"Questo saggio racconta il mio lungo
percorso di vita e di lavoro: ne emergono gli interessi e le iniziative verso
le quali sono stata da sempre attratta, iniziative che hanno, per me, un grande
valore etico." Così Rita Levi-Montalcini sintetizza i temi e le
riflessioni che Giuseppina Tripodi, da oltre quarantanni sua fidata
collaboratrice, ha intrecciato in questo libro narrando la storia, l'altruismo,
gli insegnamenti, le scoperte e le battaglie accorate. All'inizio della sua
attività, Rita Levi-Montalcini voleva andare in Africa e curare i lebbrosi, e
nel corso della sua lunga vita è rimasta idealmente fedele a questo scopo, che
è poi riuscita a realizzare grazie alla sua Fondazione da sempre orientata a
difendere il ruolo della donna, elevare il livello culturale femminile e la
consapevolezza dei propri mezzi. "Il suo impegno sociale" scrive la Tripodi "contagia le
persone, le motiva a confrontarsi con il mondo circostante e a muoversi in una
realtà in costante mutamento, senza più confini se non quelli determinati dalle
distanze sociali e culturali." La lezione di Rita Levi-Montalcini, oltre a
fornirci un ritratto inedito e sincero della grande scienziata, ci restituisce
il senso più profondo della sua vita, "la centralità della persona e il
fine ultimo del concetto della ragion d'essere", per dimostrare che anche
la più straordinaria scoperta sarebbe sterile, se non fosse rivolta al
miglioramento della vita dell'umanità, e in particolare di coloro che soffrono.
lunedì 31 dicembre 2012
domenica 30 dicembre 2012
Vittoria Coppola a Overeco Academy a Lecce il 4 gennaio 2013
Vittoria Coppola è da poco più di
un mese tornata nelle librerie di tutta Italia con un nuovo romanzo intitolato
“Immagina la gioia” edito da Lupo editore. L’autrice sarà ospite, il 4 gennaio
2013 ore 18,00 di Overeco Academy and Workshop in via Casetti 2 a Lecce. L’appuntamento
promosso da Overeco Agenzia (http://www.overeco.it/)
e dall’Ordo Equestris Templi Arcadia di Lecce (http://ordoequestristempliarcadia.it/),
vedrà coinvolti l’artista Paola Scialpi che dialogherà con l’autrice ed una
performance musicale di Andrea Caputo che per l’occasione eseguirà la Sonata n.3 opera 2 di
Antonio Vivaldi trascritta per viola.
L’autrice è stata la vincitrice con “Gli occhi di mia figlia” (Lupo
editore/EdizioniANordest) del concorso del 2011 indetto dalla rubrica del Tg1
(Rai), che ha decretato il suo libro come il più bello dell’anno, dopo averlo
selezionato proprio come “Libro sotto l’albero”. È stato un anno, quello
trascorso dal Natale del 2011
a oggi, in cui Vittoria Coppola ha avuto modo di
incontrare i suoi lettori in decine e decine di presentazioni, organizzate in
tutta la penisola, continuando a essere apprezzata per la sua scrittura e
coltivando la sua grande passione, che l’ha portata a scrivere un romanzo
maturo, degno di attenzione, che sta ottenendo già ottimi giudizi da parte dei
lettori.
“Immagina la gioia” (Lupo Editore) – La trama
L’inquietudine fa di Eva una
giovane donna schiva ma curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria
creatività nella scrittura e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento
colorato che sceglie con attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata
Mira e nel calore di una famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina
ed esperienze di viaggio, a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima
lesione affettiva che la rende gelosa di Pietro, il fratello minore che – dieci
anni dopo di lei – ha allietato i genitori con la sua attesissima nascita.
Contrariamente alla sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da
una sfrenata passione per il calcio e arricchito dal primo amore
adolescenziale. Forse è anche la percezione di questa sua forza interiore a
suscitare in Eva un bisogno quasi competitivo di riscatto, il desiderio di
riuscire a completare il suo romanzo, a trovare il colpo di scena, il finale
perfetto che convinca un editore a pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca,
su suggerimento di nonna Annina, che la ragazza cerca la giusta ispirazione per
portare a termine la sua fatica. Ma la vita spariglia le carte e nel giro di
pochi mesi la realtà si impone sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del
tempo, mentre nuove presenze e vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi
aprono gli occhi e il cuore di Eva. Dall’autrice di Gli occhi di mia figlia
un’altra storia familiare, una vicenda di unione autentica, fatta di parole non
dette e verità dolorose che fanno crescere.
