La mia Battaglia raccoglie un gruppo di conversazioni inedite tra i due artisti, registrate negli ultimi anni di vita della fotografa. In queste pagine parlano di malattia mentale, di mafia e di antimafia, di teatro e di cinema, dell’amore e del disamore per la città in cui sono nati, Palermo. Alla fine, ci viene restituito l’incontro di due sguardi che hanno pensato di cambiare il mondo, semplicemente mostrandolo senza filtri.
La prima volta che Franco Maresco vede Letizia
Battaglia è ancora un ragazzo. La sera prima il suo vicino di casa ha
ucciso la moglie e tra la calca di medici, poliziotti e giornalisti che
affolla il pianerottolo, nota una figura che in quel contesto di morte
appare come un’anomalia: è Letizia Battaglia, con la sua macchina
fotografica in mano, la sigaretta tra le labbra, il caschetto biondo, la
gonna coloratissima e gli zoccoli ai piedi. Da quel momento, le loro
esistenze si incrociano molte volte, accomunate dalla volontà di
raccontare un’umanità vinta, offesa e innocente: Letizia Battaglia,
infatti, diventerà la più iconica fotografa delle guerre di mafia;
Franco Maresco il più eretico regista del cinema italiano. Insieme
combatteranno sempre per ridare voce agli ultimi, per mostrare i loro
corpi sopravvissuti alla follia, alla miseria, a un mondo sempre più
spietato.
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