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sabato 9 settembre 2023

Colloqui con quattordici artisti del Seicento europeo di Maura Sgarro (Casa Editrice Kimerik)

 Alcuni affascinanti ed eccellenti artisti del Seicento europeo anche se morti da quattro secoli, ci parlano e ci emozionano ancora oggi. Avvalendosi della forma letteraria del “colloquio fantastico postumo”, che esprime un incontro dialettico tra due o più persone, Maura Sgarro, psicologa e psicoterapeuta contemporanea, riferisce le sue conversazioni immaginarie con Rubens, Rembrandt, Vermeer, Hals, Pietro e Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Velázquez, Vouet, Poussin, de la Tour, Chéron, Elsheimer. I contenuti di queste “sedute uniche” – verificati costantemente sulla base della letteratura esistente, integrando le conoscenze artistiche, storiche, sociali e psicologiche – sono presentati in modo scorrevole e forniscono una visione degli artisti talora insolita e sorprendente. Gli aspetti psicologici non sono analizzati in una dimensione psicopatologica, ma viene messo a fuoco il ruolo della creatività. Questa stessa, risorsa e impegno, “croce e delizia” dei protagonisti, ma pur sempre “ancora di salvezza” nelle bufere della vita, ne ha determinato lo sviluppo di tutta l’identità e i rapporti con il mondo. Inoltre è apparsa fruttuosa la lettura delle varie personalità alla luce degli archetipi, sia dominanti sia secondari, potenti forze interiori che muovono molti aspetti vitali. La bibliografia finale, presentata artista per artista, contribuisce a stimolare il lettore a una comprensione sfaccettata e al desiderio di ulteriori conoscenze. Il Seicento europeo annovera anche altri artisti non inclusi qui per il necessario contenimento della trattazione. Tuttavia i personaggi che si susseguono in questo libro sono indimenticabili per le loro creazioni eccellenti e per le loro vicende di vita. - In copertina: Allegoria Conversatione tratta dal libro Iconologia di Cesare Ripa Edizione Padova 1618 Huomo, ma giovane, allegro, et ridente, vestito di pomposa apparenza, il cui vestimento sarà di color verde, havrà cinto il capo d’una ghirlanda d’alloro, terrà con la sinistra mano un caduceo, ma in cambio della serpe vi saranno con bellissimi rivolgimenti un ramo di mirto et un di pomo granato ambidui fioriti, et per l’alette in cima, vi sarà una lingua humana, terrà la persona alquanto china, et una gamba tirata indietro in dimostratione di voler far riverenza, et il braccio destro steso, aperto in atto di voler abbracciare, et ricevere altrui, et con la mano terrà una Cartella, nella quale ve sia un motto che dichi: VEH SOLI. Descrizione (Ripa, 1618) 

 


 

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