Vittoria COPPOLA. Ha 26 anni,
vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione
Linguistica Interculturale (Università
del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un
albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la
scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio
a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a
chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà,
ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza
dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io
sorrido, e vado avanti per la mia strada”.
Info
Lupoeditore.it
Confiteor. Potere, banche e affari. La storia mai raccontata a cura di Cesare Geronzi e Massimo Mucchetti (Feltrinelli)
Il giornalista e il banchiere. Un duello
fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena
confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le
congiure, i denari di trent'anni della nostra storia. Dalla Banca d'Italia di
Guido Carli al Banco di Napoli, dalla Cariroma a Capitalia, fino a Mediobanca e
alle Generali, Cesare Geronzi è stato un protagonista assoluto della finanza
italiana. Hanno fatto discutere le sue relazioni con Silvio Berlusconi, Massimo
D'Alema e Antonio Fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione
del polo romano in UniCredit suggerita da Mario Draghi. E ancor più ha
suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del
Nord. Nel dialogo serrato con Massimo Mucchetti, l'autore di "Licenziare i
padroni?" e "Il baco del Corriere", prende corpo la
"confessione" di un banchiere non pentito. Sono innumerevoli gli
episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un
continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori.
Indicato da Ciampi in Cariroma, Geronzi prese poi il potere sponsorizzando la Lazio come chiedeva il
romanista Andreotti. Si sentì domandare da Enrico Cuccia, che nei suoi ultimi
giorni voleva consolidare il suo delfino Maranghi in Mediobanca: "Vuol
sempre bene a Vincenzino?". Ottenne da Giovanni Agnelli un soave: "Ma
caro Geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l'assalto
alla Banca di Roma.
sabato 29 dicembre 2012
Tutto bene di Paolo Ruffini (Tea)
Per tutta la vita Stefano ha evitato di
prendere impegni, di assumersi responsabilità. Non ha mai voluto nulla che
fosse "per sempre": né tatuaggi sulla pelle, né tantomeno legami
personali. Si è limitato a galleggiare in una duplice esistenza. Davanti alla
macchina da presa è "Steve" Nigiotti: attore brillante in rapida
ascesa, disinvolto, esuberante. La sua vita di tutti i giorni, invece, è
piuttosto squallida, solitaria e minata da ricorrenti attacchi di panico che lo
paralizzano. Una sera qualcuno suona alla sua porta, ma non è la ragazza che
Stefano stava aspettando: grandi occhi azzurri, faccino serio e trolley di
Hello Kitty al seguito, Sara ha sette anni ed è... sua figlia. Peccato che lui
non ne avesse idea. Non aveva mai nemmeno sospettato che dalla sua storia di
una notte con la cubista Michi+ fosse nata una bimba, perché lei l'aveva sempre
tenuto all'oscuro di tutto. Ora però Michi+ è finita in un guaio più grosso di
lei, e qualcuno deve occuparsi della piccola Sara: tocca a Stefano. Per lui
niente sarà più lo stesso: Sara prima gli metterà sottosopra la casa e la vita,
poi lo rimetterà in riga con la sua saggezza di bambina abituata a prendersi
cura dei "grandi" un po' incasinati che la circondano. Giorno dopo
giorno, tra nuovi arrivi e il ritorno inaspettato di vecchie conoscenze, Stefano
e Sara impareranno a vincere le rispettive paure e a volersi bene come mai
avrebbero immaginato. E Stefano imparerà che "per sempre" può avere
un suono meraviglioso.
venerdì 28 dicembre 2012
Il codice del traditore di Andrew Swanston (TRE60)
Inghilterra, 1643. Battaglie, saccheggi e
distruzioni sconvolgono il regno, funestato da una cruenta guerra civile.
