancillotto si sottopone per salvare Ginevra, rapita dal crudele Meleagant: l'episodio, con cui inizia la seconda metà del romanzo in prosa, era stato infatti oggetto del celebre romanzo in versi di Chrétien de Troyes, Le chevalier de la charrette (1180 ca.), il primo a noi noto che abbia Lancillotto come protagonista, e in quel romanzo la figura di Galehaut non è menzionata. L'autore del Lancillotto del Lago introduce qui l'episodio (CVII-CXIII), quando Galehaut è morto ma Lancillotto ancora non lo sa: lo apprenderà solo in seguito, quando troverà la sua tomba (CXX). Con questo accorgimento il romanzo in prosa può inserire l'episodio della carretta seguendo il celebre precedente quasi alla lettera, sfruttando la fama di Chrétien ma allo stesso tempo incastonando quel singolo exploit, ben noto al suo pubblico, nella complessa storia del protagonista. Dopo aver appreso della morte di Galehaut in realtà Lancillotto non sarà piú lo stesso: per due volte, sebbene inconsapevolmente, tradisce Ginevra, è costretto a fare i conti con i propri limiti, che gli impediranno, a lui il cavaliere migliore del mondo, di essere il predestinato all'impresa del Graal, e in piú d'un'occasione si abbandona alla follia (incarnando un modello ben presente all'Ariosto per la pazzia di Orlando). E con la trasformazione del suo protagonista, il romanzo prende un andamento diverso.» (dalla Premessa di Lino Leonardi)
Traduzione, introduzioni e commento di Carlo Beretta, Luca Cadioli, Massimiliano Gaggero, Claudio Lagomarsini, Elena Stefanelli, Roberto Tagliani.
domenica 26 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Gli uffici competenti di Iegor Gran di Giuseppe Girimonti Greco con la traduzione di Ezio Sinigaglia (Einaudi)
«Il sistema immunitario della patria»: questo dice il tenente Ivanov del suo lavoro presso gli uffici competenti. Alla stregua di invisibili anticorpi, i funzionari scongiurano incredibili pericoli esterni quali penne Bic, blue jeans o note di jazz, vera piaga di questi primi anni Sessanta. A volte, però, l'attacco viene dall'interno, ed è un cancro inestirpabile. Proprio come Abram Terc, l'ingrato traditore che si diverte a scrivere libercoli antisovietici e li fa pubblicare all'estero. «Realismo fantastico» la chiamano la sua corrente letteraria. Il primo avvistamento tra le righe della stampa francese risale al 1959. Ma Ivanov è risoluto, e fiducioso. D'accordo, Terc è riuscito a eludere chissà come i controlli alle frontiere – e la solerte sorveglianza preventiva di cui beneficia ogni cittadino fin dalle fasce – ma di certo non può sfuggire all'intuito e ai potentissimi mezzi degli uffici competenti. Eppure, eppure. Ci vorranno sei lunghi anni di interrogatori martellanti a studentelli imberbi, interminabili pedinamenti, infestazione di talpe in ogni covo dell'intelligencija moscovita prima di smascherare il pacifico professor Andrej Sinjavskij, e acciuffarlo un mercoledí di settembre del 1965. Le velleità letterarie, prima o poi – o molto poi – si pagano con il Gulag... Nel frattempo sotto le gonne della grande Madre Russia è successo di tutto: un'esposizione americana di portata colossale, lo sfratto delle spoglie di Stalin dal mausoleo di Lenin, la visita nello spazio del compagno Gagarin, lo scoppio di un incendio inestinguibile in Uzbekistan. Ah, che tempi quelli del governo di Chruščëv! E in effetti sarebbe bello sapere anche cosa ha fatto il temibile Andrej in tutti quegli anni straordinari passati in «latitanza». Be', è semplice. Niente, o meglio tutto: ha insegnato all'università, ha curato un'antologia dell'opera poetica dell'ineffabile Pasternak – figuriamoci! –, se l'è spassata con i suoi amici e la vigorosa moglie Marija Vasil′evna Rozanova, è rimasto a Mosca, in piena vista, dove gli uffici competenti potevano controllarlo meglio. Ha perfino avuto un figlio, il piccolo Iegor, nato pochi mesi prima del suo arresto... Sí, perché il vero cognome dell'autore di questo libro è Sinjavskij. E questa è la storia della sua famiglia.
