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lunedì 27 dicembre 2021

Aleksandr Korotko di creatività, poesia e tempo… Citazioni

 Di creatività

“... La creatività non è uno sport, neanche un business. Inoltre, tutte le nostre vittorie e insegne sono un'illusione, niente di più. Penso che la differenza principale tra un creatore e i suoi connazionali sia un’incertezza assoluta e dei dubbi che da sempre non gli danno requie. Proprio questo è il successo principale e anche una condizione essenziale del processo creativo... "

“… Che cos'è la creatività? Questa è un'attività lavorativa individuale e se sei astuto e fai la volpe, l'Onnipotente ti toglierà il diritto alla creatività. Certo che lo farà, non pensare che questo sia  tuo per sempre. E abbiamo visto come si perde. Esiste il concetto dell'esaurimento del talento. Perché Lev Tolstoj ha seguito l'aratro? Perché molti scrittori e poeti non facevano altro che bere? Perché il Creatore gli ha tolto il suo dono. Addirittura non sappiamo perché Lui scelga una o l’altra persona sulla nostra terra. Ma questo dono è una prova che devi ancora sostenere..."

“…Come una persona religiosa, credo che dobbiamo accettare con umiltà tutto ciò che il Creatore ci dona. Ci ha dato questa vita e questo tempo... Non avremo un'altra vita e un'altro tempo sulla terra. E tu, se inizi a lamentarti, distruggi te stesso. Ci domandiamo: che cos’è il processo creativo in generale? Questo è un modo diverso di vivere, una qualità di vita diversa, innanzitutto spirituale, i colori diversi, una visione del mondo e percezione della vita diverse. Ogni persona creativa, e un poeta in particolare, costruisce un ponte per l'umanità dal finito all'infinito. Questa è la missione dell'artista sulla terra, e bisogna apprezzarla, amarla...”

“… Ogni persona creativa vuole essere significativa, vuole essere sentita. Scrivere “per il cassetto” è una cosa molto pericolosa. Ma lamentarsi del tempo, della situazione è inefficiente. Dalla prospettiva di pigrizia e di tristezza non si crea nulla di grande,  nonchè di normale. Prima di tutto, sei una persona creativa, e questo è un segno di potere intellettuale. Se non credi in quello che fai, smetti. Questa è la tua vita, il tuo destino, la tua storia. E come si fa a lamentarsi o invidiare? No, la parola non funziona così..."

“... Il mio processo creativo consiste sempre nel lavorare sull'idea di un’opera e sulla sua realizzazione, cioè sull'incarnazione. L'idea è sempre primaria per me, la elaboro nei minimi dettagli. Se il piano corrisponde a ciò che sta maturando in me, allora la sua attuazione sarà dignitosa. Non scrivo mai tecnicamente la trama finché tutto non vada liscio e il cerchio si chiuda. E a questo dedico più tempo che all’incarnazione dell’idea... "

 “… Sto scrivendo senza guardare il pubblico. A mio parere, non è il poeta che deve cercare il suo lettore, ma il lettore deve cercare il suo poeta. Cammino da solo, e non in modo orizzontale, ma in quello verticale. Sono profondamente convinto: se lavori solo per compiacere il tuo lettore, di sicuro precipiterai e non raggiungerai mai la vetta ... "

“... La poesia richiede al lettore lo stesso lavoro che al poeta. Questo è il lavoro del cuore e dell'anima. Certo, è più facile ascoltare la musica pop che musica sinfonica complicata, è più facile guardare i fumetti che comprendere una pittura seria o un'opera filosofica profonda. Non dovrebbero esserci molti estimatori di poesia. Una volta anche Puškin si lamentò: "Gli ussari non ci leggono". Mi permetto di esprimere un pensiero provocatorio: per una persona creativa, una categoria come quella di un lettore non dovrebbe essere sul suo asse di coordinate. La comprensione di ciò che è stato scritto  è  un processo non meno  creativo della creazione di un'opera ... "

 “… Non c'è bisogno di aspettare riconoscimento da parte dei nostri contemporanei che, nel nostro tempo dell’assenza di spirito, hanno fretta e corrono verso il nulla: da tutti noi, sopratutto dai poeti, nulla dipende in questo, che è il  più basso dei mondi. Come possono far fronte alla poesia quando non possono farlo a sé stessi? Quindi corrono fino all’ultima fermata... "

“... Il riconoscimento, come il comunismo, è una pura utopia. Quanto a me, penso che nel lavoro io non abbia ottenuto nessun risultato significativo, soprattutto quando si tratta di una materia così fragile e dubbia come poesia ... "

 