Persino il re non è più al sicuro. Avvisato di un complotto ai suoi danni,
Carlo I abbandona la capitale e si stabilisce a Oxford, eppure niente sembra
fermare la mano del nemico: il crittografo di corte, infatti, viene brutalmente
assassinato, lasciando così vacante una posizione delicatissima. Senza di lui,
il governo di Sua Maestà è impotente. E c'è solo una persona che può prenderne
il posto: Thomas Hill, un pacifico libraio di provincia che, grazie a una
prodigiosa intelligenza matematica, è in grado di decifrare anche i codici più
complessi. Convocato a corte, Thomas ha subito la sensazione che Oxford non sia
più il tranquillo centro dove, anni prima, lui aveva completato gli studi,
bensì un luogo in cui serpeggiano violenza, intrighi e tradimenti. E, quando il
suo vecchio mentore gli rivela che tra la cerchia del re si nasconde un
traditore, il timore diventa certezza: nessuno può considerarsi al sicuro e
tutti sono sospettati. Specialmente adesso che è stato intercettato un
messaggio di cruciale importanza, composto in un codice ritenuto inviolabile,
che rivelerebbe l'identità della spia nemica. Thomas è l'unico che può tentare
di decifrarlo, tuttavia il prezzo da pagare sarà altissimo...
giovedì 27 dicembre 2012
Domani 28 dicembre a Santa Caterina (Nardò, Lecce) Ambrogio Sparagna e il libro “Il tempo del bambino e della stella” di Giandomenico Curi (Kurumuny Edizioni)
Per la “Magia del Natale” , la Pro Loco di Santa
Caterina di Nardò ha organizzato, per domani 28 Dicembre alle ore 20.30, nella
suggestiva piazzetta della marina il Concerto di Natale con la presenza del
Maestro Ambrogio Sparagna, direttore
dell’Orchestra popolare Italia dell’Auditorium Parco della Musica di
Roma e il suo ansamble: Annarita Colaianni – voce – Erasmo Treglia –
ciaramella-ghironda-torototela – Marco Tomassi – Zampogna gigante – Ambrogio
Sparagna – voce, organetto e zampogna. Canti provenienti dal cuore della
cultura di tradizione orale dell’Italia centromeridionale le cui musiche,
ispirate alle forme della tarantella, sono state elaborate e composte
direttamente dal maestro Sparagna con l’Orchesta Popolare Italiana. Un ritmo ternario vertiginoso , arricchito da
strumenti tipici della tradizione musicale popolare italiana:zampogna,
ciaramella, organetti, tamburelli, mandolini, ghironde, torototela. Un universo
musicale che scandisce l’universo esistenziale: sarà una vera e propria festa che riuscirà ad animare la bella piazzetta di
Santa Caterina e a far saltare al ritmo dei balli popolari. Un grande
spettacolo di voci e strumenti musicali che coinvolgerà e affascinerà il
pubblico. Il Maestro Sparagna ha diretto dal 2004 al 2006 il Festival La Notte della Taranta dando
vita a spettacoli straordinari a cui prendono parte decine di migliaia di
spettatori. Ha cantato con i più grandi cantautori italiani ed ha portato i
suoi spettacoli in giro per il mondo. Ha inoltre al suo attivo un’intensa attività
concertistica internazionale realizzata in numerosi paesi europei ed
extraeuropei. L’evento sarà preceduto dalla presentazione del libro “Il tempo
del bambino e della stella” come cantavano gli Italiani il Natale di
Giandomenico Curi (Kurumuny). Interverranno il direttore editoriale Kurumuny
Luigi Chiriatti, il consulente Culturale Ist.Diego Carpitella Sergio Torsello e
il Maestro Ambrogio Sparagna e l’autore. In caso di pioggia lo spettacolo si
sposterà nell’auditorium della parrocchia di Santa Caterina.
