Ieri, 15 maggio 2010, alla Fiera del libro di Torino sono stati annunciati i 200 finalisti del Torneo Letterario IoScrittore, iniziativa portata avanti da Il Libraio, promossa GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol).
Gli iscritti al Torneo sono oltre 1500 e la maggior parte di loro non è andata a Torino ma ha ben pensato di ritrovarsi in rete e più precisamente nel blog di IoScrittore.
Oltre 4000 le pillole di ansia e conforto postate degli autori in 24 ore: c’è chi sputa rabbia contro gli organizzatori e chi invece tesse le lodi, c’è chi si cimenta in giudizi, chi chiede informazioni, chi sfoggia modestia e chi cazzeggia. Il tutto in attesa della pubblicazione ufficiale dei 200 finalisti.
Dopo ore, ore e ore, di scambi, nell’inondazione di messaggi è apparsa Nonna Abelarda che ha postato a rate quasi tutti i titoli. Naturalmente in modo criptato! Oggi prof. Cipolla ha postato una lista parziale... Ma subito dopo, IoScrittore interviene suggerendo di non pubblicare i titoli vincitori. Gli autori iscritti sono sempre più impazienti sino all’arrivo della fatidica mail con l’esito. Ecco così la bacheca riempirsi di “sono fuori…”, “complimenti!” e di affermazioni penso provenienti dagli esclusi, delle volte anche cattive e dure, nei confronti delle procedure di valutazione e quindi anche nei confronti dei propri colleghi “giudicanti”.
Per fortuna c’è anche chi gioca divertendosi cercando di sdrammatizzare e facendo amicizia con i concorrenti. La bufera durerà ancora un pochino ma già qualche segno di ripresa emerge dallo scambio di messaggi: un gruppo di scrittori partecipanti composto da esclusi e non, ha deciso di riunirsi per condividere una passione, scambiarsi i romanzi, critiche e suggerimenti http://quellidiioscrittore.forum-attivo.com/.
Ora restano ancora all’oscuro gli autori che non hanno ricevuto la comunicazione. Resisteranno sino alla pubblicazione ufficiale?
Il Torneo Letterario IoScrittore continua sino a settembre… Tutti gli aggiornamenti e i commenti degli autori si possono leggere nel blog di IoScrittore.
Sandra Mazzulà
10 righe dai libri
domenica 16 maggio 2010
sabato 15 maggio 2010
Libro reattivo: un'orgia di libri
Riemergo da un'orgia di numeri, titoli ed autori per decretare il notevolissimo successo di questa iniziativa che attraverso le aride cifre riesce, paradossalmente, a quantificare il livello di attenzione ed entusiasmo con il quale è stata seguita durante tutto il mese di aprile. Posso aver sbagliato di pochissimo, ma la sostanza resta: 267 il totale... 114 libri postati di 95 autori diversi che spaziano dai premi Nobel Pirandello e Pamuk ad artisti eccezionali a partire dai grandissimi Cervantes. Joyce, Borges, Flaubert, Céline per seguitare con Cechov, Gogol, Guimaraes Rosa, Goethe, Bradbury, Fante, Salinger, Kundera, Poe, Roth, Pennac e Herman Hesse, e poi grandi scrittrici come la Allende, Amelie Nothomb e Margaret Mazzantini. La letteratura italiana è stata sviscerata nei suoi migliori rappresentanti, passati e presenti: Gadda, Buzzati, Fogazzaro, Primo Levi, Morante, Maraini, Pavese, Pasolini, Benni.
Gli autori presenti con più opere (5) sono Carlo Emilio Gadda e Stephen King che, se pur diversissimi, sono uniti da un medesimo talento descrittivo-visionario che tanto bene si attaglia al gioco "libro reattivo".
Il genere più saccheggiato è il giallo-thriller-noir con autentici capisaldi del genere: da La donna della domenica dei maestri Fruttero e Lucentini ai Marlowe di Chandler fino ai top-scorer di Ken Follet, Patricia Cornwell e agli ultimi Stieg Larsson e Giorgio Faletti per finire con i luciferini ed onnipresenti Stephen King e Niccolò Ammaniti.