Marea nera. La saga delle Tidelands di Philippa Gregory con la traduzione di Marina Deppisch (Sperling & Kupfer)
1670, notte del solstizio d'estate. Un uomo ricco aspetta fuori da un malandato magazzino londinese nell'attesa di incontrare la donna che ha abbandonato ventuno anni prima. James Avery ha tutto da offrire, compreso il favore di Carlo II appena tornato sul trono, e crede che Alinor abbia l'unica cosa che i suoi soldi non possono comprare: il figlio ed erede. Nel frattempo, nel New England, il fratello di Alinor, Ned, non riesce a trovare giustizia, poiché la vendetta del re si estende oltre l'Atlantico e mette i coloni gli uni contro gli altri e contro gli indiani d'America. Finché una vedova di nome Livia arriva da Venezia. Si presenta ad Alinor come sua nuora, la informa che suo figlio Rob è annegato e le chiede aiuto. Ma qualcosa nella storia di Livia non torna e, per trovare le risposte, sarà necessario spingersi nelle oscure maree della laguna italiana.
sabato 25 giugno 2022
Sarò breve di Francesco Muzzopappa (Fazi)
Ennio Rovere fa testamento. Ha impiegato l'intera esistenza per
costruire un sogno e ci è riuscito mettendo su un mobilificio di
successo che porta il suo nome in Brianza. Si è fatto da solo, ha avuto
fortuna, anche se la sua vita non sempre è stata facile. Ha avuto amori
più o meno fortunati, mogli più o meno fedeli, figli più o meno
litigiosi, collaboratori più o meno capaci. Con il testamento, però, ha
l'occasione di rimettere tutti a posto: dalla prima moglie
all'esuberante donna di servizio, dal figlio minore allo zelantissimo
autista, dal dentista al cane devoto. Mai come adesso, si sente libero
di parlare e dire finalmente la sua.
Con la scusa di distribuire in
maniera equa il suo patrimonio, il protagonista di questo libro
ripercorrerà per iscritto la propria esistenza, intrecciando dinamiche
familiari e lavorative, premiando quanti davvero hanno meritato il suo
affetto e punendo senza pietà tutti gli altri, senza risparmiarsi
neppure nel giudizio.
Ormai, questo è chiaro, non ha più nulla da perdere.
Un
autore amatissimo dai suoi lettori torna in libreria con un romanzo
originale e pieno di inventiva, un testamento in forma di commedia dallo
spirito dissacrante e tutto da ridere.
L' insurrezione fascista. Storia e mito della marcia su Roma di Mimmo Franzinelli (Mondadori)
A un secolo dalla marcia su Roma, c'è ancora chi la ritiene una folkloristica passeggiata di migliaia di estremisti in fez e camicia nera, ai quali un re inetto e governanti paurosi affidarono il Paese. Viceversa, essa fu la risultante del progetto eversivo avviato nell'autunno 1920 con la mobilitazione della periferia fascista per la distruzione degli avversari e l'occupazione delle città. Un esperimento di conquista violenta dello Stato che mutò la storia europea. Con narrazione avvincente e molteplici fonti (documenti ministeriali, telegrammi di prefetti e questori, carteggi e materiale del Partito fascista, diari dei protagonisti), facendo tesoro delle più recenti acquisizioni storiografiche, Franzinelli inquadra la marcia su Roma nella crisi del dopoguerra e ricostruisce il variegato panorama insurrezionale (26-28 ottobre 1922) regione per regione, provincia per provincia, ora per ora. Ne scaturisce il drammatico scenario della resa dello Stato liberale, la disperazione delle sinistre, divise su tutto e inermi di fronte all'offensiva fascista, il sostegno di industriali, agrari e circoli massonici, la connivenza di esercito e forze dell'ordine. Ampio spazio è dedicato alle valutazioni internazionali dell'insurrezione, dalla Germania (sia quelle degli statisti che dei nazionalsocialisti emulatori del duce) all'osservatorio romano dell'ambasciatore statunitense (irretito dalla doppiezza mussoliniana), sino alle analisi controcorrente degli esuli antifascisti (Lussu, Salvemini, Silone, Tasca). Innovativa, poi, è l'analisi della «marcia dopo la marcia», nella sua trasfigurazione da evento storico-politico a mito fondativo del regime attraverso i riti degli anniversari, la pedagogia scolastica del 28 ottobre, la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932) e i rigurgiti squadristi della Repubblica sociale. Dal grande affresco tracciato da Franzinelli emerge un'immagine inedita della marcia su Roma, che fu al contempo la mossa strategica di Mussolini per impadronirsi dello Stato e il frutto del suo indiscutibile talento nell'arte di combinare politica e violenza.
giovedì 23 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
La psicologa di B. A. Paris con la traduzione di Maria Olivia Crosio (Nord)
Una casa in una di quelle strade chiuse dove tutti si conoscono e le facciate sono così curate da sembrare uscite da una rivista di architettura. Alice ancora non ci crede di essere riuscita ad acquistarla a un prezzo tanto vantaggioso. Ed è solo dopo essersi trasferita che scopre il perché: la precedente proprietaria è stata uccisa due anni fa, proprio in quella casa. Dapprima turbata da quella rivelazione, a poco a poco Alice inizia a interessarsi sempre di più alla storia della donna, una psicologa sua coetanea, e non perde occasione di chiedere informazioni ai vicini. Con suo grande sconcerto, però, tutte le persone che fino a quel momento l'avevano accolta con calore e gentilezza si chiudono in un silenzio ostinato. Quasi che quella vicenda fosse una ferita ancora aperta. Come se ciò non bastasse, Alice comincia a notare delle stranezze – finestre aperte che era sicura di aver chiuso, oggetti spostati di pochi centimetri – e in lei si fa sempre più forte la sensazione di essere osservata. E si rende conto che c'è qualcosa di oscuro nascosto tra le pieghe di quella comunità apparentemente perfetta e che frugare nei segreti degli altri potrebbe rivelarsi fatale...
