La febbre per l’uscita della secondo
capitolo della trilogia di Peter Jackson su Lo Hobbit è ormai alle stelle. Wu
Ming 4, ovvero Federico Guglielmi scende nel campo di battaglia delle
interpretazioni di Tolkien: un tributo al signore degli scrittori fantasy
contro le faziose interpretazioni tradizionaliste in voga nel nostro paese…
Thomas Alan Shippey (1943), professore di
letteratura medievale e anglosassone, nonché esperto di narrativa fantastica e
fantascientifica, è il più noto studioso di J.R.R.Tolkien. Il suo cursus
honorum ricalca quello dell'autore inglese: come Tolkien, ha studiato alla King
Edward's School di Birmingham e ha insegnato antico inglese all'Università di
Oxford. Ha occupato in seguito la stessa cattedra di Tolkien all'Università di
Leeds. Il suo saggio del 1982, La Via per la Terra di Mezzo, è considerato una
pietra miliare degli studi tolkieniani. E' stato consulente per la pronuncia
della lingua elfica durante la realizzazione dei film di Peter Jackson tratti
da Il Signore degli Anelli. Con lo pseudonimo John Holm, è anche coautore,
insieme a Harry Harrison, della trilogia fantastorica Le spade e l'impero (nota
anche come Saga del Martello e della Croce). E' recensore di letteratura di
fantascienza per il "Wall Street Journal".
(esce per
Odoya, collana Odoya Library, il 28
novembre 2013)
«Where the sun never sets», si diceva un
tempo dell’Impero britannico. Nel 1892, anno di nascita di John Ronald Reuel
Tolkien, su una buona porzione dell’orbe terracqueo regnava Alexandrina
Vittoria di Hannover, sovrana di Gran Bretagna e Irlanda, imperatrice d’India.
Il suo vasto impero includeva anche una parte del Sudafrica, ai cui confini
sorgeva lo Stato Libero dell’Orange, una delle repubbliche fondate dai coloni di
origine olandese, i cosiddetti “boeri”. Colui che sarebbe diventato uno dei più
celebri scrittori del secolo seguente era figlio di un impiegato proveniente da
Birmingham, in servizio presso la Bank of Africa di Bloemfontein, capitale
dello Stato Libero dell’Orange. Di lì a pochi anni quel territorio sarebbe
stato annesso con la forza all’Impero di Sua Maestà britannica. Durante la
guerra (1899-1902) i boeri vennero rinchiusi dentro i primi campi di
concentramento per civili della storia moderna, il più tristemente celebre dei
quali sorse proprio a Bloemfontein. Il piccolo Tolkien, però, non si trovava
più lì. Nel 1895, infatti, sua madre Mabel era ritornata in Inghilterra con
entrambi i figli, in attesa d’essere raggiunta dal marito. Un’attesa vana, poiché
Arthur Reuel Tolkien morì di malattia l’anno seguente. Per il resto della vita,
J.R.R. Tolkien visse in Inghilterra, considerandosi inglese e isolano, per
nulla nostalgico dei fasti imperiali, men che meno del regime segregazionista
vigente nella sua terra … (dalla premessa
Dove il sole non tramonta mai)
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