La raccolta fa parte di un lavoro più ampio, tuttora in fieri, dal titolo complessivo Vietato fotografare il crepuscolo. È una sezione del presente lavoro in corso, come pure lo è I fori nel mare. L'Eserciziario parla ed affronta temi che già ho trattato sinora continuando vieppù il corpo a corpo con le forme metriche ereditate dal passato rivalutate però impiegando un ampio ventaglio di soluzioni. Della forma del sonetto ho frequentato il sonetto elisabettiano, quello caudato, ed altri, ma riproposti con numerevoli varianti, con o senza rima, con o senza spaziature strofiche, con endecasillabi canonici o altre volte di quinta... Ci sono inoltre alcuni stornelli e una ballata Duecentesca (Non mi va di annullarmi nella pagina). Il linguaggio spazia dall'aulico, al letterario fino a quello più comune, colloquiale, permettendo di inglobare in numerosi giochi intertestuali (es. in Ragazze, voi che ascoltate il delirio, chiamo in causa direttamente il Petrarca, ma in chiave ironica: di un io non più mio e queste rime sparse), citando o nominando appena autori dalla più disparata provenienza (poeti come Dylan Thomas, filosofi ed intellettuali come Wittgenstein e Adorno, anche viventi come Mauro Sambi e Nelida Milani).
Nota di A. Salvi
Alice affoga nella meraviglia
Alice, cerchi la felicità?
Getto un sasso nell'acqua e gli arabeschi
che si compongono da sé, fiabeschi
...guardali! uguali uguali
ai crittogrammi insiti nei gesti
che per sedurmi abile facesti.
Gli orrendi arredi - come vedi, splendidi -
di questa pagina mia disadorna
che torna a frastagliarsi di altri versi
- esili come ombra sulla sabbia -
prima o poi son destinati a disperdersi...
Ogni ricordo porta ad un addio,
ad un insolito gioco di equivoci,
un inusuale e perverso giochetto
di specchi rotti. Falsari d'immagini
siamo, nevvero?
Adesso come adesso
mi domando stupito:
"Gli angeli c'hanno un sesso?".
Ecco cosa mi è rimasto di te:
questa rivolta rivolta a sé stessa
ossia
un citofono muto contro l'in-finito.
Alessandro Salvi è nato nel 1976 e risiede a Rovigno. Ha pubblicato la raccolta Piovono formiche carnivore e altre inezie (Aletti, Villalba di Guidonia, 2008) e la plaquette I fori nel mare (En Avant! Produzioni, Pistoia 2011). Vincitore, con le sillogi Ladro di tamerici (2008) e Santuario del transitorio (2010), di due primi premi, al concorso Istria Nobilissima. Con la silloge Eserciziario di metafisica per principianti, vince il IV premio ex-aequo al concorso Pubblica con noi 2011, indetto da Fara Editore di Rimini. Sue poesie sono incluse in opere collettive e in numerose riviste: Le parole rimaste (Edit, Fiume 2010), Il segreto delle fragole (LietoColle, Faloppio 2009), Creare mondi (Fara, Rimini 2011), La Battana, Sovremenost, Nova Istra (in attesa di stampa) e altrove. Diversi poeti e critici letterari si sono occupati della sua poesia: Alessandro Ramberti, Maurizio Cucchi, Elis Deghenghi Olujić, Nelida Milani Kruljac, Roberto Dobran, Sandro Cergna, Giacomo Cerrai, Stefano Donno, Vanesa Begić... Ha scritto la prefazione di Scrigno di naufragio di Gaetano Benčić (un libretto contenente 11 poesie di Gaetano Benčić e 11 disegni in bianco e nero di Ugo Maffi). Ha tradotto i versi de La tigre di Tomislav Marijan Bilosnić, per un'edizione di lusso illustrata dal pittore lodigiano Ugo Maffi, la quale è uscita dalle stampe per conto della Fondazione Zlatko e Vesna Prica (Torre) in concomitanza con la casa editrice zaratina 3000 godina na dar. Ha curato la prefazione del catalogo della mostra personale dello scultore Andrija Milovan, avvenuta nel 2006-2007 a Rovigno.
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