Doveva essere un sogno, invece si è trasformato in un incubo...
Le sorelle Lacroix Condividi di Georges Simenon con la traduzione di Federica Di Lella e di Lorenza Di Lella (Adelphi)
«Ogni famiglia ha uno scheletro nell'armadio» scrive Simenon in epigrafe a questo romanzo. Nel caso della famiglia in questione lo scheletro è un segreto che lega da anni due sorelle. Un segreto che, rimosso e purulento, non può che trasudare odio. Tant'è: il collante che tiene uniti, nella solida dimora borghese di Bayeux, le figlie del notaio Lacroix, il marito di una di loro e i rispettivi figli è unicamente l'odio, un odio così spesso e pesante che sembra di poterlo toccare, un odio che si esprime attraverso sguardi, ammiccamenti, bisbigli – ed esplode non di rado in violente scenate. Ma l'odio suscita anche desideri di vendetta, e nella casa delle sorelle Lacroix ogni gesto ha il sapore della vendetta: un tentativo di avvelenamento non meno che un suicidio, perfino il lasciarsi morire di inedia di una giovane donna che a molti pare una specie di santa. Una volta penetrato in questa atmosfera intossicata da rancori e sospetti, il lettore vi rimarrà invischiato, e non potrà che andare avanti, tra fascinazione e orrore.
mercoledì 22 giugno 2022
Gli avversari Condividi di John Grisham con la traduzione di Luca Fusari e Sara Prencipe (Mondadori)
Un ex avvocato in fuga, un condannato a morte a un passo dalla fine e due fratelli rivali eredi di un famoso studio legale sono i protagonisti di tre storie tra le migliori che John Grisham abbia mai raccontato, riunite in questa che è la sua prima raccolta di novelle in cui si alternano con efficacia suspense, emozione e divertimento.
Non tutto è perduto. Un'avventura del commissario Bordellidi Marco Vichi (Guanda)
Il commissario Bordelli è andato in pensione e la malinconia si fa sentire, nonostante la presenza sempre più stretta della bella Eleonora e le immancabili cene della Confraternita. Il giovane sessantenne fa lunghe passeggiate in collina, ripensa al passato, e a poco a poco si fa strada nella sua mente l'idea di risolvere l'unico caso della sua carriera rimasto insoluto: un ragazzo, figlio di un industriale fascista, ucciso nel 1947 con diverse coltellate... forse una vendetta? Era la sua prima indagine, e all'epoca non era riuscito a venirne a capo, anche perché molto presto era arrivato l'ordine di lasciar perdere, non era il clima giusto per rovistare nelle tragedie della guerra, l'Italia aveva bisogno di pace e di serenità. Ma adesso, dopo ventitré anni, può provare a risolverlo, anche se non ufficialmente. Nel frattempo cerca di dare una mano a Piras, diventato vice commissario, e finisce per ritrovarsi alle prese con due crimini odiosi che reclamano giustizia, una giustizia che forse andrà cercata al di fuori delle regole...
L'ex commissario Franco Bordelli avanzava sul viale che percorreva ogni giorno, seduto sul Maggiolino che guidava da anni. Stava andando all'Impruneta, nella casa dove viveva dal '67. Era uscito da poco dal palazzo della questura dove aveva lavorato per ventitré anni... Ma non essere più un commissario capo in servizio, bensì un questore vicario in pensione, cambiava la sua visione del mondo. Il viale gli sembrava una strada che conduceva verso l'ignoto, il Maggiolino somigliava al Nautilus di Verne, la casa dove era diretto era un castello sconosciuto, e il suo ufficio con l'affresco dell'Annunciazione un ricordo lontanissimo. A momenti sentiva un brivido di piacere corrergli lungo le braccia, e magari poco dopo una lama di angoscia gli attraversava il petto. Imboccò l'Imprunetana di Pozzolatico, pensando che sul sedile posteriore aveva una scatola di cartone con dentro un quarto di secolo del suo passato di sbirro...
martedì 21 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Blu come te di Benjamin Myers con la traduzione di Tommaso Pincio (Bollati Boringhieri)
Nel cuore dell'inverno innevato, in un piccolo paese dello Yorkshire, la giovane Melanie Muncy scompare. La polizia manda a investigare il suo uomo migliore, il detective Jim Brindle: ossessivo, taciturno, solitario, nessuno è più implacabile di lui nel perseguire la verità. Anche Roddy Mace, in forze al giornale locale dopo aver sacrificato un'importante carriera da reporter a Londra, è interessato al caso, che potrebbe offrirgli un'occasione di riscatto. Ma non è semplice condurre un'indagine all'interno di una comunità estremamente riservata, dove sono in troppi a vivere esistenze nascoste. Come Steven Rutter che, solo e indigente, abita in una casa isolata da tutti, conosce la brughiera circostante come nessun altro, e protegge segreti sconvolgenti anche per lo scafato detective. Soltanto l'ostinazione di Brindle e Mace finirà per scuotere l'assetto della comunità e rivelare verità insospettabili. Benjamin Myers, con un intreccio noir mozzafiato ambientato in luoghi densi di atmosfera, accompagna il lettore in un tour de force avvincente e spaventoso ...
