Da sempre le fiabe in Siberia si tramandano nelle famiglie da generazione in generazione come il bene più prezioso. I popoli che abitano in questa terra sconfinata, chiamata dagli antichi “addormentata”, ricoperta da foreste rigogliose e attraversata da fiumi vorticosi, raccontano le storie per conservare gli insegnamenti dei loro antenati. Le fiabe siberiane sono dense di significati nascosti, metafore, allegorie e finiscono sempre con una morale della quale ognuno può fare tesoro. In queste storie la narrazione spesso ci riporta in una dimensione parallela, fuori dal tempo, in una realtà dove l’uomo vive in armonia totale con la natura, dove l'equilibrio tra tutte le specie viventi è considerato il valore più importante. L’immaginazione non conosce limiti, il mondo è rappresentato come una meravigliosa sinergia tra le miriadi di varietà di esseri viventi che lo popolano e interagiscono tra loro, seguendo regole mistiche. L’anima della Siberia è percorsa da una corrente viva e potente di voci meravigliose, protagonisti carismatici, esploratori e cacciatori, sciamani e animali fatati, uomini incantati dalla magia degli spiriti presenti in ogni cosa viva, spettri demoniaci e creature malvage, spesso generati dai sentimenti bassi degli esseri viventi. Tutto questo mondo infinito è nascosto ma soprattutto protetto dalla coperta della memoria, come la magica taiga, mentre dorme, avvolta nella folta e morbida coltre di neve.
Nicolai Lilin è uno scrittore russo, di origini siberiane, nato nel 1980 a Bender, in Transnistria (oggi Repubblica Moldava, ma all’epoca facente parte dell’Unione Sovietica). Lilin è il suo pseudonimo, scelto in omaggio alla madre, Lilia. Il suo vero nome, così come riportato all’anagrafe italiana, è Nicolai Verjbitkii. Nel 2003, avendo studiato per tanti anni i tatuaggi della tradizione criminale siberiana e imparato le tecniche e i codici complessi che li regolano si è trasferito in provincia di Cuneo, dove ha fatto il tatuatore. Dal 2010 vive e lavora a Milano. Con Einaudi ha pubblicato tutti i suoi romanzi: Educazione siberiana (2009), tradotto in diciassette paesi, Caduta libera del 2010, Il respiro del buio e Storie sulla pelle, entrambi usciti nel 2012, Il serpente di Dio (2014), Spy story love story (2016) e Il marchio ribelle (2018). Del 2016 è anche il libro fotografico Un tappeto di boschi selvaggi. Il mondo in un cuore siberiano, pubblicato da Rizzoli. Per Piemme ha pubblicato il suo primo saggio Putin. L’ultimo zar (2020).
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