È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come
d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio
due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in
attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta.
Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla
un'ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se
cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e
nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che
nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e
confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto.
Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche
l'esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e
Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. Ferzan Ozpetek, al suo
terzo libro, dà vita a un intenso thriller dei sentimenti, che
intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall'oggi alla
fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un emozionante
susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è
davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l'Italia quasi
fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così
legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta
evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con
i propri sentimenti, i dubbi, le bugie.
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