Quale ruolo gioca il destino
nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece
nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità?
In questa storia di “non detti”,
in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è
rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani:
non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come
meritano; non basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad
affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria
ed altrui sofferenza.
Dana, pur nei privilegi di ragazza
circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva
di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André,
fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della
sua acerba giovinezza, incapace di reggere all’infrangersi di un sogno.
Armando, l’uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto
destinato ad esplodere in modo bruciante.
Eppure esistono legami che
sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi
del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di
scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non
tradisce.
VITTORIA COPPOLA - Ha 26 anni,
vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione
Linguistica Interculturale (Università
del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un
albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la
scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio
a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a
chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà,
ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza
dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io
sorrido, e vado avanti per la mia strada”.
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