Chi sono io? La domanda che forse più di tutte agita l’essere umano assume in questo libro un connotato radicale, perché mira al cuore di ciò che chiamiamo “genere” e di una sua pretesa definizione.
Il bambino travestito e lo psicoanalista al centro del romanzo danno vita a un dialogo che è come un viaggio nella cortina di dubbi e fantasie nascenti in chi, pur giovanissimo, sente il peso della sua sessualità e ne vive il dilemma. E nella stanza dell’analisi sarà proprio il professionista adulto a trovare, grazie al piccolo paziente, una nuova prospettiva sulle difficoltà e gli interrogativi incontrati nella vita, e l’unica risposta possibile che ci vuole tutti parte della stessa meravigliosa, dolente umanità
Emilio Masina, psicologo e specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapeuta dell’Infanzia, utilizza l’arma più potente, quella della narrazione, per metabolizzare una cruciale esperienza professionale e umana. Il narratore e il bambino suo paziente non si incontrano soltanto su un terreno medico-scientifico, ma diventano co-protagonisti di un percorso maieutico che distoglie entrambi dallo stallo della paura e, seppur da posizioni differenti, getta le basi per un futuro più consapevole
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