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domenica 12 giugno 2022

Compiti delle vacanze per amanti dei libri di Massimo Roscia (Sonzogno)

Indovinelli, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande per metterti in gioco e dimostrare a tutti che i libri che dici di avere letto li hai letti veramente.

«Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, ma non dubitare mai dell'acume dei quesiti di Massimo Roscia»William Shakespeare

«È una verità universalmente riconosciuta che un lettore in possesso di un buon intelletto debba cimentarsi con i quesiti di Massimo Roscia»Jane Austen

«Siam veri amanti della letteratura, o null'altro che vili impostori? A Massimo Roscia l'ardua sentenza»Alessandro Manzoni

«Tutti i giochi e i quiz enigmistici si somigliano; quelli di Massimo Roscia sono unici e divertenti a modo proprio»Lev Tolstoj


Maestri, amanti, confidenti, compagni di viaggio, amici. I libri sono questo e tanto altro ancora: ci aiutano a conoscere, scoprire, evadere, sognare, creare legami, consolarci, porci domande e trovare risposte. Sono uno specchio, una chiave, una festa, una testimonianza, una passione e spesso un passatempo. Ed è per questo che Massimo Roscia, autore arguto e pungente, ha pensato di giocare con i libri e sui libri, sfidando gli amanti – veri o presunti – della lettura. Ai bibliofili incalliti propone un quaderno che si ispira ai manuali scolastici per le vacanze, con cento esercizi tra indovinelli, anagrammi, testi cifrati, sciarade, cruciverba e tante, tantissime domande, a difficoltà crescente, che spaziano dai grandi classici alla letteratura contemporanea, dal vecchio al nuovo mondo e oltre. E poi curiosità, aneddoti, enigmi misteriosi e altre chicche prelibate. Nessun premio in palio, nessun promosso o bocciato, solo un'occasione per saggiare le proprie conoscenze e mettersi in gioco, da soli o in compagnia di familiari e amici. Insomma, un modo originale, simpatico e intelligente per trascorrere qualche ora, tenere allenata la mente e, al tempo stesso, rinfrescare la memoria; un modo diverso per nutrirsi e divertirsi. Perché, proprio come disse Cicerone, i libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia. O fu Giovenale a dirlo? 
 

 

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