Info
Telefono: 0832801528 / Cellulare: 3299886391
Fuochi, di Pietrangelo Buttafuoco (Vallecchi). Intervento di Nunzio Festa
Fascista eretico in quanto mussoliniano,
nazista senza cedere alle sirene del razzismo, Pietrangelo Buttafuoco, siculo
di sicula scuola (politicamente missina, tra l’altro), legato idealmente e
quindi tragicamente alla figura del barone anti-rosso, Von Ungern-Sternberg,
come a una serie d’ameni personaggi dell’attualità che non faranno mai vera
Storia, da Berlusconi al console Vattani, enormemente c’affascina;
“stranamente”, Buttafuoco, sa ammaliarci. E, di certo, non possiamo che correre
al riparo, ovvero nelle convinzioni d’un Ugo Maria Tassinari per comprendere
che quando la zona nera è coperta da personalità alla Buttafuoco: è semplice
che gli intellettualmente onesti mostrino rispetto verso penne che non
condividono. “Fuochi”, raccolta di scritti del giornalista che avrà sulla
coscienza pure il neo d’aver applaudito in mutande al Silvio Berlusconi
dell’altro ieri ma che sa attirare ‘simpatie’ da destra e persino sinistra –
non solamente la nostra -, volume comunque imperfetto perché non riporta date e
testate delle prime uscite degli scritti che propone, se da un lato applaude a
Bobbio, Scalfari e Montanelli, dall'altro demolisce i vari piccolissimi Gianni
Riotta e Fabio Fazio. Senza dimenticare di far l’analisi del sangue,
ovviamente, alla Trinacria. Pesandone debolezze e punti di forza. Fuochi, in
più, legge la destra odierna. Da destra, evidentemente. Sparando sulla destra
devastata dall’ala estrema che pare scimmiottare il regime. Sparando sulle
nuove versioni di Fini, e finisti di contorno al nostro tempo. Il libro è
suddiviso in sezioni. Epperò il cunto è unico. Come unica è la voce. Che
incanta persino nel parlare di CasaPound – che ne vuole, sic -, dove non
condividi manco una parola eppur rimani a legger argomentazioni fortificate dal
tocco che è, in pratica, stilettata su stilettata. Siam contenti, diciamo senza
eufemismi, di poter apprezzare un giornalista politico reazionario. Che sa
farci arrabbiare forte, con la sua ironica invettiva. L’articolo più bello, che
sarebbe perfino il più puntuale, a nostro modesto avviso, è quello su Fazio.
Perché in diversi criticano questo conduttore dell’Italietta condotta alla
fine, ma pensiamo che la critica di Buttafuoco possa esser catalogata fra le
migliori in assoluto. Non solo, per esempio, di sfuggita Pietrangelo Buttafuoco
riscrive la televisione. Il giornalista, in più, scrive che Fazio ce lo
meritiamo esattamente come ci siam meritati altri mostri che assai ci
somigliavano. E’ vero o no?
mercoledì 26 dicembre 2012
Micro di Michael Crichton (Garzanti)
Honolulu, Hawaii. In un buio stabile di
periferia, ufficio di un piccolo avvocato del luogo, regna il silenzio. Tutto
sembra in ordine. Se non fosse per tre cadaveri stesi sul pavimento. Sul loro
corpo non ci sono segni di lotta, solo dei tagli piccolissimi ma profondi e
letali. L'unico indizio trovato sul luogo del delitto è un minuscolo robot, quasi
invisibile all'occhio umano, dotato di lame affilatissime. La polizia brancola
nel buio. Quello che tutti ignorano è che la Nanigen
Micro-Technologies, una società che si occupa di
microtecnologie mediche, nella foresta hawaiana nasconde una base segreta, dove
mette alla prova apparecchiature finora ignote alla comunità scientifica. Qui è
in corso un'operazione rivoluzionaria dai finanziamenti occulti, tesa a
studiare le infinite forme di vita di cui brulica il sottobosco per sfruttarne
le risorse a scopo medicinale. I dirigenti della Nanigen sono pronti a uccidere
chiunque metta i bastoni tra le ruote a questo investimento miliardario. Ma per
i loro laboratori hanno bisogno di reclutare nuovi, ignari scienziati: un
gruppo di dottorandi dell'università di Harvard capitanati da Peter Jansen,
esperto di veleni, e Karen King, aracnologa. I sette giovani, una volta
approdati alle Hawaii, si trovano catapultati di persona in un pericolosissimo
esperimento scientifico, e costretti a fronteggiare una natura sorprendentemente
ostile e sconosciuta.
martedì 25 dicembre 2012
LE SALENTINE
L'IDEA - Le
salentine nascono dal desiderio di creare
un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia pur
mantenendo una giocabilità pari a quella delle carte regionali napoletane, a
cui si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il
mazzo è composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne diventano
sintesi simbolica: le brocche (per le coppe), i lecci (per i bastoni), le
tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Le figure del nove e del
dieci sono di nuovo impianto: al posto del cavallo e del re ci sono l’asino e
il santo. Il retro di ogni carta è una sintesi grafica del soffitto della
cattedrale di Otranto. Gli abiti delle figure dell’otto e del nove di tutti i
semi sono ispirati alle illustrazioni dei costumi tradizionali salentini.
Queste carte sono certamente uno strumento di gioco ma anche un biglietto da
visita per i turisti perché la simbologia riprodotta offre cenni e riferimenti
ai riti e miti, all’arte, ai costumi che poi trovano un ulteriore
approfondimento sul sito dedicato: www.cartesalentine.it. Le
salentine sono state disegnate interamente a mano, realizzate e prodotte in
Salento da B22 e Kurumuny.