 “… Adesso i tempi non sono facili, molti dicono: non c'è tempo per la poesia. Ma sapete, dipende. Ricordatevi l'inizio del secolo scorso. Rivoluzione, guerra civile... Che poeti crearono in quel periodo! Anche ora è un momento fertile per i veri poeti che non si aspettino dividendi dalle loro poesie. Chi scrive, non può non scrivere. È tutto molto semplice. La poesia è una sfera spirituale, dove non si cercano benefici ... "

 

Di poesia

“…La grande poesia è difficile, non è per uno stadio. Se riempi gli stadi, qualcosa va storto. Perché un poeta - sto parlando di un grande poeta! - è sempre più vecchio dei suoi connazionali, guarda oltre l'orizzonte. Consapevolmente, inconsciamente, inconsapevolmente... "

 “... La poesia è libertà di spirito, volo, immaginazione. Le poesie di un buon poeta sono visibili. Quando leggi una vera poesia, non solo la senti, ma la vedi anche – praticamente sei al cinema, dove c'è solo uno spettatore, e questo spettatore sei tu, il lettore ... "

“...Si vuole sempre tornare alla buona poesia e, rileggendola, tu scopri sempre nuove  sfaccettature. Non accade per caso,  perché in tale poesia ci sono sempre le scintille del divino…”

 “… La poesia stessa è un ambito del mistero, direi, addirittura, di un presentimento esoterico. Divulgare il processo stesso è molto pericoloso. Perché quando scrivi non appartieni a te stesso. Il processo creativo è un incontro con il Creatore. Non solo ti dà un’opportunità di creare, ma con tale successo può prenderti questo dono se inizi a ruzzare... "

“... La poesia apre nuovi sensi, nuovi mondi non solo per i suoi ammiratori, ma anche per il poeta stesso. Un mistero aleggia su ogni creatività, e questo è un mistero divino - incomprensibile, irrisolto. Così è stato e sempre sarà. La creatività è amore. Con ogni nuovo testo, comprendi non solo il mondo intorno a te, ma anche interi mondi che vivono sia nella tua anima che al di fuori dell'universo. Per me personalmente, la creatività senza fede non ha senso, la creatività è solo uno degli strumenti per comprendere il Divino, un timido tocco al Creatore, Autore... "

“…Solo attraverso la sofferenza ci pentiamo e ci purifichiamo. Secondo me la poesia non è solo autobiografica, è tutta intessuta, come una persona, di cellule di dolore, e anche l'amore non fa eccezione. Un'altra cosa è che si può soffrire in modi diversi. L'importante non è come entri in questo stato, ma come ne esci. Se la sofferenza è un labirinto dal quale non sai come uscire, allora questo è un disastro. Prima di entrare, guarda dov'è l'uscita..."

“…Non si diventa poeta e assassino,  si nasce tale. In effetti, si può realizzare solo ciò che fa parte della tua natura. C 'è una sfumatura molto piccola, ma spiacevole: oltre al talento in quanto tale, si deve anche avere un talento per il lavoro. Succede al contrario: si ha poco talento, ma с’è un incredibile voglia di lavorare. Ecco come si diventa grafomani...”

 “…È impossibile valutare oggettivamente la poesia. La poesia è la più soggettiva di tutte le cose sulla terra - molto intima, molto da camera, pari a un dialogo con l'anima umana ... "

“... La poesia apre nuovi sensi, nuovi mondi non solo per i suoi ammiratori, ma anche per il poeta stesso. Un mistero aleggia su ogni creatività, e questo è un mistero divino - incomprensibile, irrisolto. Così è stato e sempre sarà. La creatività è amore. Con ogni nuovo testo, comprendi non solo il mondo intorno a te, ma anche interi mondi che vivono sia nella tua anima che al di fuori dell'universo. Per me personalmente, la creatività senza fede non ha senso, la creatività è solo uno degli strumenti per comprendere il Divino, un timido tocco al Creatore, all’ Autore... "

 “… Come spiegare perché Lui ha scelto te? Questa domanda rende vulnerabile ogni scrittore. Non sai mai se riuscirai a scrivere una nuova poesia, se Lui ti darà tale opportunità ... "

