lunedì 30 novembre 2020
“Complicazioni di altra natura” di Gianni Marcantoni (Puntoacapo Editrice - Collezione Letteraria, 2020). Intervento di Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”
“Complicazioni di altra natura” di Gianni Marcantoni (Puntoacapo Editrice - Collezione Letteraria, 2020) è una trasparente diagnosi della poesia contemporanea, una leale interpretazione analitica che osserva e presagisce le contrarietà impreviste della vita, gli ostacoli di ogni esperienza, riconoscendo all’altruistica elaborazione della sincerità l’intuizione emotiva dei valori, dileguati nell’indistinta incertezza del futuro. I versi diramano tortuosità impulsive, nella curva oscura delle immagini inquiete e malinconiche, diffondono contraddizioni interiori che ricadono sul dolore raccolto ed intimo dell’anima e dilatano lacerazioni e crudeli instabilità sentimentali. La parola offre in dono la protezione di ogni percettibile verità interiore e proietta la sensibilità nel dettaglio della nostalgia, sconfinando la cognizione di una poesia disincantata, prolungando il disagio delle illusioni e la condizione complicata di ogni mancanza. Il poeta agevola il significato degli impedimenti influenzando le conseguenze favorevoli della profondità espressiva, incisa nella nitidezza delle idee e nella lucidità della coscienza. La necessità poetica di Gianni Marcantoni è energia generatrice delle sensazioni contemplate ed esaminate, percepite attraverso la mediazione del senso, capaci di trasformare la proprietà empatica della realtà oggettiva. La riflessione intimista sulla natura incerta e provvisoria dell’inconsistenza umana, l’assenza e la solitudine dell’individualità invocano il coraggio dell’analisi sulla contemporaneità, l’essenza ontologica della temporalità, e, nelle poesie, i “correlativi oggettivi” sono l’identificazione di un’evocazione, nel legame tra contenuti profondi e motivazioni esterne. Il poeta dichiara di riconoscere la propria autenticità, intraprendendo l’indagine dell’essere, ridestando alla conoscenza l’abilità di essere nel mondo. La maturità sensibile dell’autore si nutre dell’originaria appartenenza alla propria riservatezza e indica la familiarità con la memoria percepita, compresa e legata al destino di chi scrive. Gli “strumenti umani” sono un’occasione esistenziale e rivelano una confidenza elegiaca svelando la spirituale coerenza del patrimonio affettivo, confermando la comprensione degli eventi e l’esposizione delle situazioni autenticamente trascorse e sofferte. I motivi d’ispirazione e d’idealizzazione poetica vivono del momento presente, scarno e vorace, ma evocano il coraggio di vedere oltre, di accogliere i conflitti, le ossessioni e gli inganni che invitano alla stabile permanenza del rifugio esistenzialista. L’orizzonte della consistenza è svelato dalla solidarietà umana, quando la finitudine della realtà, lucida e scaltra, asseconda ogni espressione in corrispondenza degli istinti e dei sogni che produce. Gianni Marcantoni ritorna lungo i luoghi perduti, i territori che con commozione e resistenza conoscono la parte migliore di ogni destinazione privata delle parole, nella distensione di ogni trasferimento della sofferenza. Il poeta si lascia attraversare dall’indugio alla consapevolezza e assegna lo sguardo disarmante e alieno all’abisso generato da ogni emergenza.
Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”
https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/
Poesie di Maurizio Leo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Ma d’imprese Maurizio Leo sa qualcosa. D’imprese culturali a tutto tondo, dall’albata degli anni ottanta a tutt’oggi, ne ha compiute tante: dalla scrittura (cronaca, prosa, poesia) all’editoria (preziose pubblicazioni a tiratura limitata), dai reading (nei pub e nei luoghi più disparati) all’ideazione (traversando tutti i passaggi sino alla “confezione” e distribuzione) di una rivista (Il Bardo) tutt’oggi (nonostante tutto e tutti) attiva a destare (prima) e mantenere viva (adesso) l’attenzione sul territorio… Imprese per la cui realizzazione c’è voluta un’immane fatica, con spendita di tempo e sacrifici personali, spesso sul punto di ritrovarsi da solo, che soltanto un’indomabile passione ha potuto sostenere.” (Vito Antonio Conte)
“Sono figure superstiti quelle che guardano se stesse in questa poesia di Maurizio Leo che sfilaccia il Novecento e s’insinua nei sotterranei di questo secolo nuovo, di questo nuovo millennio. I paesaggi sono pozzanghere. Le creature immobili. Le storie contratte. Il lessico essenziale, strizzato come straccio, sorvegliato come se volesse, potesse sottrarsi, sfuggire alla trama, addirittura al pensiero. Ogni poesia può essere l’ultima, diceva Bodini. Le parole s’ammutinano. Maurizio va oltre. Molto oltre. Non pensa, non dice che ogni poesia può essere l’ultima. Pensa e dice che è l’ultima, inesorabilmente.” (Antonio Errico)
Maurizio Leo (Lecce, 25 luglio 1959) vive a Copertino coltivando le sue grandi passioni: la scrittura, la poesia e la cultura locale, con una preferenza non latente per la Beat Generation, l'America e luoghi del Nord come Irlanda, Scozia e Germania. Autore di 11 pubblicazioni di poesia, Nel Luglio 2014 ha ricevuto il premio Millenium a ''L'Olio della Poesia'' di Serrano, anno nel quale fu premiato anche il noto cantante Vinicio Capossela
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RASSEGNA MENSILE dei libri più letti e commentati – Novembre 2020 – Anno Ⅳ n. 9
Libri. Qui radio libera. Appunti e racconti degli anni che sconvolsero l'FM. Di Enzo Mauri - Newslinet
domenica 29 novembre 2020
Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei occhi di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Dopo Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia l’autrice racconta l’amore, la vita e gli sbandamenti rovinosi causati dalla perdita di punti di riferimento. Una poetica che celebra i tentativi, le scelte, le rinunce, gli inciampi immancabili del quotidiano. La poetica di Elisa Longo “... è un guardarsi dentro come solo modo di vedere il reale fuori.” Così scrive Enrico Marià nella prefazione. «I miei tentativi amorosi sono passati dal realismo estremo a scorpacciate di fantasia, ho iniziato a chiedermi se vediamo tutto e solo con gli occhi.»
Elisa Longo nasce a Tradate (VA) il 14 maggio 1974 da genitori pugliesi. Cresce e respira l’aria di Panni, un paesino a 801 m. s.l.m. del Subappennino Dauno. Si laurea in lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano. Scrittrice di racconti e poesie, partecipa alla prima lettura pubblica a novembre 2017. Il pubblico si incuriosisce e comincia a interessarsi alla sua poetica che sembra emergere dal nulla. A maggio 2018 vince il “No Lunch Poetry Slam” dell’edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano e comincia la sua collaborazione con alcuni poeti della scena milanese. “Non penso che la poesia debba essere rinchiusa nei salotti o essere letta solo nelle riviste letterarie. La poesia risuona per le strade, quando è viva dialoga con il panorama circostante. Vedere una donna passeggiare è poesia. Io scrivo una poesia del quotidiano e la metto a disposizione di chiunque voglia leggerla: nei salotti, nelle riviste poetiche, nei poetry slam o per strada.” Pubblica Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia, curata da Stefano Donno de I Quaderni del Bardo Edizioni, ad agosto 2018, in vendita in versione e-book. Il libro riscuote un grande successo. Pubblica, sempre con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Come se qualcuno vi vedesse nudi, una raccolta di cinque racconti per parlare di sentimenti, in e-book a ottobre dello stesso anno e in versione cartacea ad agosto 2019. Impegnata nel sociale per la parità di genere, collabora come volontaria con le “Case delle donne”. Performer, alterna la lettura delle sue poesie con stralci di prosa, di brani cantati, cucendo un dialogo tra le arti per arrivare a un significato altro.
