Quando abbiamo scelto di leggere
“Tre volte all'inferno”, ovviamente, già avevamo, tranquillamente superato il
pregiudizio del genere; nel senso che, precisiamo, i romanzi dichiarati e
dichiaratamente presentati e/o proposti come gialli noir ecc. è difficile
prenderli sul serio: specie se a firmarli sono autrici e autori d'Italia.
Specialmente se, poi, dello scrittore, permetteteci persino questo, nulla
sappiamo. Ma Tre volte all'inferno del quasi esordiente Cristian Borghetti c'ha
sconvolti. Dunque il libro, che contiene non racconti, ma addirittura tre
(brevi) romanzi – del gotico più gotico – ha rotto argini per prendersi
attenzioni alla grande. Per esempio il primo racconto fa vedere questa terra
amena e praticamente lucubre di Bosco Oscuro, terra del dominatore Asmodeo
Colonna, verso l'ultimo pezzettino d'Ottocento che si possa immaginare, che
viene visitata accanitamente da una furia omicida non umana. E che il
colonnello Flauros Ferramano, valoroso soldato e nemico giurato del nobile, è
chiamato a rintracciare coi suoi uomini più duri. La lunga serie di colpi di
scena è sempre detta da una voce narrante, apparentemente esterna alle scene e
persino in grado di dare più di qualche giudizio sulle questioni, si paleserà
solamente alla fine del filare della trama. La lingua di Borghetti, autore che
Alan D. Altieri raccomanda con devozione paterna, costruisce uno stile che è la
cifra in più dei fatti, comunque pure loro molto ben calibrati e soprattutto
devastanti in quanto a originalità, materia della quale questi fatti sono pieni
– e non era semplice. Quindi, nuovamente, Perdisa pesca molto bene. Senza
remore possiamo inoltre aggiungere che uno scrittore, tra l'altro giovane, come
Cristian Borghetti è destinato a passare a una delle major dell'editoria. Noi,
molto più umilmente, dopo aver letto questa interessante opera, che per dirne
un'altra riesce a re-inventare la figura di Medusa, attendiamo la prossima
prova di Borghetti. Che c'auguriamo sia persino più soddisfacente. Cristina
Borghetti, con questi suoi giri all'inferno, con questi viaggi diretti alle
fiamme dell'Inferno, lascia un biglietto da visita che conserviamo.
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