Per la rassegna Estate
Galatea, con il Patrocinio della Regione Puglia (Assessorato all’Industria
Turistica e Culturale), dell’Assessorato alla Cultura della Città di Galatone,
e la collaborazione di A Levante spazi
per la ricerca, l’arte, la memoria, il territorio di Galatone, e del
Movimento di Cooperazione Educativa Il Piccolo Principe martedì 22 agosto 2017
ore 21,00 presso il Giardino del Palazzo Marchesale in Via Castello a Galatone
ci sarò la presentazione del nuovo libro del giornalista e scrittore Raffaele
Gorgoni (I Quaderni del Bardo Edizioni). Interverranno insieme all’autore
l’editore Stefano Donno, e Giulia Santi. Letture del testo a cura di Marco
Inguscio. E’ previsto un “momento pizzicato” a cura dell’Associazione Punto
Danza e un’installazione fotografica a cura di Carlo Elmiro Bevilacqua.
Lettere
da una taranta – I Ragni e la Politica è l'ultima fatica
letteraria di Raffaele Gorgoni. Originalissimo il testo in cui dopo tante
pizziche e notti melpignanesi è proprio la tanto " bistrattata, odiata e
amata, adulata e disprezzata, incensata e criticata, vezzeggiata e
maltrattata" Taranta ad esserne la protagonista. È proprio lei la Lycosa
Tarantola ad infrangere il velo di omertà e dire tutto quello che pensa del Salento,
dei politici, della notte della Taranta e delle tarantate. E lo fa scrivendo
delle lettere ad un essere umano di cui probabilmente non conosce neanche il
nome, ma che è l'interlocutore più adatto ad accogliere le sue opinioni e i
suoi sfoghi confidenziali, finalmente libera dalle catene di tradizioni e
grottesche maldicenze.Le lettere sono precedute da uno sfogo vocale che
l'autore traspone in dialetto e poi parte il racconto storico che non lascia
spazio alla noia. Tutto è condotto con accuratezza di dettagli e con grande
semplicità, catturando il lettore ansioso di scoprire aneddoti ed episodi
storici, e quasi “mitologici” un po' forse dimenticati che si sono succeduti
negli stessi vent'anni della notte melpignanese e che riaffiorano nella memoria
con grande godimento. Il contenuto all'interno delle lettere è quasi sfacciato,
perché la Taranta si toglie finalmente tanti" sassolini nelle scarpe"
(proprio come il titolo della collana editoriale diretta dallo stesso Gorgoni)
rivelando cose viste entrando in quei luoghi dove gli umani non avevano
accesso. Lo sfogo di una taranta non può certo incorrere in accuse partitiche e
per questa sua immunità è libera di raccontarci fatti ai più sconosciuti. Dalle
prime forme di tarantismo alla sua quasi sparizione con le prime emigrazioni
verso il nord anche da parte delle donne, con le assunzioni nelle fabbriche
quando il morso che provocava convulsioni sincopate viene sostituito dal valium
o da una seduta dal parrucchiere. La scrittura ha il ritmo sincopato del tamburello
ancestrale, e chi legge è preso nel vortice delle notizie e degli episodi
raccontati. Parallelamente ai vent'anni della notte della Taranta nulla viene
dimenticato. La politica con eventi non sempre edificabili, gli antropologi,
gli scienziati, gli anni cinquanta, la televisione, il muro di Berlino, l'Ilva,
la democrazia, la prima Repubblica, i vari politici che nel Salento hanno fatto
il buono e il cattivo tempo, i flussi migratori e l 'incapacità di trarne
beneficio derivante da altre culture. Non vengono tralasciati neanche Ovidio e
le sue Metamorfosi, Plutarco, l'Odissea , l'Iliade e Dante. La Taranta nelle
sue lettere non dimentica di criticare personaggi che si sono mossi nell'ambito
della kermesse di Melpignano, ma fa anche tanti elogi a chi aveva capito sin
dall' inizio il senso vero di quella manifestazione. Chi pensava, avendo in
mano il libro, di trovarsi dinanzi ad una favola moderna avrà la piacevole
sorpresa, leggendolo, di avere in mano un pezzo di storia ironicamente
descritta dall' autore con la sua solita penna insolente
iQdB edizioni di
Stefano Donno(i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
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