Può un amore interrogarsi tanto? Un amore quando nasce non si
interroga, vive e si evolve. I dubbi sono l’anticamera di tensioni che
spezzano il volo. Quando ci sono domande che tormentano una relazione, è
segno che dentro di noi qualcosa non ci convince, perché quando
sentiamo i palpiti, partiamo “lancia in resta”. L’amore svela la verità,
infatti, non siamo pronti in ogni momento della nostra vita ad
abbandonarci a un sentimento così travolgente che mette a nudo la nostra
anima. Siamo disposti a tutto quando amiamo, perché sul tappeto della
verità c’è la nostra essenza, ciò che parla di noi e che solo a quella
persona potremmo svelare. Per questo, ogni volta che ci “suicidiamo”
cerchiamo di disintegrare quella parte di noi che sentiamo rifiutata. È
una storia moderna, parallela alla realtà, che vive e si alimenta a
distanza e che non riesce a morire nonostante l’impegno dei due
protagonisti. A volte si allontana lui, per poi tornare; altre volte lo
lascia lei per poi riaccoglierlo, sempre. Cosa li lega? Sono calamite
che si respingono e si attraggono. Eppure… non si toccano quasi mai.
Cosa nascondono Kairi e Lenny, e perché? Dicono che le malattie di un
uomo sono commisurate al numero di segreti che ha. Quanti ne ha Kairi? E
quanti ne ha Lenny? Sono disposti a rivelarli? Tutto il romanzo si
snoda sull’ambiguità di una relazione voluta e respinta, che vive di
palpiti e di disperazione. È una passione bruciante la loro, che fa
scintille, tanto da consumarsi e però rigenerarsi ogni volta.
La domanda è: cos’è l’amore?
La domanda è: cos’è l’amore?
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