«Il dominio tecnico su ogni parola di questi nove racconti – c'è l'Irlanda, c'è Parigi, ci sono i Golf Club vietati agli ebrei del profondo Sud nel quale Ford continua a tornare senza nostalgie sentimentali – è strabiliante: una moglie tradita smaccatamente dal marito gli chiede: "Come pensavi che sarebbe andata a finire?", e l'unica risposta possibile è: "Non lo so. Forse non ci ho pensato", frase che il marito (presto ex marito) pronuncia "cercando di sorridere" e in quelle tre parole ci sono oceani, galassie di solitudini» – Matteo Persivale
Scusate il disturbo
è una raccolta di nove racconti, due dei quali sono quasi romanzi
brevi, uniti da un filo che attraversa amori e divorzi e finisce con la
morte. Gli ambienti, descritti con l'acuto spirito di osservazione per
cui Ford è famoso, sono gli Stati Uniti del Sud e del Nord-est
(Louisiana e Maine), New York, l'Irlanda, Parigi. I protagonisti sono
uomini di mezza età con un bagaglio pesante di unioni e disunioni, tutti
agiati, se non ricchi o molto ricchi, dopo brillanti carriere: senior citizens
con grandi mezzi. Non ci sono giovani in questi racconti e, se ci sono,
le loro apparizioni sono estemporanee: il tempo, per una figlia, di
sfogare i suoi rancori prima di andarsene sbattendo la porta; il tempo,
per una ragazza sconosciuta rischiosamente caricata in macchina da un
vedovo un po' brillo, di studiare la nuova situazione e forse decidere
qualcosa per il futuro.
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