Per info
www.cartesalentine.it (online)
Alessandro Sicuro 3289683018
I Led Zeppelin dalla A alla Z. La guida definitiva ai pionieri dell'hard rock di Jack Richard M. (Tsunami)
“Led Zeppelin dalla A alla Z”, una guida
imprescindibile per tutti i fan ed appassionati del leggendario gruppo rock
inglese. In questo libro l’autore riunisce in un unico volume, ordinandoli in
modo rigorosamente alfabetico, tutti gli eventi, i personaggi, i luoghi che
hanno segnato, nel bene e nel male, la carriera della storica band. Completa il
libro una nutrita serie di appendici che includono: la discografia completa
degli album, arricchita da una notevole quantità di recensioni dell’epoca;
l’elenco dei singoli; l’elenco di tutti i concerti suonati dal gruppo; la
discografia completa della Swan Song; i comunicati stampa dell’Atlantic Records
all’epoca della firma del contratto con il gruppo.
lunedì 24 dicembre 2012
Brindisi degli angeli di Anila Hanxhari (La Vita Felice)
Di Anila Hanxhari mi ha sempre
sorpreso, colpito positivamente, l’intensità dell’emozione dentro il verso, la
forza espressiva che rende il suo testo un oggetto molto materico, felicemente
carico e denso. [...]
La sorpresa di questo suo nuovo
libro nasce in modo evidente dal coesistere della sua tipica e quasi
inconfondibile energia espressiva con una tensione del tutto nuova verso una
maggiore, netta necessità di comunicazione. Il testo, dunque, ne risulta
insieme ancora ricco di energia ed emozione, eppure, a suo modo, più aperto,
leggibile, immediato. [...]
Diverso è qui il progetto,
diversa è la necessità che le tematiche stesse, la vitalità degli affetti,
vengono a proporre. Anila entra con coraggio anche nel tema della lirica più in
fondo abusato e difficile da trattare, quello dell’amore; ma riesce a farlo con
solida concretezza e senza abbandoni o cedimenti, e dunque conferma, su
modalità e registri rinnovati, l’autenticità della sua vena poetica. Insomma,
questa ragazza albanese è una delle voci più attendibili e mature della nostra
giovane poesia.
dalla prefazione di Maurizio
Cucchi
KURUMUNY A BALLATI! TE JERNU il 26 dicembre al Circolo Arci Freak Out di Parabita (LE)
Quest’anno Ballati te jernu, un evento a cura di Dilinò e
Mascarimirì_Scola, ospiterà la presentazione delle ultime due produzioni di
Kurumuny: le Salentine, le originali e uniche carte da gioco salentine, un
intero mazzo disegnato a mano, ideato da B22 in collaborazione con Kurumuny che
ha curato la produzione, e firmato dalla prestigiosa azienda “Modiano S.p.a.”,
che ne conferma l’eccellenza qualitativa; e il booklet con CD audio allegato Il
tempo del bambino e della stella Come cantavano gli italiani il Natale, che
raccoglie alcuni dei canti più rappresentativi da Nord e Sud, dal Trentino al
Salento, passando anche per Sicilia e Sardegna, raccontando i rituali e le
tradizioni che da secoli accompagnano questa festività tra le più importanti da
un punto di vista religioso ma anche laico e prima ancora pagano.
L’appuntamento è previsto per il 26 dicembre 2012 alle 20,00 al Circolo
Arci Freak Out di Parabita (LE)
PROGRAMMA
SPECIFICO
Ore 20.00
APERITIVO/DISCUSSIONE: “Tamburello o Tamburreddhu?” Intervengono i costruttori
Vito Giannone e Biagio Panico. Introduce: Claudio “Cavallo” Giagnotti
(Mascarimirì). *Si discuterà sull'argomento “Tamburello o Tamburreddhu?”
insieme ad un ricco aperitivo che il circolo Arci Frek Out preparerà per
l'occasione. A seguire: - Presentazione "Le Salentine - carte da
gioco" a cura di B22 e Kurumuny.
- Presentazione
"Il tempo del Bambino e della Stella - libro con cd" Edizioni
Kurumuny. Intervengono Luigi Chiriatti e Giovanni Chiriatti. A seguire
intervento musicale con zampogna di Giulio Bianco.