La vita paga il sabato di Davide Longo (Einaudi)
Un produttore cinematografico, fratello di un potente ex ministro democristiano, viene trovato morto dentro la sua Jaguar, abbandonata in una sperduta valle alpina. Sua moglie, un'ex attrice che ha fatto innamorare un'intera generazione, è scomparsa. Incaricato delle indagini, il commissario Arcadipane deve lasciare la sua Torino e trasferirsi temporaneamente a Clot, un grumo di case sorvegliate da una diga che serra la valle come un cappio. Ad attenderlo, gente diffidente e spigolosa e un rebus da far scoppiare la testa. Troppo complicato per non chiamare in aiuto il vecchio amico e mentore Corso Bramard e l'indisciplinata quanto indispensabile agente Isa Mancini, entrambi alle prese con un momento difficile della propria vita. Per arrivare alla verità sarà necessario scavare tra antichi segreti e nuovi egoismi, districando una trama tessuta a piú mani. Fino alla scoperta che per tutti, o quasi, la vita paga il sabato.
lunedì 20 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Il grande esperimento. Etnie e religioni minacciano la democrazia? di Yascha Mounk con la traduzione di Francesca Pè (Feltrinelli)
La storia dell'umanità è una storia di noi contro loro. Il progetto di una democrazia inclusiva è nuovo: è il grande esperimento della nostra epoca. Come possono vivere assieme gruppi contraddistinti da pesanti divisioni etniche e religiose? È possibile pensare a una democrazia stabile e unita da valori condivisi se i nostri valori sono diversi tra loro?
«Chiunque sia interessato al futuro della democrazia liberale dovrebbe leggere questo libro» – Anne Applebaum
È facile lasciarsi andare al pessimismo sul destino della democrazia, soprattutto nelle nostre società sempre più attraversate da divisioni etniche, culturali e religiose. Infatti, c'è un mito da sfatare: mai nella storia una democrazia è riuscita a essere inclusiva delle diversità, mai è stata in grado di garantire gli stessi diritti a membri di gruppi etnici, religiosi e culturali differenti. La stabilità delle democrazie si è invece costituita su una brutale gerarchia razziale o religiosa, con un ruolo dominante di uno o pochi gruppi sul resto della popolazione. Yascha Mounk è una delle voci internazionali più autorevoli sulla crisi della democrazia liberale e ha scritto un'indagine decisiva, che attraversa la storia delle nazioni e la psicologia sociale, la politica comparata e la filosofia, per dimostrare una verità scomoda e tuttavia urgente. Nel mondo, una democrazia capace di integrare tutti i gruppi che ne fanno parte non esiste ancora: è il più grande esperimento del nostro tempo e determinerà la direzione del nostro futuro.
Il piccolo seme. Ediz. a colori di Eric Carle con la traduzione di Teresa Ciancio (Mondadori)
Evviva! Un nuovo albo di Eric Carle, per tutti quelli che amano i suoi ritagli, i suoi colori, i suoi soli grandi e caldi. Un albo sulla storia di un seme (quanti ultimamente… sarà la primavera?!?) minuscolo che in autunno, in compagnia di tanti altri, viene trasportato lontano dal vento. Davvero è più piccolo degli altri, ma proprio questa caratteristica ne fa un seme che resiste e che arriva a far spuntare un fiore gigante gigantesco, alto e bello. E poi e di nuovo autunno e tutto ricomincia. Un albo da guardare, ma anche da utilizzare per parlare del ciclo delle stagioni, delle piante, della crescita…
da le letture di Biblioragazzi
domenica 19 giugno 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Alla conquista del potere. Europa 1815-1914 di Richard J. Evans con la traduzione di David Scaffei (Laterza)
Il secolo che va dalla battaglia di Waterloo allo scoppio della Prima guerra mondiale è stato una fase decisiva per la storia del mondo. In questi cento anni l'Europa ha allargato il proprio dominio a tutto il pianeta e ha tracciato un solco al cui interno ancora ci muoviamo: dalla nascita della civiltà industriale alla volontà di controllo sulla natura, dalle lotte dei lavoratori a quelle delle donne, dalle sfide degli artisti alle accademie sino alle rivolte dei servi contro i padroni. Questo affresco ci racconta l'Europa del XIX secolo, intrecciando storia politica, economica e culturale, a partire dai rapporti di forza interni ed esterni al continente. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della dimensione umana di questa storia, per cui ogni capitolo si apre con la vita di una persona, ognuna di un paese europeo diverso. «Verso l'inizio degli anni Trenta dell'Ottocento, lo scalpellino Jakob Walter si mise a scrivere le sue memorie. Era stato un soldato semplice nella Grande Armée dell'imperatore Napoleone Bonaparte, arrivando fino a Mosca. Dell'unica occasione in cui vide Napoleone scrive: "Osservava passare il suo esercito, che era in condizioni disastrose. Impossibile immaginare cosa provasse. Il suo aspetto esteriore sembrava indifferente riguardo al miserabile stato dei suoi soldati; solo l'ambizione poteva fare effetto sul suo cuore."».