Ma non si pensi che le nuove leve non siano rappresentate: dai "nostri" Annalisa Seveso con il suo Litigando col destino e Cesare Cuscianna e la sua Malerba a Barbara Baraldi con Lullaby e ad autori poco noti, ma molto bravi come Gioconda Belli, Marcela Serrano, lo sfortunato Sergio Atzeni e la promettente Roberta Lepri con La ballata della Mama Nera.
Un'ultima curiosità, due romanzi hanno avuto più citazioni (5) La Malerba di Cesare Cuscianna e Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti, due libri fatti apposta per esaltare lo spirito di ricerca dei giocatori "reattivi". Di certo, e penso di interpretare anche il pensiero di tutti i partecipanti, l'aspetto più significativo è stato l'immergersi nel meraviglioso mondo dei libri andando a frugare nella memoria, cercando agganci a volte apparentemente illogici, ma che alla fine rappresentavano al meglio la molla che ci ha fatto prediligere questo nuovo gioco proposto da http://www.10righedailibri.it/ : la possibilità di renderci un unico collante tra lettore, testo e autore con la speranza che questa magia possa ripetersi con sempre più partecipanti appassionati ed entusiasti.
Un mese prima...
Non lo dico per sminuire, ma questo gioco l'ha già inventato Joyce che ha fatto di questo concetto un romanzo inarrivabile come l'Ulisse. Anzi onore a Patti che per il solo fatto di aver avuto la stessa idea del genio di Dublino sale nella mia considerazione (che era già molto alta) di almeno 10 gradini, chapeau! Nello stesso modo rimango basito dalla preparazione dei partecipanti, Sara, Maria ed Erica sono tre fenomeni, ma anche le/gli altre/i non scherzano. Diavolo! Ma in italia c'è qualcuno che legge! Purtroppo non ho tanto tempo per partecipare come vorrei, però il gioco è bellissimo e limitatamente alle mie possibilità cercherò di contribuire. Ovviamente non posso che iniziare dal Maestro.
(CORTEGGIAMENTO)
ULISSE - JAMES JOYCE
[...] quando lui se la svignava con l'aria colpevole poco male ma ha avuto la faccia tosta di farmi la corte una volta ben gli sta bocca irresistibile e occhi sporgenti di tutti gli imbecilli che ho trovato [...]
(BOCCA)
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di Michele Rosa
Gli autori presenti con più opere (5) sono Carlo Emilio Gadda e Stephen King che, se pur diversissimi, sono uniti da un medesimo talento descrittivo-visionario che tanto bene si attaglia al gioco "libro reattivo".
Il genere più saccheggiato è il giallo-thriller-noir con autentici capisaldi del genere: da La donna della domenica dei maestri Fruttero e Lucentini ai Marlowe di Chandler fino ai top-scorer di Ken Follet, Patricia Cornwell e agli ultimi Stieg Larsson e Giorgio Faletti per finire con i luciferini ed onnipresenti Stephen King e Niccolò Ammaniti.
Ma non si pensi che le nuove leve non siano rappresentate: dai "nostri" Annalisa Seveso con il suo Litigando col destino e Cesare Cuscianna e la sua Malerba a Barbara Baraldi con Lullaby e ad autori poco noti, ma molto bravi come Gioconda Belli, Marcela Serrano, lo sfortunato Sergio Atzeni e la promettente Roberta Lepri con La ballata della Mama Nera.
Un'ultima curiosità, due romanzi hanno avuto più citazioni (5) La Malerba di Cesare Cuscianna e Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti, due libri fatti apposta per esaltare lo spirito di ricerca dei giocatori "reattivi". Di certo, e penso di interpretare anche il pensiero di tutti i partecipanti, l'aspetto più significativo è stato l'immergersi nel meraviglioso mondo dei libri andando a frugare nella memoria, cercando agganci a volte apparentemente illogici, ma che alla fine rappresentavano al meglio la molla che ci ha fatto prediligere questo nuovo gioco proposto da http://www.10righedailibri.it/ : la possibilità di renderci un unico collante tra lettore, testo e autore con la speranza che questa magia possa ripetersi con sempre più partecipanti appassionati ed entusiasti.
Un mese prima...