Ore 22.30
– CONCERTO con Mascarimirì con GITANISTAN LIVE ..a seguire Festa finale “Pizzica
in Dance Hall Party” con ospiti della tradizione Salentina.
Mascarimirì
Claudio
“Cavallo” Giagnotti
Voce, Fiati
etnici, Tamburreddhu, Tamburi a Cornice
Cosimo
Giagnotti
Voce, Tamburreddhu,
Chitarra Acustica
Vito
Giannone
Voce, Mandolino
Elettrico,Tres
Alessio
Amato
Synth,
Programmazioni
www.mascarimiri.com
www.myspace.com/mascarimiri
pagina
facebook. Originalmascarimiri
info Dilinò : 0836/341153 – 3480442053
info:Arci FreKout info@arcifreakout.com tel: 349
0866131
INGRESSO SOTTOSCRIZIONE € 3 .
Per la presentazione de “le Salentine”
intervengono: Alessandro Sicuro e Francesco Cuna (B22)
Per la presentazione del volume,
Il tempo del bambino e della stella. Come cantavano gli
italiani il Natale
di Giandomenico Curi
Intervengono Giovanni e Luigi Chiriatti
A seguire intervento musicale alla zampogna di Giulio
Bianco
e la Strina
eseguita dalla famiglia Giagnotti
LE SALENTINE
L'IDEA
Le salentine nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia pur mantenendo una giocabilità pari a quella delle carte regionali napoletane, a cui si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne diventano sintesi simbolica: le brocche (per le coppe), i lecci (per i bastoni), le tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Le figure del nove e del dieci sono di nuovo impianto: al posto del cavallo e del re ci sono l’asino e il santo. Il retro di ogni carta è una sintesi grafica del soffitto della cattedrale di Otranto. Gli abiti delle figure dell’otto e del nove di tutti i semi sono ispirati alle illustrazioni dei costumi tradizionali salentini. Queste carte sono certamente uno strumento di gioco ma anche un biglietto da visita per i turisti perché la simbologia riprodotta offre cenni e riferimenti ai riti e miti, all’arte, ai costumi che poi trovano un ulteriore approfondimento sul sito dedicato: www.cartesalentine.it. Le salentine sono state disegnate interamente a mano, realizzate e prodotte in Salento da B22 e Kurumuny.
Per info
www.cartesalentine.it (online dal 21 dicembre)
Alessandro Sicuro 3289683018
IL TEMPO DEL BAMBINO E DELLA STELLA COME CANTAVANO GLI
ITALIANI IL NATALE
Il Natale con il suo rituale è soprattutto una festa
popolare, proprio a cominciare dai canti che raccontano le storie della nascita
di Gesù. Molte testimonianze sono state affidate alla tradizione orale e
popolare, altri documenti hanno trovato il conforto e la protezione del testo
scritto, dell’armonizzazione di maestri appassionati, e poi fondamentale per la
trasmissione di tutto questo patrimonio è stata la pratica esecutiva, il fatto
cioè che molti canti continuano a essere riproposti di anno in anno, per cui
oggi si continua a cantare Tu scendi dalle stelle, un testo composto e
musicato da sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Il Cd audio allegato al libro contiene 20 tracce sonore: 15
brani sono riproposti da artisti come Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Elena
Ledda e molti altri; 5 invece sono registrazioni d’archivio fatte durante la
ricerca sul campo.
domenica 23 dicembre 2012
Quando suonavo il jazz di Carmela Formicola (Florestano Edizioni)
Alla sua
prima esperienza con il genere romanzo Carmela Formicola, con un’acuta
sensibilità e il ritmo di un cronista, riesce raccontare la storia di
Sebastiano Mariani, “Seb”, un ex jazzista finito a suonare il karaoke in un
locale americaneggiante nella periferia barese. La sua vita si consuma nel caos
disperato, nella variopinta fauna metropolitana, nelle canzoni improbabili
cantate ogni sera da maldestri cantanti dell'ultima ora, e nel rimpianto della
sua vita perduta, quando suonava il pianoforte nei migliori club d'Italia. Ma
cosa lo ha strappato al jazz? I ricordi piovono giù a valanga, come le note di
Bill Evans e Beethoven, che sono la vera colonna sonora della sua vita, dei
suoi sogni infranti, anche per una improvvisa malattia. La malinconia e la voglia
di rivincita di Seb conquistano il lettore, che partecipa ai suoi momenti
d’insoddisfazione per la vita e al suo desiderio di riscatto. Un inaspettato
ingaggio e un nuovo progetto di vita, ridanno speranza al jazzista che non
vuole rassegnarsi al karaoke. Dopo una lunghissima notte di Capodanno passata a
riannodare i fili del passato, con tutti gli imprevisti del destino in agguato,
arriva il lieto fine, con una vena di amarezza.
