«Il nome dell’Italia contiene una magia in ogni sillaba, ogni
luogo nominato soddisfa qualche desiderio e risveglia cari ricordi.» - Mary Shelley
Non solo occasione di formazione culturale e di svago, per il mondo
femminile il Grand Tour ha rappresentato quasi sempre un momento
cruciale dell’esistenza e spesso ha incarnato un drammatico gesto di
liberazione. Parlando delle loro esperienze di viaggio, dame
settecentesche e poi esponenti della borghesia, da Anne-Marie du Boccage
a Madame de Staël, a Mary Shelley, raccontano romantiche storie
d’amore, ma anche intrighi degni di un romanzo nero, sullo sfondo di
panorami naturali e artistici che risaltano nella loro luminosa
impassibilità. Come insegnano Sydney Morgan o Anna Jameson, le
viaggiatrici manifestano una sensibilità che sa insinuarsi nelle pieghe
più riposte di un paese per ascoltarne senza pregiudizi le voci,
indagarne le condizioni politiche, gli usi e i costumi e scoprirne le
insondate ricchezze.
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