Il dubbio delle signorine Devoto ovvero, Come spennare le oche senza farle gridare di Renzo Bistolfi (TEA)
Sestri Ponente, 17 luglio 1960. Nella via Privata Vassallo tutto sembra svolgersi secondo usanze e ritmi ben precisi. Le sorelle Siria, Santa e Mariannin Devoto si preparano per il vespro al santuario di Virgo Potens per verificare - in realtà criticare - i lavori voluti dal parroco; Luigina Leoncini, appollaiata alla sua finestra, trascorre il tempo a osservare le vite altrui; il dottor Cabella non conosce riposo, se c'è di mezzo la salute dei suoi pazienti; e così Isa, che si destreggia tra gli appuntamenti del suo lavoro ufficiale da infermiera a domicilio, e quelli ufficiosi, atti a rallegrare i vecchietti del vicinato. Tuttavia, non è ancora buio quando il subbuglio si impossessa del quartiere: Isa viene trovata morta in casa, il marito, ubriaco e confuso, accanto a lei con l'arma del delitto in mano. Un delitto di rapida soluzione, giacché la confessione del marito arriva presto a chiudere il caso. Qualcosa però non torna, ne è convinto il maresciallo Galanti, e ancor di più lo sono le signorine Devoto, che iniziano a raccogliere informazioni sfruttando l'incrollabile stima di cui godono e la loro innata e provata capacità dispennare le oche senza farle gridare. E mentre i dubbi prendono sempre più consistenza, aumentano i crimini e i pericoli, nel loro ormai non più quieto quartiere...
venerdì 17 giugno 2022
Una giornata cominciata male di Michele Navarra (Fazi)
Durante una sera d'agosto sferzata da un nubifragio estivo, l'imprenditore romano Federico Santini guida a tutta velocità verso l'Argentario per raggiungere Claudia, la sua ultima conquista, mentre rimugina sull'ennesima questione legale in cui lo sta trascinando la sua ex moglie. Tra distrazione ed eccesso di velocità, l'auto di Santini travolge un ciclista. Non sembra esserci nessuno nei paraggi, e l'uomo, incurante dell'accaduto, riprende la sua corsa. Nel giro di pochi giorni, però, tutto precipita. La mattina di Ferragosto, Santini si risveglia con la mente confusa e la memoria offuscata in un luogo che non conosce. Non riesce a ricordare nulla della notte precedente e, mentre decide di cercare Claudia nella speranza di scoprire cos'è accaduto, si trova invischiato nelle indagini su un terribile omicidio. Sarà l'avvocato Gordiani ad accettare di aiutare Santini, provando a districare la matassa e a ricostruire i fatti avvenuti a Ferragosto. Insieme alla sua abile quanto affascinante collaboratrice, l'avvocato trascorrerà le calde giornate d'estate tra Roma e l'Argentario, tra yacht ormeggiati nei porticcioli e suggestivi scorci del paesaggio toscano, cercando di farsi strada verso la verità e, possibilmente, verso la giustizia.
Le tre figlie di Anna Dalton (Garzanti)
La storia dell'autobiografia di sua madre la stava davvero preoccupando. Aveva passato tutta la sua vita adulta a dimostrare di valere per ciò che era, a distanziarsi da quel cognome, Montefalco, che pesava come un macigno sulla sua testa e sulla sua carriera. E ora sua madre voleva "confessarsi" voleva "liberarsi". No. Doveva andare a Villa Fiorita. Doveva convincere sua madre a rinunciare. Quel libro non poteva uscire.
giovedì 16 giugno 2022
Promemoria per il diavolo di Paolo Regina (SEM)
In una Ferrara stretta nella morsa di un inverno particolarmente rigido, quattro noti esponenti della ricca borghesia locale vengono trucidati, l'uno dopo l'altro, con modalità efferate. Accanto a ciascun cadavere l'assassino lascia una sorta di "firma", oggetti apparentemente ordinari, ma dal misterioso valore simbolico: alcune vecchie monete in lire, uno specchio rotto, sterco d'asina e il cuore di un coniglio. Un sottile filo rosso-sangue difficile da decifrare. Dell'indagine viene incaricata una vice questora dal nome straniero, Uta Keller, fredda come quell'inverno e altrettanto pungente. Anche Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, solitario, anarcoide e amante del blues, è coinvolto nell'inchiesta, di supporto alla poliziotta. E sarà proprio grazie all'umanità e all'intuito del finanziere che si arriverà all'inaspettata soluzione... Un noir appassionante che è anche un lungo e tortuoso viaggio nella mente di un serial killer e nei segreti di una città di provincia apparentemente placida e innocua, che darà al lettore l'occasione per scoprire che, a volte, ciò che sembra follia è solo la somma di infinite ingiustizie. Nella sua ultima indagine il capitano De Nittis va ancora più a fondo nell'animo dei "diversi", rivelando una rara capacità di ascolto e di comprensione anche della parte oscura dell'uomo, senza mai abdicare alla necessità di giustizia e di verità.