sabato 22 dicembre 2012
Libri più letti 2012: classifica libri più letti e autori più citati nel 2012
Il
2012 sta per chiudersi, in tempi di crisi non è mai facile fare conti e
bilanci. Ma per noi di 10 righe il bilancio è più che in attivo! questi
sono i nostri numeri per l'anno che si conclude: oltre 72.000 download dei primi capitoli dei libri e un patrimonio di ben 65.000 righe caricate dai lettori.
Il rapporto tra editori, lettori e web si conferma sempre più fruttuoso, continuiamo così a divulgare la lettura e i libri!
Il rapporto tra editori, lettori e web si conferma sempre più fruttuoso, continuiamo così a divulgare la lettura e i libri!
- Download primi capitoli degli editori: 72.360
- Righe inserite dai lettori 65.238
Per
chi è curioso di sapere da quale patrimonio i lettori hanno attinto,
questi sono gli autori e libri più citati: a voi le conclusioni!
Libri più letti 2012: classifica
Top 10 Autori più citati nel 2012
1. Alessandro
Baricco
2. Italo Calvino
3. Erri De Luca
4. Luigi
Pirandello
5. Fedor
Dostoevskij
6. Paulo Coelho
7. Giacomo
Leopardi
8. Alessandro
D'Avenia
9. William
Shakespeare
10. Kahlil Gibran
Top 10 Libri più citati nel 2012
1. Oceano mare di
Alessandro Baricco
2. L'ombra del
vento di Carlos Ruiz Zafón
3. Undici Minuti
di Paulo Coelho
4. Cose che
nessuno sa di Alessandro D'Avenia
5. Bianca come il
latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia
6. l'ultima riga
delle favole di Massimo Gramellini
7. Se una notte
d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino
8. Anna Karenina
di Lev Nikolaevic Tolstoj
9. Castelli di
rabbia di Alessandro Baricco
10. La Divina Commedia –
Paradiso di Dante Alighieri
Top 10 download primi capitoli dei libri
1. Severino Colombo, 101 stronzate a cui abbiamo creduto tutti almeno una volta nella vita, Newton Compton, 27 gennaio 2011
2. Rossella Grenci - Daniele Zanoni, Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi, Edizioni Angolo Manzoni, 10 marzo 2011
3. Erica Arosio, L’uomo sbagliato, La Tartaruga edizioni, 13 marzo 2012
4. Amy Bratley, Amore, zucchero e cannella, traduzione dall’inglese di Gabriella Pandolfo, Newton Compton, 05 gennaio 2012
5. Federico Bellucci, Gli ingegneri non vivono, funzionano!, Fazi Editore, 12 novembre 2010
6. Melissa Hill, Innamorarsi a New York, traduzione dall’inglese di Lucilla Rodinò, Newton Compton, 12 giugno 2012
7. Niamh Greene, Ti amo ti odio mi manchi, traduzione dall’inglese di Federica Ressi, Newton Compton, 01 marzo 2012
8. Francesco Barbi, Il burattinaio, Baldini Castoldi Dalai editore, 27 settembre 2011
9. Sarah Mlynowski, 10 cose che abbiamo fatto (e forse non avremmo dovuto), traduzione dall’inglese di Anna Aglietti, De Agostini, 23 febbraio 2012
10. Desy Giuffrè, Io sono Heathcliff, Fazi Editore, 30 marzo 2011
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Faccia al muro, di Cesare Battisti, traduzione di Paola De Luca (DeriveApprodi). Intervento di Nunzio Festa
Questo è un uomo. Cesare
Battisti, che nel romanzo "Faccia al muro", scritto in lingua
francese e in Italia tradotto da Paola De Luca per le storiche e intransigenti
DeriveApprodi, è Augusto - eteronimo utile alla (dissimulazione, sic) danza del
reale -, dimostra di riuscire a rompere la sua identità di fuggitivo.
