Avranno un tocco più delicato, forse... ma non per questo meno micidiale! Stiamo parlando di quello delle mani delle "femmes fatales" che hanno scritto e disegnato le pagine del sesto Dylan Dog Color Fest, in edicola dal 27 aprile. Quattro storie sceneggiate, illustrate, colorate e letterate da autrici che hanno dimostrato di conoscere bene l'inquilino di Craven Road 7 e di saperlo raccontare sotto una luce un po' diversa dal solito: quella che fa risplendere l'"altra metà del cielo". Passando in rassegna i nomi delle "colpevoli" di questa impresa, partiamo da quello di Laura Zuccheri, solitamente a suo agio tra le vie di Garden City in cui si muove Julia e qui in veste di copertinista. Ad aprire le danze con la prima storia dell'albo troviamo Vanna Vinci, che il suo esordio bonelliano lo aveva già fatto ai tempi di Legs Weaver e che ha poi proseguito realizzando numerosi volumi per Kappa Edizioni, dai più intimisti quali "Ombre" ai più divertenti come quelli dedicati alla "Bambina filosofica". È l'autrice sarda ad accompagnarci ne “La villa degli amanti”, un luogo in cui sta per compiersi una terrificante tragedia annunciata. Si prosegue, poi, varcando la soglia de “La camera chiusa”, "costruita" da Rita Porretto & Silvia Mericone e "arredata" grazie alle tavole di Simona Denna, un nome non certo nuovo in Casa Bonelli, avendo disegnato tante storie del mondo del futuro in cui si muovono la già citata Legs e Nathan Never. L'unica veterana di Dylan Dog (e immancabile “madrina” dell’iniziativa) è Paola Barbato, scrittrice di tante memorabili avventure dell'Indagatore dell'Incubo, che ci presenta “La predatrice”, affascinante quanto letale creatura alla quale hanno dato vita le matite di Lola Airaghi, disegnatrice che ha esordito su Legs per poi divenire una delle colonne di Brendon. Una debuttante assoluta nel mondo del fumetto, ma già autrice di un romanzo per ragazzi edito da DeAgostini, è invece Chiara Caccivio che fa vivere a Dylan una spiazzante avventura che lo vede negli insoliti panni di impiegato modello e felice padre di famiglia. “Tagli aziendali”, questo il titolo del racconto, è visualizzato da Valentina Romeo, proveniente dallo staff di Nathan Never. A completare la squadra "in rosa" ci sono le coloriste Chiara Fabbri Colabich, Stefania Faccio e Ketty Formaggio, nonché la nostra bravissima "calligrafa" Marina Sanfelice, per un totale di tredici "dark ladies": tutte impegnate a confezionare un albo per niente tenero, ma inconfondibilmente e fatalmente femminile!
fonte Sergio Bonelli
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