Non molti sanno che dall’847 all’871 sorse e fiorì a Bari uno Stato islamico. I suoi tre capi furono Halfun, il conquistatore; Mufarrag, che ne allargò i confini e vi costruì una moschea congregazionale; e Sawdan, l’emiro riconosciuto dal califfo di Baghdad, che per qualche anno lo rese potenza egemone nel Mezzogiorno continentale. L’originale opera di Giosuè Musca, pubblicata per la prima volta nel 1964, resta l’unico saggio dedicato a questo capitolo della complessa storia del Mezzogiorno medievale, diviso tra potenze cristiane e islamiche. Questa nuova edizione, arricchita da un’introduzione di Francesco Violante, costituisce un punto di riferimento fondamentale, anche metodologico, per la ricostruzione geopolitica di un Mediterraneo in cui fedi, armi e culture si sono indissolubilmente scontrate e intrecciate.
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