VULCANO BUONO. L’INTERVISTA A RAFFAELE CALAFIORE (NONSOLOPAROLE EDIZIONI).
NONSOLOPAROLE AL I° SALONE MEDITERRANEO DEL LIBRO. “VULCANO BUONO” DI NOLA
“NON SIAMO LA VOCE. QUELLA APPARTIENE A TUTTI COLORO CHE A VARIO TITOLO PUBBLICANO SUL PORTALE. NOI SIAMO SOLO L’ECO!”
NonSoloParole.Com
I° SALONE MEDITERRANEO DEL LIBRO:
http://www.vulcanobuono.it/it/fiere/salone-mediterraneo-del-libro.html
IL DESTINO DELLA LETTURA E DEGLI E-BOOK, E TANTO ALTRO ANCORA IN UNA “CONVERSAZIONE” CON RAFFAELE COLAFIORE, SCRITTORE E FOTOGRAFO NONCHÉ PROTAGONISTA TRA LE TANTE ANIME DI NONSOLOPAROLE.COM.
Abbiamo svelato come nel Vesuvio ci sia un negozio di colori. Da una delle tante “visioni” è nato l’articolo: http://www.napolimisteriosa.it/alessia-e-michela-orlando-vesuvio-una-surreale-visione/
Siamo state costrette a ritornare sul tema giacché ci siamo imbattute nel “VULCANO BUONO”, quello che si vede dall’autostrada all’altezza di Nola. Quello progettato dall’architetto Renzo Piano, anche lui visionario, ma con attitudine a lasciare segni ben più duraturi dei nostri.
Non ci siamo mai state, limitandoci a guardarlo da lontano, rasentando il torcicollo. E ora ci giunge l’invito a verificare che cosa sia già accaduto e cosa stia per accadere nel I° Salone Mediterraneo del Libro (5-13 febbraio 2011; ingresso libero).
L’invito ci è giunto da Renato Calafiore che, quando ci siamo imbattute in NonSoloParole, ha immediatamente risposto a una nostra mail. Volevamo sapere qualcosa di più sul loro portale. È un web_container che non può non colpire. Eviteremmo di dire quali siano i pregi, giacché certe perle vanno scoperte in prima persona.
Alla seconda mail eravamo ormai sulla strada della concretezza. Volevamo porre qualche domanda e se gentilmente qualcuno ci avesse risposto gliene saremmo stati grate. È tutto qui.
L’INTERVISTA
D– Per l’articolo, vorremmo sapere poche cose. Da dove nasce l’idea del portale?
R – L’idea nasce verso la metà del 2000, quando si assisteva alla crescita esponenziale delle connessioni a internet, e sempre più persone si relazionavano in rete. Un nuovo modo di comunicare si stava facendo strada. La domanda che mi sono posto, e che poi ho condiviso con altre persone, era: in che modo questo nuovo mezzo potrà influire nel fare comunicazione e nel fare arte…oltre che nella fruizione. Da qui l’idea di creare uno spazio che potesse essere punto di incontro tra l’istanza della creazione e quello della fruizione all’insegna della libera circolazione delle idee.
D – A chi i meriti; i collaboratori…
R – L’idea di partenza è stata di Raffaele Calafiore (mia), scrittore e fotografo, ben presto condivisa da altre persone, tutti professionisti della comunicazione. Al nucleo di fondatori, si sono succeduti in questi anni altri e nuovi collaboratori. Tra i co-fondatori, oltre il sottoscritto vanno ricordati: Tristana loj, Ciro Riccardo, Paolo Mazzotta, Sergio Gandrus. Qualcuno si è subito distaccato…qualche altro è rimasto per oltre un anno. A questi si sono poi succeduti, tra i tanti collaboratori, Luciano Mallozzi e Assunta Veneruso. Ma i veri protagonisti sono stati gli utenti del portale che con le loro storie, poesie, recensioni, foto, commenti e sfoghi…lo hanno animato; in una ottica di redazione allargata e organizzata NON verticisticamente, ma in modo orizzontale. Se vuoi… potremmo dire oggi con molta tranquillità che NonSoloParole è stato come un grande BLOG, quando questa parola/concetto era per nulla usata. Poi, nel 2003, è iniziata anche la nostra avventura su carta, con l’omonima sigla editoriale NonSoloParole Edizioni. Un’avventura che dopo una pausa durata due anni (2008-2010), riprende nei primissimi giorni del 2011 con la messa in linea del nuovo portale www.nonsoloparole.com , rifatto nella grafica e implementato nelle funzioni…sempre seguendo una logica di libera circolazione delle idee.