In copertina: Illustrazione di Alessandro Baronciani
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sabato 28 novembre 2020
Ragazzo di luna di Alexander Korotko (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Korotko si riferisce alla demenza del tempo in modo trascendente, mentre l’intelligenza e la coscienza sono il frutto di uno sforzo che è necessario compiere: bisogna interrompere il sogno per potersi svegliare. Svegliarsi per poter incontrare il procuratore, il capo-redattore che incarna una forza distruttrice e al tempo stesso creatrice. Tuttavia, quando nulla dipende da te, hai paura. Ti si corregge, ti si dà un altro nome, ti si dà e ti si toglie il denaro, la posizione, la condizione e non rimane nulla all’infuori del sogno lunare, che sicuramente ti salva e allora nemmeno la morte di un vicino ti sconvolge più. Siamo davvero esseri umani? Cantiamo l’inno alla nobile follia dei temerari e ci logoriamo perché ci è stato cambiato il nome o è stato tolto un paragrafo al nostro testo. (dalla prefazione di Andreï Bitov)
Alexander Korotko oggi è autore di una trentina di libri (opere poetiche e di prosa). I suoi testi sono inseriti in antologie, almanacchi e riviste letterarie. Le sue poesie sono state tradotte in ebraico, inglese, francese, tedesco, polacco, greco e ucraino. È membro dell’Unione degli scrittori d’Israele, dell’Accademia Europea delle scienze, delle arti e delle lettere, vincitore del premio letterario dell’Accademia Mihai Eminescu (Romania, 2017) e del premio letterario «L’amour de la liberté » (Paris, 2017). Alexander Korotko ha lavorato con successo a generi diversi di poesia e di prosa. Suoi testi sono stati messi in scena e alcune poesie sono state musicate da compositori di fama e sono entrate nel repertorio di cantanti famosi.
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Nessuna mi ha mai detto di no. Anne Lister e i suoi diari segreti di Angela Steidele (Somara!)
"Io amo solo ed esclusivamente il bel sesso, e ne sono ricambiata, quindi il mio cuore disdegna ogni altro amore". Così scrive Anne Lister nei suoi diari, nella scrittura criptata che verrà decifrata soltanto decenni dopo la sua morte. Anne Lister sfida le leggi sociali del suo tempo e lo fa apertamente, nei modi, negli abiti, nel rifiuto del matrimonio e dei cliché della femminilità, e segretamente, con una impressionante serie di avventure amorose con donne. Nata nel 1791 ad Halifax, Anne Lister è contemporanea delle eroine di Jane Austen ma vive la vita di una donna libera e di una lesbica sicura di sé, in un'epoca in cui le due cose non erano neppure pensabili. L'ambiziosa Anne, proveniente da una famiglia antica e rispettata ma squattrinata, riesce a ereditare la magione dei suoi avi, diventa imprenditrice, compie lunghi e avventurosi viaggi e si scopre una passione per l'alpinismo, senza mai smettere di collezionare imprese erotiche, che culminano nella conquista di una "moglie" adeguata, la giovane e ricca Ann Walker, perché "senza una donna accanto a me non posso vivere felice". Lucida, travolgente, sensuale e spesso senza scrupoli, Anne Lister unisce alla passione erotica quella della scrittura diaristica. I suoi diari sono un documento prezioso sulla vita quotidiana nell'Inghilterra del Nord, sui paesi inesplorati dei suoi viaggi, e soprattutto sul più sconosciuto e negato dei territori, il corpo e la sessualità delle donne. La biografia di Steidele ci offre un'immagine documentata e complessa della spregiudicata eroina a cui BBC e HBO hanno dedicato la serie "Gentleman Jack", senza nulla togliere alla sua vita da romanzo.
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I libri da leggere a Natale 2020 consigliati da 7 designer
venerdì 27 novembre 2020
Tre libri sulla nostra terra Da conoscere sul web - Cronaca - ilrestodelcarlino.it
LIBRI & LIBRI L’invasione del paese già a soqquadro - L’arrivo dei fantasmi - Ulisse online
L’Ape book sbarca alla Fabbrica Raccolta di libri per le scuole - Cronaca - lanazione.it
La donna da mangiare di Margaret Atwood (Ponte alle Grazie)
Spregiudicato, esilarante e acuto, La donna da mangiare è il primo romanzo di Margaret Atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo.
