Influencer che si mutilano in live per i follower. Giochi televisivi in cui i concorrenti spariscono per sempre. Giocattoli assassini dai tratti tenerissimi che terrorizzano i loro padroni. La realtà in cui tutti noi siamo immersi sta esplodendo.
“Bim Bum Bam Ketamina” è la storia di un mondo
isterico e ultraviolento, impaziente e tossico, che vive assieme la
tragedia dei suoi ultimi giorni e il trionfo del suo desiderio di vita. È
il racconto della realtà per come appare al di là dei nostri filtri. La
voce che ci accompagna all’interno di questo gorgo terribile ed
esilarante è quella del tuttofare Roberto, trentenne senza ambizioni e
senza soldi, creatura crudele e ingenua, «uomo in affitto» che si
procaccia sempre lavori mal pagati finendo dentro le situazioni più
assurde: fare il Personal Shopper Assistant e l’Official Emotions
Manager di un’influencer che decide di sposare se stessa; guardare i
video di una chef che, dopo anni di violenze subite, sevizia il marito
in diretta Instagram; smaltire i rifiuti da laboratorio di una
scienziata che costruisce una faccia artificiale per essere identica
alla sua amica del cuore; fare psicanalisi con un’intelligenza
artificiale; orbitare tra webstar rifatte che scelgono di infilare una
mano in un frullatore in live quando non sanno più come intrattenere i
propri follower. Testimone di un universo pazzo ed esasperato, che
rifiuta ogni regola e ogni morale, Roberto racconta in queste pagine la
sua quotidianità surreale, tratteggiando allo stesso tempo la propria
incapacità di trovare un posto nel mondo e la tanto temuta – per alcuni,
sperata – autoestinzione del genere umano. Il romanzo di esordio di
Claudia Grande è il grido di questa umanità al suo estremo confine. Il
tentativo di lasciare sul pianeta un’ultima traccia di ciò che siamo
stati prima di dissolverci.
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