Da subito, nel 2001, avevamo lanciato lo slogan “NON SIAMO LA VOCE. QUELLA APPARTIENE A TUTTI COLORO CHE A VARIO TITOLO PUBBLICANO SUL PORTALE. NOI SIAMO SOLO L’ECO!”
D – Cosa si pensa dei nuovi mezzi di comunicazione, da Internet all’iPad, in relazione alla scrittura: sono davvero utili?
R – Sicuramente hanno aperto nuove finestre. In nessun caso hanno soppiantato i vecchi media, ma si sono aggiunti a essi. Un nuovo modo di comunicare e, da qualche anno, con un proprio linguaggio più strutturato. Mi spiego meglio: all’inizio si è pensato di applicare a internet, la stessa logica che governava la carta stampata o la televisione… ed erroneamente all’inizio si pensava che ogni cosa che fosse dotcom o avesse la chiocciolina nel mezzo… fosse destinata al successo… La storia ci ha insegnato che non è cosi. E se provi a guardare l’evoluzione anche degli mesg pubblicitari che passano su internet…puoi immediatamente renderti conto che hanno subito una modifica radicale, rispetto a tv e stampa… anche perché il sistema internet permette di interagire immediatamente e direttamente con il potenziale cliente,,, cosa che non avviene per gli spot tv, con affissioni o cartacei. In merito poi al concetto di comunicazione,,,in termini più ampi: sicuramente internet ha permesso il compiersi di una democrazia. Soprattutto nella circolazione delle idee e dei saperi,,,anche se, però, c’e’ da considerare una cosa importante: la troppa informazione (intesa come valanga di parole/concetti/dati), annulla la stessa informazione, nel senso che la disperde…
D – E gli e-book possono essere-divenire uno strumento che incentivi la lettura?
R – Incentivare la lettura? Questa si che è una bella domanda…In un paese fanalino di coda in Europa per tasso di lettura (dopo di noi ci sono la Grecia e il Portogallo), narcotizzato dalla tv/spazzatura, modificato antropologicamente da venti anni di tv commerciale… Come si fa a recuperare persone verso la lettura?…che poi in sintesi è la disponibilità a porsi in ascolto di un pensiero altro da sé, e riflettere su quel pensiero… Come si fa? È una domanda che mi pongo un giorno si e l’altro pure… Per quanto concerne gli e-book, sicuramente avranno una esplosione, grazie anche ai costi più abbordabili dei lettori portatili,,,ma temo che possa essere solo un fuoco di paglia, legato più alla moda che non alla crescita di lettori. Poi, sarà che sono legato alla puzza della carta stampata, preferisco il cartaceo di gran lunga…anche se NON nego i vantaggi dell’e-book, soprattutto pensando a testi di manualistica,,, codici…legislazione….insomma verso quelle pubblicazioni più tecniche,,,strumentali e meno di svago.
Ma spero di sbagliarmi e che qualcuno tra un po’ mi possa dire… “che c…dici?...dati alla mano non vedi che siamo passati dal terzultimo posto al secondo posto per tasso di lettura/popolazione?”; davvero mi piacerebbe sbagliarmi…
D – Quali dovrebbero essere i requisiti dell’e-book per essere davvero letto, magari anche a scuola? La graphic novel potrebbe essere uno strumento capace di interessare ragazzi e magari gli adulti abituati a leggere i classici?
R – Sicuramente nuove forme di scrittura…e, perché no, anche la novella grafica,,, possono incentivare, appassionare di più, soprattutto quando parliamo di testi di studio…quindi testi imposti e non scelti. Renderli più piacevoli,,,godibili,sicuramente aiuta. Ma credo che il vero lavoro vada fatto nell’educare le persone al confronto… a considerare che esiste un “altro da sé” e mettere in moto un meccanismo di scoperta e di confronto…
la cover è del libro di Giovanni Messina "Diario di una guerra quasi giusta"