Ennio Rovere fa testamento. Ha impiegato l'intera esistenza per
costruire un sogno e ci è riuscito mettendo su un mobilificio di
successo che porta il suo nome in Brianza. Si è fatto da solo, ha avuto
fortuna, anche se la sua vita non sempre è stata facile. Ha avuto amori
più o meno fortunati, mogli più o meno fedeli, figli più o meno
litigiosi, collaboratori più o meno capaci. Con il testamento, però, ha
l'occasione di rimettere tutti a posto: dalla prima moglie
all'esuberante donna di servizio, dal figlio minore allo zelantissimo
autista, dal dentista al cane devoto. Mai come adesso, si sente libero
di parlare e dire finalmente la sua.
Con la scusa di distribuire in
maniera equa il suo patrimonio, il protagonista di questo libro
ripercorrerà per iscritto la propria esistenza, intrecciando dinamiche
familiari e lavorative, premiando quanti davvero hanno meritato il suo
affetto e punendo senza pietà tutti gli altri, senza risparmiarsi
neppure nel giudizio.
Ormai, questo è chiaro, non ha più nulla da perdere.
Un
autore amatissimo dai suoi lettori torna in libreria con un romanzo
originale e pieno di inventiva, un testamento in forma di commedia dallo
spirito dissacrante e tutto da ridere.
Nessun commento:
Posta un commento