Marian è una ragazza ben educata e istruita, vive negli anni Sessanta a Toronto, ed è fidanzata con Peter, un promettente avvocato. Lavora in un'azienda che si occupa di ricerche di mercato, dove i posti di responsabilità sono tutti ricoperti da uomini. Ambiziosa, ma anche desiderosa di essere normale, Marian decide di assecondare le richieste del suo fidanzato e della società e attende fiduciosa il matrimonio, che pensa le conferirà un ruolo. La svolta inattesa giunge quando incontra Duncan, un dottorando in Letteratura inglese che ignora le regole ed è profondamente determinato, a differenza di Marian, a esprimere la propria individualità. La ribellione parte dal corpo della ragazza, che inizia a rifiutare il cibo: prima la carne, poi le uova, infine le verdure, finché la sua personalità, tenuta così a lungo a freno, esplode in una serie di comportamenti inappropriati e sovversivi, modificando per sempre la sua rassicurante, stabile routine. Spregiudicato, esilarante e acuto, La donna da mangiare è il primo romanzo di Margaret Atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo.
giovedì 26 novembre 2020
Le figlie delle onde di Valentina Madonna (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura feroce ed elegante, l’autrice fa muovere i protagonisti del suo nuovo lavoro tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Valentina Madonna da vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.
In copertina un dipinto dell’artista Marco Tommaso Fiorillo
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Processo alla Russia di Sergio Romano (Lomnganesi)
Perché continuiamo a considerare la Russia un Paese estraneo, diverso e in opposizione a «noi» europei? Che cosa porta l'Europa a vedere nella Russia una civiltà nemica e separata?
Nel 1843 apparve a Bruxelles il libro di un nobile francese, il marchese de Custine, intitolato La Russia nel 1839 . Era un quadro dei costumi politici e sociali dell'Impero zarista ed ebbe un grande successo, non soltanto in Belgio e in Francia, nel momento in cui la Russia dopo le guerre napoleoniche era ormai una potenza mondiale. Ma questo grande Paese, nella descrizione di Custine, era anche lo Stato in cui sopravvivevano molte caratteristiche dell'epoca feudale: autocrazia, servitù della gleba, enormi ricchezze e grande povertà, analfabetismo diffuso, arbitrio giudiziario. Nei decenni seguenti la Russia divenne sempre più grande e potente, ma la descrizione che ne era stata fatta da Custine sopravvisse nell'opinione pubblica europea. La tenacia e l'eroismo dell'Armata Rossa nella guerra contro la Germania nazista giovarono all'immagine della Russia nel mondo, ma non sino al punto di evitare che la potenza sovietica, durante la Guerra fredda, venisse percepita come una possibile minaccia. La Guerra fredda è finita da tempo, ma i sentimenti e i timori anti-russi sopravvivono. Il Paese che l'Occidente considera più estraneo ai suoi principi e alle sue regole è anche quello che, pur considerandosi erede dell'Impero bizantino, ha maggiormente cercato di imitare l'Europa. Perché dunque continuiamo a considerare la Russia un Paese estraneo, diverso e in opposizione a «noi» europei? Che cosa porta l'Europa a vedere nella Russia una civiltà nemica e separata? Sergio Romano ci svela le dinamiche di questo paradosso con un racconto che attraversa tutta la grande e impetuosa storia russa.