Chi ha peccato di Anna Bailey con la traduzione di Elena Cantoni (Feltrinelli)
È notte fonda quando Emma lascia la sua migliore amica Abigail alla festa alle Tall Bones, il ritrovo nel bosco in cui si danno appuntamento gli adolescenti della cittadina di Whistling Ridge, in Colorado. È l'anno del diploma ed Emma è convinta, come la maggior parte delle ragazze della sua età, che la loro vita sia solo all'inizio. Invece entro la fine della settimana il volto di Abigail sorriderà dai volantini attaccati ai pali del telefono e alla bacheca della chiesa, oscillando nella brezza delle Montagne Rocciose. Samuel Blake, il padre di Abi, perlustrerà il bosco con la polizia urlando invano il nome della figlia. Suo fratello Noah strofinerà via le macchie di fango dai jeans fino a scorticarsi le mani ed Emma nasconderà sotto il letto l'acqua ossigenata con cui avrebbe dovuto tingere i capelli dell'amica. Dolly, la madre di Abi, riuscirà solo a fissare la grande croce sul muro di casa, fumando una sigaretta dopo l'altra, terrorizzata all'idea che sia già troppo tardi per fermare la catena di eventi che si è innescata. Tutti hanno dei segreti a Whistling Ridge. Tutti hanno peccato, come tuona ogni domenica dal pulpito il pastore Lewis. Ma cosa è successo ad Abi? Chi è il vero colpevole? Può succedere di tutto in questa polveriera di rabbia e risentimento, basta solo una scintilla: la verità su quella maledetta notte alle Tall Bones. Anna Bailey porta a galla le dinamiche di certe piccole e claustrofobiche città di provincia, dove ogni tipo di diversità è bandito. E capitolo dopo capitolo, inchioda il lettore in un gioco micidiale di sospetti e bugie, fino all'ultima pagina. Vergogna. Segreti. Rabbia. Amore. Bugie. Colpa. Può succedere di tutto a Whistling Ridge. Perché in una città dove tutti hanno qualche peccato, è quasi impossibile capire dove stia la verità.
mercoledì 15 giugno 2022
Io sono l'indiano di Antonio Fusco (Rizzoli)
Antonio Fusco dà vita a un nuovo imperdibile protagonista del noir italiano: irregolare, scomodo e solitario, non vi dimenticherete facilmente dell'Indiano.
Capelli lunghi legati con un codino, impulsivo, insofferente alle gerarchie e alle ingiustizie, l'ispettore Massimo Valeri è conosciuto da tutti come l'Indiano. Abita in una barca ormeggiata nel Porto turistico di Roma e le sue uniche compagne di vita sono una moto Guzzi California EV e Lorena, gatta dal portamento aristocratico che si presenta ogni giorno per reclamare cibo. Nel suo passato c'è Giulia, la sola donna che abbia mai amato davvero. Nel suo presente, un intricato caso da risolvere. Da una settimana una ragazza eritrea staziona davanti al commissariato del XVII distretto e chiede giustizia per la scomparsa del suo compagno Jemal, uno dei tanti fantasmi sbarcati in Italia. I giornalisti sono attirati dalla protesta e la polizia non ha risposte: per il sostituto commissario Bruno Tognozzi, detto il Cane, la faccenda è spinosa e l'Indiano, da poco entrato nella squadra ma già in rotta con il superiore, è la persona giusta su cui scaricare il problema. In una Roma sferzata dalla pioggia che si prepara alla piena del Tevere, tra disperati, potenti e faccendieri di ogni sorta, l'ispettore Valeri si troverà implicato in un'indagine ben più delicata del previsto. Da quella scomparsa infatti parte un filo sottile e invisibile che lega i destini e gli interessi di individui insospettabili. Antonio Fusco dà vita a un nuovo imperdibile protagonista del noir italiano: irregolare, scomodo e solitario, non vi dimenticherete facilmente dell'Indiano.
