Nell'estate del 1999 un nonno e
un nipote si incontrano per la prima volta, dopo che una lunga serie di
incomprensioni li ha tenuti distanti. Il nonno, ebreo, nato il diciassette
novembre 1938, giorno in cui in Italia vengono promulgate le leggi razziali, ha
trascorso la propria vita senza sentirsi autorizzato a esistere. Andato in
pensione al termine di una brillante carriera come consulente, si ritira nella
borgata di montagna dove durante la guerra si era rifugiato con la sua famiglia
e dove vuole morire. Il ragazzino, un preadolescente sensibile ed estroverso,
appassionato di fumetti, che viene affidato a lui perché il padre, malato, deve
sottoporsi a una delicata terapia, entra in quella che potrebbe essere la sua
ultima stagione in modo perentorio e imprevisto. Così, mentre sulle rive del
lago artificiale in cui si specchia il paesino il giovane verrà in contatto con
il proprio passato e con il proprio futuro, il nonno riceverà, tramite lui,
quell'iniziazione gioiosa alla vita che la Storia gli aveva negato, riuscendo, forse, al
crepuscolo del secolo, a non essere più un fantasma.
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