MARADONA TRA I LIBRI: quando il calcio diventa letteratura | LetteratitudineNews
Libri: gli italiani in Vietnam con la Legione straniera - Trentino AA/S - ANSA.it
Domani su 7, Valérie Perrin tra libri e fiori: uno sguardo poetico ci aiuterà- Corriere.it
mercoledì 25 novembre 2020
Poetiche dell’Invisibile di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Rappresentare l’invisibile attraverso le arti figurative: la cosa parrebbe un controsenso, almeno da un punto di vista linguistico. Infatti, per definizione, l’artista è colui che descrive la realtà. E la raffigura in maniera visibile. Nel senso che, quello che noi possiamo vedere in un’opera, soprattutto quando si tratta di arti figurative, è qualcosa che cade sotto i sensi. La risposta dell’arte nella descrizione dell’invisibile è evidenziata, in maniera sicuramente molto esauriente, e in molti momenti suggestiva, nella poetica dell’invisibile scrutata con attenzione nei “Quaderni d’Arte del Bardo”, in particolare sui tre titoli: “Pittura dell’invisibile”, “Scultura dell’Invisibile” e “Fotografia dell’invisibile”, editi prima su Amazon/Kindle in formato e-book e ora riuniti in un unico testo cartaceo a cura di Donato Di Poce, editor Stefano Donno con il titolo Poetiche dell’Invisibile. Un’avvincente novità editoriale che in una fortunata e originale contaminazione di Poesia, Critica d’Arte e Fotografia, delinea e ci fa vedere nuovi orizzonti e visioni dell’Arte Contemporanea. In questi quaderni, divisi nelle principali arti figurative che conosciamo (pittura, scultura e fotografia), si cerca di seguire quel “filo dell’invisibile” che, in contrasto con quella che può essere un’apparenza, coinvolge diversi elementi delle arti figurative, a livelli differenti. Eppure, l’esperienza artistica è qualcosa che va molto oltre questo, e coinvolge una sensorialità che va oltre la sensorialità che noi possiamo approcciare direttamente.
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Io sono l'abisso. Copia autografata con ex libris di Donato Carrisi (Longanesi)
Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s'intravede all'orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L'uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L'uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui, che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente. Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde. Ma c'è un'altra cosa che l'uomo che pulisce non può sapere: là fuori c'è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l'oscura fama che la accompagna. E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C'è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l'ombra invisibile che si trova al centro dell'abisso.
Alice Urciuolo, la doppia faccia dell'Adorazione - Libri - Un libro al giorno - ANSA
martedì 24 novembre 2020
Sempre io, Jack Reacher di Lee Child (Longanesi)
Non ha bisogno di presentazioni, Jack Reacher. Il cavaliere errante si aggira per gli sterminati Stati Uniti senza un posto preciso in cui andare, accettando passaggi da camionisti di legname, sedendosi su autobus sgangherati, raggiungendo diner nel mezzo del nulla e cittadine desolate fuori dai radar. Fermandosi più a lungo in un posto solo per accettare un nuovo lavoro: trovare un uomo, risolvere un mistero, farla pagare a qualcuno che se lo merita. Perché Reacher sa che dove ci sono persone, ci sono crimini. E dove ci sono crimini, qualcuno verrà punito.
Poesismi cosmoteandrici di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Intervento di Veronica Pellegrini
Mi piace il formato del volume. Mi piace l’immagine di copertina. Una vetrina molto probabilmente. Un manichino femminile, rose dal colore tenue. Riflessi. Alberi, automobili. Penso ad una realtà difronte al vetro e ad una dietro lo stesso. Il manichino è un soggetto davvero interessante , può essere simbolo, metafora.
Il titolo contiene un termine per un pubblico di nicchia. Temo di accingermi a leggere un libro di poesie ermetiche, ridondanti , esattamente il genere che in questo periodo di vita sto apprezzando meno. Decido di usare un mio metodo : aprirò il libro in quattro punti casuali e vedrò l’effetto che ne ricaverò dalla lettura .
Prima apertura : pagina 67.
Aforisma di quattro righe , con una dedica.
Solo le stelle di latta
Rubate dal cuore dei poeti
Danzano nel cielo
Come silenzi colorati d’ arcobaleno.
Sono sorpresa. Mi sembra un sospiro, un’illustrazione dipinta con colori pastello. Sento questi versi romantici, dolcemente malinconici. Stelle di latta è un’espressione che mi conquista subito. A questo punto sono già curiosa.
Seconda apertura : pagina 23
Solo due versi, un’altra dedica.
L’artista è colui che diffida di tutto
Soprattutto delle sue limitazioni.
Frase pulita, dai contorni precisi.
Mi colpisce perché spesso mi sono chiesta chi sia un vero artista, quale temperamento dovrebbe avere. Mi viene detto che l’artista dubita, ha limiti, ne è consapevole, li può superare, l’artista estende, oltrepassa .