Per un'ermeneutica dei diritti sociali. I quattro Pilastri Famiglia Lavoro Partecipazione Salute di Luigi Di Santo (Il Mulino)
In una società dedita alla celebrazione della propria singolarità, i diritti sociali sono condannati alla marginalità. Si ha l'impressione che la socialità dei diritti sia considerata di livello inferiore rispetto ai diritti di libertà. È necessario riflettere intorno alla presunta crisi dello Stato sociale a partire da ambiti concreti. Quattro pilastri per delineare un percorso realistico di analisi. Famiglia. Ogni essere umano non nasce dal nulla ma si in-forma nella dimensione familiare. Lavoro. Costruendo il mondo si costruisce sé stesso. L'affermazione oggi va capovolta. L'individuo si emancipa in solitudine. Partecipazione. Nelle forme del politico si pone il problema dell'accesso alla dimensione partecipativa oggi illusa dalla democrazia della rete. Salute. La rinuncia alla cura è sempre più presente. La dimensione sociale della massa sofferente viene sempre più tollerata. I pilastri considerati sono dotati di materialità sul piano della concretezza e percepiti come vettori educazionali per l'emancipazione della persona nella sua integralità sociale. Solo attraverso la tutela e l'implementazione dei diritti sociali si può dare forza alle pratiche democratiche, oggi sempre più deboli e marginali. Con il ritorno al pensiero sociale si apre l'orizzonte di un impegno nuovo sul piano legislativo che può vivere le condizioni di un rilancio non più rinviabile. Questo volume vuole essere un contributo per la ricerca, in un contesto sempre più caratterizzato da larghe tensioni sociali, che annunciano i segni di una oscurità regressiva sul versante democratico sorda dinanzi al grido di un'umanità disperata che richiede di essere ascoltata.
martedì 14 giugno 2022
L' incendio del bosco grande di Monica Pais (Longanesi)
«L'inferno durò circa quattro giorni senza che nessuno riuscisse a ostacolarlo: un fronte di cinquanta chilometri con fiamme alte anche cinquanta metri, interi paesi evacuati, boschi, uliveti, pascoli, fattorie, strade. Tutto bruciato.»
Luglio 2021. Il Montiferru va a fuoco. Come un invincibile e fiammeggiante drago che si vede perfino dallo spazio, il rogo inizia a divorare tutto ciò che incontra sul suo cammino. Nel bosco, lassù in montagna, gli animali selvatici lottano per la sopravvivenza. In molti non ce la faranno e alla conta finale risulterà un'ecatombe impossibile da censire, ma i più fortunati saranno recuperati dalle fiamme e oltre duecento tra loro troveranno ospitalità e cure alla clinica Duemari, trasformata in ospedale da campo. C'è la volpina paralizzata e mezza carbonizzata; c'è il cerbiatto ustionato; ci sono tantissimi cinghiali dalle zampe divorate dal fuoco; ci sono cani, gatti, conigli, ricci. E, in mezzo a loro, c'è un gruppo di veterinari pronti a tutto per salvarli. C'è una onlus che si mobilita, generando una reazione a catena che conduce fino alla clinica derrate alimentari e pallet di materiali sanitari. C'è un'impressionante ondata di solidarietà che si schiera a fianco dei più deboli, con quella Natura che non ha voce solo per chi non è capace di sentirla.
La Svedese di Giancarlo De Cataldo (Einaudi)
Roma non ha piú un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un'occasione, ed è diventata la Svedese.
A mano a mano che la mezzanotte si avvicinava, la foresta dei tetti si andava popolando di gente, e dall'orizzonte si intensificavano i bagliori e cresceva lo scoppiettante concerto dei botti. Le autorità avevano vietato di sparare, e Roma tutta sparava; le autorità avevano vietato gli assembramenti e le terrazze brulicavano di umanità.
Sharon, detta Sharo, poco piú di vent'anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po' di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d'occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lí, in quell'ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese.
lunedì 13 giugno 2022
La Sicilia degli dei. Una guida mitologica di Giulio Guidorizzi e Silvia Romani con le illustrazioni di Michele Tranquillini ( Raffaello Cortina editore)
Sulla Sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civiltà. Ma i Greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. Gli dèi non se ne sono mai andati dall'isola. Nelle campagne assolate nel cuore dell'estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si può ancora sentire Eracle chiamare le sue mandrie e Ulisse ridere del Ciclope. Nel tramonto di Agrigento, di Selinunte, di Segesta abitano ancora le processioni in onore degli dèi. Quando il giorno chiama la notte, nei teatri di Siracusa e di Taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel V secolo a.C., in Grecia e nell'Occidente greco. Terra rifugio di dèi e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la Sicilia è l'incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai Greci. È la stranizza di un mezzogiorno d'estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.
One Day Footballer di Alberto Patelli edito da Il Ciliegio
Il protagonista è Rick un personaggio di fantasia collocato in un contesto veritiero per vita ed eventi di quegli anni. Rick è un calciatore inglese della metà degli anni venti e la fine dei trenta dello scorso secolo.
Il ragazzo dal carattere piuttosto riservato, si dimostra in campo un leader per talento, personalità, inventiva. Ancora molto giovane incontra la donna della sua vita, Ellen, ragazza colta, volitiva ed impegnata nel sociale. L’amore tra i due è forte, profondo, in grado di colmare la distanza dovuta alla frequentazione di ambienti molto differenti tra loro. La prima guerra mondiale ha lasciato una pesante situazione economica anche in Inghilterra, una situazione che si ripercuote sul lavoro e dunque sulle famiglie. Ellen si impegna con gagliarda spinta emotiva per dare il suo contributo al rilancio sociale e, senza dubbio, si può considerare anche lei una protagonista del romanzo. La coppia attraverserà diverse vicissitudini che influenzeranno in maniera determinante la carriera calcistica di Rick.