 “… Il poeta trascorre la maggior parte della vita all'interno del suo mondo. La sua abitazione è la parola. È completamente sigillato e  ricorda una lumaca che guarda fuori dal guscio dopo la pioggia e, come sappiamo, non piove ogni giorno. Il poeta è assolutamente incapsulato. È come una medicina contemporanea: la inghiotti - e non senti l’amaro, perché è in un rivestimento. Il poeta è traboccante di emozioni, sofferenze,  trafitto da un dolore, la sua vita è priva di effetti esterni. La tragedia dell'esistenza, del vivere è al di là del mondo esterno concepibile. La vita nella vita è fuori dal controllo anche di un occhio attento. Addirittura questa è una sfaccettatura molto sottile tra razionale e irrazionale, conscio e inconscio. In tal caso dubbi, incertezza e autocritica, anzi, autocommiserazione sono amici affidabili e leali del poeta. Non si può farne a meno. Non è che il poeta si confronti con il Creatore, anzi teme i suoi messaggeri, gli angeli, tanto da tremare ad ogni nuovo incontro con loro. Il poeta, nella sua immaginazione, sembra a se stesso molto più piccolo di una formica, di un insetto. Non è per caso che il genio Kafka abbia scritto una novella in cui una persona si trasforma in un piccolo insetto e nessuno intorno a lui se ne accorge, tranne lui stesso ... "

 “…Il poeta è sempre solo. La solitudine è il suo pianeta personale. È solo, non c’è nessuno vicino. La solitudine è una prova dell'autosufficienza di ogni persona spirituale. Cos'è la solitudine per un poeta? È silenzio, il sussurro delle foglie, sei tu, staccato dal tuo ego, seduto in un auditorium immaginario, сhe guardi la tua vita chiamata teatro. La solitudine non ha sponde, ti manca sempre tempo per te stesso. Hai un'eterno fame di non detto, vuoi esprimerti, sfogarti, ma la vita ti invade e ti porta via da te stesso, e questo continua per molti anni. È fantastico, ma la solitudine ti dà il diritto di comprendere te stesso fino alla fine, fino alle radici del pelo, di conoscere tutte le tue paure e i tuoi dubbi, i tuoi affetti e i tuoi amori. Si vuole sempre tornare a sé stessi, e tu torni e ti immergi nel vortice della solitudine. E sarà sempre così finché  viviamo, ma come la vita sarà lì, il tempo lo farà vedere...”

Del tempo

 “... Grazie a Internet, il nostro globo si è trasformato, per quanto mi riguarda, in un piccolo appartamento in coabitazione con un bagno e una cucina comuni. Solo con un clic sei in Australia, con un altro - in Cina. Il mondo si è ridotto a dimensioni incredibili, ci si scorgono dei processi incredibili e imprevedibili. Viviamo in questo imbuto chiamato tempo, che ruota a una velocità enorme. Personalmente io non misuro ormai il tempo con gli anni, neanche con i decenni, ma con un giorno della mia vita, forse è l'ultimo per me, chi sa? .. "

“… Viviamo in un momento molto preoccupante. L'umanità ha ricevuto una grande prova e resta da vedere come la supereremo. Solo una cosa mi è chiara: non vivremo più come prima, il mondo non sarà più quello che era prima del coronavirus. È vero che che la situazione economica sta portando lo Stato, grandi e piccole aziende, un essere umano a un grande fallimento materiale. Ma più spaventoso è il fallimento spirituale, di cui nessuno parla, su cui la gente non riflette. Non riusciamo a comprendere che oltre al corpo  c'è anche l'anima. Purtroppo, noi non ce ne occupiamo, ed è allarmante e preoccupante. Per quanto possa sembrare paradossale, forse anche in una certa misura cinico, ma con il coronavirus abbiamo avuto un'opportunità unica di conoscere a fondo il senso della vita. L'ho sentito pienamente addosso. Molte cose si ripensano in quel momento e prendi coscienza di te stesso nel mondo e del mondo in te in modo diverso..."


“…Sono profondamente convinto che questo sia il castigo di Dio, un avviso. Vediamo che l'umanità è sprofondata nei peccati, quanto i politici si sono degradati ... Il Signore fa vedere che non ci si nasconde dal coronavirus anche se sei milionario, miliardario, presidente - ha messo tutti alla pari. Il Creatore ci ha fatto ricordare che siamo tutti solo esseri umani. Ci dice: torturate la natura, vi distruggete a vicenda... Se non imparate la lezione, aspettate il prossimo diluvio, come nei tempi di Noè. È la mia sensazione. Lo sento così…"

“... Oggi, tutti i politici del mondo devono innanzitutto rinunciare alle proprie ambizioni e al proprio potere, inutile e decrepito, simile alla ricchezza fatiscente di Pliuškin. Tutto è marcito molto tempo fa. Ci sono solo due valori ma, a quanto pare, sono all’altro capo del mondo rispetto alla nostra coscienza:  umiltà e gentilezza. Se non sono vicini, è inutile andare a cercarle quanto cercare qualsiasi altra cosa che abbiamo fatto prima. E non c'è tempo. Il tempo oggi è una mina, ma non quella a orologeria, si tratta di una questione di ore, se non oggi, domani esploderà, e non  rimarrà  traccia di una vita pacifica e del benessere passato...”

 

Ragazzo di luna di Alexander Korotko

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