Il Comune di Taviano e Lupo editore presentano il 16
dicembre 2011 alle ore 18,30 presso la Sala Polifunzionale Armando
Ria, Palazzo Marchesale “De Franchis” a Taviano, il libro di Vittoria Coppola
dal titolo “Gli occhi di mia figlia” edito da Lupo editore. Presenterà
l’autrice il giornalista Raffale Polo.
Quale ruolo gioca il destino
nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece
nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità?
In questa storia di “non detti”, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un
perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio
universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere
i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore
aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non
farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Dana, pur nei privilegi di
ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre
iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per
André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande
della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all’infrangersi di un sogno.
Armando, l’uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto
destinato ad esplodere in modo bruciante. Eppure esistono legami che
sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi
del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di
scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non
tradisce.
VITTORIA COPPOLA - Ha 26 anni, vive a Taviano (Le).
Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica
Interculturale (Università del Salento,
luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di
Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.
Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire
pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi
privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma
anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei
sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io
sorrido, e vado avanti per la mia strada”.
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