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sabato 15 giugno 2024

Di petrolio e poesia. L'eredità di Pier Paolo Pasolini di Mattia Morretta (Croce Libreria)

 Un saggio con un approccio inedito, provocatorio, per adulti, che analizza senza filtri ideologici la questione irrisolta dell’ossessione sessuale di Pasolini, sullo sfondo della drammatica situazione italiana dell’epoca. Luci intense e sinistre ombre proiettate dalle carte del postumo Petrolio, pozzo di oro nero pressoché illeggibile e mai scandagliato con metodo. La personalità duplice dell’intellettuale di portata storica, eclettico e debordante, diventato nel tempo contraddizione morente, viene inquadrata nella cornice psicologica e letteraria della pederastia, riascoltando l’eco lontana della classicità e recuperando le cartoline del turismo sessuale abituale nel Belpaese sino a metà del Novecento. Un arazzo tessuto con i fili del lessico originale del professore poeta e impreziosito con ricami linguistici di autori confratelli (da Proust a Lorca e Kavafis, da Forster a Isherwood e Spender, da Comisso a Penna), a loro volta smarriti nel labirinto di specchi della disparità amorosa. Un ritratto in bianco e nero di un divo a rovescio, pietra miliare e dello scandalo tra limoni e rose, fanciullesco e antico, porcospino e biancospino, lucciola e rondine, agnello e lupo, con un cuore elegiaco, tentato dalla santità, che è la migliore eredità di cui farsi garanti per l’avvenire.




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