Da migliaia di anni, nei caldi tramonti di luglio, le acque del Seno di
Ponente si colorano di rosso sanguigno, mentre lambiscono le fiancate delle
navi, che dolcemente s'accostano sicure all'approdo.La natura ha voluto che il
porto di Brindisi s'aprisse, offrendosi maternamente ospitale, a tutte le navi
che solcano il Basso Adriatico, senza chiedere se a bordo vi siano militari,
pacifici viaggiatori, i grandi della Terra, la disperazione di immigrati senza
patria, o persino pirati.
Da qui prende l'incipit il romanzo di Dario Stomati, proiettandoci in
uno spaccato della storia nel XII secolo, per farci rivivere le gesta del greco
Margarito, ammiraglio o pirata poco importa, che seppe dare lustro alla città,
che lo aveva accolto e nutrito, amandola al punto da assumerne il nome e
identificandosi completamente con essa. Pur alla prima prova da romanziere,
l'autore, utilizzando sapientemente i canoni del romanzo storico, riesce a dare
solidità alla ricostruzione della vicenda umana, personale e famigliare, di Margarito
da Brindisi, continuamente intrecciandola con gli avvenimenti della Grande
Storia.
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