Distrugge, Battisti, tutto il negativo della sua condizione 'storica': facendo
un'opera letteraria che non ha pari. Questo è un uomo, intanto perché lo
scrittore sempre meno italiano e più italiano possibile dà la prova concreta,
in letteratura, di, a differenza della solita trita e ritrita e stucchevole
perfino idea che i medium continuamente continuano a volerci propinare a dosi
d'anestetico pubblicitario di stampo e, soprattutto, marca ideologica, di
mettere la sua vicenda insieme e accanto quelle dei tanti reclusi e, quindi,
perseguitati della Storia. Non solamente, aggiungiamo, i carcerati. In Faccia
al muro, infatti, abbiamo la storia, che chiaramente si fa trama imperdibile,
degli uomini che la terra d'esilio di Battisti tiene dietro le sbarre. Che però
divengono un'unica cosa con il Paese. La disperazione della povertà, appunto dissimulata
nuovamente, con il tifo calcistico e i favori al carnevale di carne e sesso
carnale fumato con l'alcol è prostituzione giovanile insieme a soldatificazione
dei giovanissimi che devono coccolare, per usarlo spesso, il potente fucile
buono alla difesa dei territori del narcotraffico che farà alla fine 40.000
episodi di morte a giro di sole. Quando la luce del sole, in fondo, è contesa,
esattamente a metà, fra i commercianti di droga pesante e i consumatori del
divertimentificio, il più delle volte europei-occidentali dunque in vacanza di
turismo comunque maschilista, e le anime sempre belle di persone che devono
arrangiarsi alla stregua dei popoli più deboli della terra desolata. Questo è
un uomo, ché sa dire con corpo e pensieri la parola "compassione". Al
di là delle, a tratti tragicomiche, esperienze della storiella da
libro/enciclopedia del nuovo mercato dell'omologazione culturale imperante. Lo
scrittore come trama non ci dona che tutto il Brasile amato e odiato dai suoi
compagni di cella, mentre osserva il passero a fare libertà fuori dalle
prigioni e durante le passeggiate libere e perseguitate del periodo d'approdo
nel nuovo Stato. Tanto passato denso di vicende che fanno una sola vicenda,
quella dei condannati. Il racconto della durezza che vuol dire le visite da
centro d'addestramento per carcerieri che devono sperimentare sulla pelle e
nella mente dei reclusi come si lavora a "ispezionare". I racconti di
vite che s'immergono una nell'altra, vedi quella dell'Aurea vista da lontano
lontano, e quelle vicine della Sandra alla fine alcolizzata prossima a una
giovanissima Janaina da scoprire. Situazioni da spia, in quanto la vita
d'Augusto è trafitta dall'occhio di controllori che non lo mandano subito in
prigione ma lo seguono ovunque e comunque. In tutti i modi. Col corpo d'una
donna da amare. Tramite regali inattesi che celano l'inganno sotto la scorza
del banale quotidiano. Il carattere della lingua di Battisti non fa perdere un
respiro dell'intera narrazione. S'irradia nelle similitudini essenziali. E
vediamo ogni punto che lo scrittore vuol renderci. Quadruppani ha parlato di
"ricerca di verità": Faccia al muro è in sintesi la Verità d'una vita
normale raccontata da un maestro dell'arte di narrare. Dove senti il sudore
sulle tue mani che improvvisamente si fa presenza ascoltando il richiamo
dell'agitazione descritta da Cesare Battisti durante i passaggi di nazione in
aeroporto, sai che sei in un libro dei migliori in assoluto. Le remore che
potreste avere nell'approccio al testo, saranno superate immediatamente nel
conto interminabile visto dal diario febbrile d'esperienze che fanno un uomo. E
questo è un uomo. Gli elementi del romanzo classico sono rispettati. Alla
faccia dei puristi. Però in più abbiamo fortunatamente quel che piace davvero a
noi. Troviamo infatti nel romanzo la forza condizionante della riflessione non
assuefatta dall'incalzare degli episodi. Il narratore onnisciente trova il
basso non superficiale dell'umanità al quale abbeverarsi. E poi nel tramestio
del fuggir sempre e dovunque ci spiega punto per punto e/o passo dopo passo i
sentimenti che si provano da perseguitato. Faccia al muro è da sbatter nelle
librerie, sicuramente misere di capolavori, della gente che crede nella pena di
morte. O ammira per esempio l'ergastolo; come pure vive soltanto
nell'accanimento ossessivo contro Cesare Battisti. Cercate questo libro,
capirete.
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