Impaziente chiudo e riapro il libro.
Terza apertura: pagina 72
Il mio occhio sceglie l’aforisma in basso.
Altra dedica . .. ed il fatto di dedicare verso per verso rappresenta una novità.
Vivere vorrei nel vuoto del vuoto
In un abisso di silenzio
E guardare il mondo
Dalle finestre del futuro.
Qui ci sono concetti profondi, come questi abissi, termine suggestivo.
Il vuoto del vuoto ...
Mi invita a riflettere sul mio modo di osservare. Sentire. Sentire anche il silenzio.
Esiste il silenzio assoluto ? E il vuoto assoluto? Penso .
Quarta apertura: pagina 53
I tuoi scarabocchi sono comete di sogni
Che illuminano l’infinito.
È luminoso. Mi viene spontaneo visualizzare la mano di un bambino che liberamente traccia i suoi scarabocchi. Che diventano code di comete. Scie luminose nel buio.
È delicato ma nello stesso tempo ha energia. Potenza.
Cadono tutti i miei pregiudizi iniziali, sono impaziente di leggere tutti gli altri poesismi ; ora so che ognuno di essi mi trasmetterà emozioni diverse, spunti di riflessione, immagini da ricreare nella mente. Lo spazio, il tempo, l’anima, la luce, la spinta creativa, la speranza umana.
Gocce di bellezza. Quindi ... esattamente il genere di libro che apprezzo ultimamente.
Lo potró aprire ogni volta che ho il desiderio di un pensiero che mi porti lontano, oppure dentro di me. Abissi , altezze. Sfumature emotive.
Ho il desiderio di abbinare a queste frasi alcune mie fotografie.
Mi permetterà di interiorizzare e nello stesso tempo esternare.
Con le parole più semplici che conosco posso affermare che ..,
questo libro mi farà bene.
Ringrazio davvero tanto l’autore.
lunedì 23 novembre 2020
L' uomo dello specchio di Lars Kepler (Longanesi)
Una ragazza è stata uccisa nel parco giochi di un quartiere residenziale di Stoccolma, in piena notte. Sulla scena del crimine restano i chiari segni di un'esecuzione in piena regola. Ma chi può aver voluto infliggerle una morte così spettacolare e crudele? Se lo chiede il commissario Joona Linna mentre scopre che la vittima era sparita nel nulla un pomeriggio di cinque anni prima, e da allora non si era più saputo nulla di lei. Joona deve ricucire i pezzi di questa storia dai contorni sempre più inquietanti, trovare il colpevole e consegnarlo alla giustizia il prima possibile. Ma come fare? Da dove partire se nessuno sa, nessuno ha visto? Eppure qualcuno deve avere visto, qualcuno che forse non vuole parlare o non riesce a parlare. Qualcuno che per qualche oscuro motivo dev'essere aiutato a ricordare, perché il segreto è imprigionato nel buio della sua mente. Ed è per questo che Joona, bloccato in un labirinto di specchi, decide di infrangere ancora una volta le regole della polizia. Perché sa di non avere altra scelta, deve ricorrere all'aiuto di un professionista che in passato gli ha fornito la chiave per arrivare alla verità: il dottor Erik Maria Bark, meglio conosciuto come l'Ipnotista...
domenica 22 novembre 2020
Visto con i tuoi occhi: (Storie di questo mondo) di Fabrizio Camilli (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Una serie di episodi nel segno della trasgressione vissuti attraverso gli occhi dell'Autore che, trasferendosi ora nella protagonista ora nelle figure comprimarie, segna con passo indolente le diversità come fossero momenti di un tempo vissuto senza percepirne il trascorrere. La violenza sempre a latere di ogni decisione e mai come elemento da rifuggire. Il casuale come vero episodio integrante e giustificativo delle vicende che, a parte il colore intenso della circostanza, lasciano intravedere le debolezze dell'essere umano assurte a ruolo di protagoniste e mai condizionate dalla decisione consapevole dell'Autore. Una miscela di emergenze psicologiche filtrate dalla determinazione di chi decide di non decidere e di vivere emozioni in libertà, senza limiti di coscienza nè capacità di opporsi agli accadimenti. Un libro consigliato a chi ritiene possibile che un uomo ed una donna possano vivere senza pregiudizi ogni sensazione, nella consapevolezza che queste rappresentano il colore di una vita senza futuro. "Era li che si muoveva con gesti lenti e ripetuti intercalando con voce sommessa ogni forma di oscenità all'indirizzo della sua compagna di giochi. Rimasi ad osservare quello strano momento di confidenza, rapita ed attonita. Perché non aveva mai proposto a me quel gioco che lo faceva tanto divertire?"