La guerra di Spagna irromperà prepotentemente nella storia. Ellen aderirà alle Brigate Internazionali agendo in prossimità del fronte e rimanendo gravemente ferita ma Rick sarà determinante nel completo recupero dalla sua infermità in cambio però della ennesima, forzata interruzione nella sua ascesa nel mondo del calcio.
I due adotteranno un bambino spagnolo evacuato dalla guerra e Rick riuscirà avventurosamente a farlo ricongiungere con la madre sul suolo messicano. Lì oltreoceano, a distanza di anni, Rick verrà ricordato come “One day footballer”, il giocatore di un giorno.
NOTE DI ALBERTO PATELLI - “Un bambino con un vecchio pallone, un prato, la nebbia… da qui è partita l’idea che poi, nell’indispensabile studio del periodo nel quale ho fatto vivere il racconto, si è arricchita progressivamente come se avesse vita propria, appassionandomi nel mentre facevo scorrere la penna.
Questo romanzo l’ho finito di scrivere quasi tre anni fa. Dunque, da quel giorno è passato un tempo attraversato da pandemia e ora anche da una folle guerra. L’attesa di pubblicazione, di conseguenza, è sembrata quasi infinita ma ciò è servito a rendermi ancor più chiaro che la storia che ho scritto, pur riferendosi a quasi cento anni fa è attualissima perché, come le nostre vite, fatta di gioie e dolori dovute a circostanze che si ripetono nel tempo.
“One day footballer” – Una finestra sul prato – è un romanzo di calcio, amore e guerra.
Il calcio ha preso e prende una parte importante della mia vita; l’ho praticato a livello agonistico e lo seguo tuttora con un interesse che va anche oltre il lato meramente sportivo”.
(Alberto Patelli)
domenica 12 giugno 2022
Gelatini. Il gelato buono e sano per tutte le età... e ti basta un frullatore di Verdiana Ramina e Stella Bellomo (Gribaudo)
Il piacere di assaporare la frutta fresca combinato con la soddisfazione di gustare un goloso, coloratissimo gelato fatto in casa: ecco la formula magica di un libro che piacerà a grandi e piccini. Bastano l'attrezzatura di una normale cucina e allegri stampini per preparare in casa le facilissime ricette elaborate da una dietista e da una food blogger. Vi divertirete a realizzare gelatini belli da vedere, buoni da mangiare e adatti anche per i più piccoli. Una pratica legenda permetterà di individuare a colpo d'occhio le ricette per tutti i giorni, quelle per le grandi occasioni, quelle da consumare con moderazione, quelle vegane e quelle indicate durante lo svezzamento. Cosa state aspettando? Sfogliate il libro, fatevi tentare dalle fotografie e provate tutte le ricette!
Compiti delle vacanze per amanti dei libri di Massimo Roscia (Sonzogno)
Indovinelli, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande per metterti in gioco e dimostrare a tutti che i libri che dici di avere letto li hai letti veramente.
«Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, ma non dubitare mai dell'acume dei quesiti di Massimo Roscia» – William Shakespeare
«È una verità universalmente riconosciuta che un lettore in possesso di un buon intelletto debba cimentarsi con i quesiti di Massimo Roscia» – Jane Austen
«Siam veri amanti della letteratura, o null'altro che vili impostori? A Massimo Roscia l'ardua sentenza» – Alessandro Manzoni
«Tutti i giochi e i quiz enigmistici si somigliano; quelli di Massimo Roscia sono unici e divertenti a modo proprio» – Lev Tolstoj
Maestri, amanti, confidenti, compagni di viaggio, amici. I libri sono questo e tanto altro ancora: ci aiutano a conoscere, scoprire, evadere, sognare, creare legami, consolarci, porci domande e trovare risposte. Sono uno specchio, una chiave, una festa, una testimonianza, una passione e spesso un passatempo. Ed è per questo che Massimo Roscia, autore arguto e pungente, ha pensato di giocare con i libri e sui libri, sfidando gli amanti – veri o presunti – della lettura. Ai bibliofili incalliti propone un quaderno che si ispira ai manuali scolastici per le vacanze, con cento esercizi tra indovinelli, anagrammi, testi cifrati, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande, a difficoltà crescente, che spaziano dai grandi classici alla letteratura contemporanea, dal vecchio al nuovo mondo e oltre. E poi curiosità, aneddoti, enigmi misteriosi e altre chicche prelibate. Nessun premio in palio, nessun promosso o bocciato, solo un'occasione per saggiare le proprie conoscenze e mettersi in gioco, da soli o in compagnia di familiari e amici. Insomma, un modo originale, simpatico e intelligente per trascorrere qualche ora, tenere allenata la mente e, al tempo stesso, rinfrescare la memoria; un modo diverso per nutrirsi e divertirsi. Perché, proprio come disse Cicerone, i libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia. O fu Giovenale a dirlo?