Con la sua prosa precisa e pungente Olga
Tokarczuk ricorre ai modi del noir classico per virare verso il thriller
esistenziale e affrontare temi come la follia, il femminismo, i diritti
degli animali, l'ingiustizia verso gli emarginati.
A Olga Tokarczuk è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2018.
«Una
miscela sorprendente di thriller, commedia e trattato politico scritta
da una donna di straordinaria intelligenza e sensibilità anarchica» – Sarah Perry, autrice del Serpente dell'Essex
«Un romanzo di sovversiva eleganza» – New Statesman
«"Guida il tuo carro sulle ossa dei morti" vi farà venir voglia di leggere tutto quello che ha scritto Olga Tokarczuk» – Financial Times
Una
cosa è certa: queste case non ci saranno più, il mio sforzo è
insignificante, sta sulla punta di uno spillo, proprio come la mia vita.
Dovremmo ricordarcene sempre.
Janina Duszejko, insegnante
d'inglese e appassionata delle poesie di William Blake, è un'eccentrica
sessantenne che preferisce la compagnia degli animali a quella degli
uomini e crede nell'astronomia come strumento per porre ordine nel caos
della vita. Quando alcuni cacciatori vengono trovati morti nei dintorni
del suo villaggio, Janina si tuffa nelle indagini, convinta com'è che di
omicidi si tratti. Con la sua prosa precisa e pungente Olga Tokarczuk
ricorre ai modi del noir classico per virare verso il thriller
esistenziale e affrontare temi come la follia, il femminismo,
l'ingiustizia verso gli emarginati, i diritti degli animali: surreale,
acuto, melanconico, sconcertante, il suo romanzo interroga il presente
anche quando sembra parlare di tutt'altro.
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