Fabrizio Romano Camilli (Roma, 18 novembre 1955) è un politico e imprenditore italiano. Nel corso della sua carriera politica è stato assessore ai trasporti, vie di comunicazione e demanio marittimo della Regione Puglia, Presidente del comitato regionale Protezione civile e componente della Commissione regionale antimafia. Dal 2004 autore di romanzi autobiografici e narrativa politica
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Nomi & Naming: la guida per scegliere il nome giusto per qualsiasi cosa, figli esclusi
FILO DIRETTO: il mese di dirette Instagram SALANI
Milano, 20 novembre 2020 - Nasce FILO DIRETTO, l’iniziativa di Salani, Magazzini Salani e Ponte alle Grazie per dialogare con gli autori e scoprire nuovi titoli, offrire un momento di confronto, di supporto e d’evasione in un frangente difficile, in un programma ricco di un mese, che accompagnerà fino a Natale.
Le librerie sono aperte, ma molti di noi sono a casa, in questo periodo. In attesa di poter fare nuovamente partecipare a eventi e presentazioni dal vivo, gli editori dell’area SALANI del gruppo GeMS propongono una programmazione di dirette, sul canale Instagram di Salani @salani_editore, dando ai lettori la possibilità di incontrare autori, attraverso dialoghi informali, mini presentazioni, laboratori per i ragazzi.
Da domani fino a Natale, con una cadenza di più appuntamenti a settimana, alcune novità di Salani, Magazzini Salani, Ponte alle Grazie troveranno spazio online su FILO DIRETTO.
Declinazioni. FILO DIRETTO con le STORIE (alcune proposte di narrativa), con i RAGAZZI (incontri di narrativa ragazzi e momenti laboratoriali) e con l’APPROFONDIMENTO (dialoghi su saggi e inchieste).
Apre questa serie di dirette INSTAGRAM SALANI (poi rivedibili sulla IGTV) Elisabetta Gnone, domani, sabato 21 novembre.
21/11 15.30 RAGAZZI Fairy Oak. La storia perduta, Salani
Elisabetta Gnone con Jolanda Restano
24/11 18.30 STORIE Il segreto di Avium, Magazzini Salani
Giulia Gubellini con Arianna Mancinelli
25/11 18.30 STORIE Boomerang, Salani
Filippo Roma
26/11 18.30 APPROF Il segno immortale, Ponte alle Grazie
Barbara Faenza con Alessandro Vanoli
28/11 15.30 RAGAZZI Achille, Salani
Giovanni Nucci con Nadia Terranova
30/11 18.30 APPROF La pandemia siamo noi, Ponte alle Grazie
Claudio Jampaglia e Giuseppe Mazza
1/12 18.30 STORIE Cara pace, Ponte alle Grazie
Lisa Ginzburg con Annalena Benini
3/12 18.30 APPROF Fuori di testo, Ponte alle Grazie
Valentina Notarberardino con Giuseppe Fantasia
Nelle date successive, in via di definizione, ci saranno Magazzini Salani con il diario creativo di Zelda was a writer, l’illustrato culto di Salani, Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, Martina Fuga, il romanzo di Maria Rita Parsi, le inchieste di Raffaella Fanelli (su Mino Pecorelli) e di Simona Zecchi (su Pier Paolo Pasolini), Laura Vaioli con la sua divulgazione filosofica per bambini, il romanzo di Stefano Corbetta di cui parlerà con Annarita Briganti.