Non lo dico per sminuire, ma questo gioco l'ha già inventato Joyce che ha fatto di questo concetto un romanzo inarrivabile come l'Ulisse. Anzi onore a Patti che per il solo fatto di aver avuto la stessa idea del genio di Dublino sale nella mia considerazione (che era già molto alta) di almeno 10 gradini, chapeau! Nello stesso modo rimango basito dalla preparazione dei partecipanti, Sara, Maria ed Erica sono tre fenomeni, ma anche le/gli altre/i non scherzano. Diavolo! Ma in italia c'è qualcuno che legge! Purtroppo non ho tanto tempo per partecipare come vorrei, però il gioco è bellissimo e limitatamente alle mie possibilità cercherò di contribuire. Ovviamente non posso che iniziare dal Maestro.
(CORTEGGIAMENTO)
ULISSE - JAMES JOYCE
[...] quando lui se la svignava con l'aria colpevole poco male ma ha avuto la faccia tosta di farmi la corte una volta ben gli sta bocca irresistibile e occhi sporgenti di tutti gli imbecilli che ho trovato [...]
(BOCCA)
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di Michele Rosa
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domenica 2 maggio 2010
VINCITORE incipit NOVITA' aprile 2010: Salani Editore
La mia mamma era una maestra con la bacchetta e il grembiule bianco, molto severa ma insegnava bene in una scuola di periferia frequentata da ragazzini di classe media tendente al basso e non molto dotati. Il migliore era Rubén Fiorlandi, il fi glio del droghiere. La mamma usava la bacchetta sulla testa di quelli che facevano gli spiritosi e li mandava nell’angolo con orecchie d’asino fatte di cartoncino
colorato. Raramente chi si comportava male ci riprovava. Mia madre credeva nel pugno di ferro. In terza la chiamavano la signorina di terza ma era sposata con mio padre che l’aveva abbandonata per non tornare mai più a casa a ricoprire il ruolo di pater familias. [...]
colorato. Raramente chi si comportava male ci riprovava. Mia madre credeva nel pugno di ferro. In terza la chiamavano la signorina di terza ma era sposata con mio padre che l’aveva abbandonata per non tornare mai più a casa a ricoprire il ruolo di pater familias. [...]
Aurora Venturini, L’anima è un lenzuolo bianco, traduzione di Elena Rolla, Adriano Salani Editore, 22 aprile 2010
link per leggere il primo capitolo del libro
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aprile 2010 - VINCITORI evidenzialibri INEDITI
In quell’andare era possibile leggere un mite rancore che il senso della sua sincerità accettava con trascurata formalità. Il sogno, il tempo, la distanza, il volo del pensare ed anche il riflesso del ricordo, tutto lo riportava su un piano inclinato rispetto al reale. Osservava in tralice i fatti che gli scorrevano a fianco e questa nuovo stato d’osservante non lo convinceva. Sembrava come guardar fuori dalla finestra quando cucini il brasato. Pulisci. Asciughi. Poi, ancora, appannato. E, per quanto t’adoperi, la tua percezione sarà sempre deformata come da una lente non proprio adatta alla tua vista. E allora. Uscire dal convenzionale che ti sei costruito e andare. Anche con rancore. Un mite rancore.
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SU UN PIANO INCLINATO di Salvino Sagone – assolutamente inedito, 10 righe dai libri, 2010
VINCITORI: Maria Quiriconi (evidenziatore), Salvino Sagone (evidenziato)
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aprile 2010 - VINCITORI evidenzialibri EDITI
[...] Siamo tutti fatti di ciò che ci donano gli altri: in primo luogo i nostri genitori e poi quelli che ci stanno accanto; la letteratura apre all'infinito questa possibilità d'interazione con gli altri e ci arricchisce, perciò, infinitamente. Ci procura sensazioni insostituibili, tali per cui il mondo reale diventa più ricco di significato e più bello. Al di là dall'essere un semplice piacere, una distrazione riservata alle persone colte, la letteratura permette a ciascuno di rispondere meglio alla propria vocazione di essere umano. [...]
10 righe dai libri di
Tzvetan Todorov, La letteratura in pericolo, Garzanti, 2008, p.17
VINCITORI evidenzialibri EDITI
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