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lunedì 1 agosto 2011

Gli occhi eroici di Alessandra Cenni (Mursia). Intervento di Stefano Donno












«Ci muovevamo in una immensa campana di vetro abbagliante, la vicendevole iniziazione ci dava chiari occhi eroici. Imparai, amore, che il tuo mistero non è nella legge che perpetua le speci. Più alto, indifferente, estatico.» (Sibilla Aleramo)

Non me lo sono chiesto mai (perché certe tematiche e certe pubblicazioni non mi sono capitate tra le mani), ma dopo aver letto il libro di Alessandra Cenni edito da Mursia dal titolo “Gli occhi eroici”, ecco che una domanda si insinua (e nemmeno in maniera tanto subdola) prepotentemente nella mia testa: la ex di D’Annunzio, la splendida e pulcherrima Eleonora Duse e l’immensa Sibilla Aleramo, erano legate da qualcosa di più che una semplice corresponsione di sentire estetico? La risposta è certamente positiva, e soprattutto riguarda la geometria sessuale ed erotica ed amorosa e di vita che si configura in un triangolo saffico con un’amante che unisce tre donne con lunghi fiumi d’inchiostro. Già perchè quello che l’autrice di questo libro ci presenta è uno splendido epistolario dove tre destini di donne si agitano tra i mari tempestosi di un secolo (quello breve) in bilico tra il sublime e l’orrore, di un amore che lascia sul campo molti feriti (talvolta moribondi) indipendentemente dalle inclinazioni sessuali, di credo, di ceto, e di razza. Ed elegantissima appare la parola che la Cenni regala ai lettori, che travolge e solletica, mai in maniera pruriginosa. Siamo dunque nel 1908, a Roma, al primo Congresso delle Donne Italiane. Sibilla Aleramo, scrittrice di fama grazie al suo “Una donna”, incontra Cordula (Lina) Poletti, spregiudicata quanto eccentrica studentessa ravennate. Esplode un’ incredibile passione d'amore che termina però quando Lina conosce Eleonora Duse, che aiuterà in un momento di tormentato abbandono, a ritornare sotto i riflettori della ribalta.

Alessandra Cenni, docente di Letteratura Italiana, svolge attività di ricerca all'Università di Roma Tor Vergata. Ha curato l'opera completa di Antonia Pozzi oltre alla biografia della poetessa, In riva alla vita (2002). Ha pubblicato Cercando Emily Dickinson (1998), C'era una volta «I Lombardi» (1999) e raccolte di poesie interpretate in forma di performance: Silhouettes. L'Altra Poesia (1994), Le tuffatrici (1997), Cosmonautiche (2002) e Corpi celesti (2010).

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