L’opera di un musicista geniale può incantare tutta un’esistenza e
darle un senso? Aiuterà anche il narratore a capire lo sconvolgente
segreto di una persona amata?
L'ottavo romanzo del Ciclo dell’invisibile del grande autore francese.
Studente a Parigi, il ventenne Éric vuole migliorare la sua conoscenza
del pianoforte. In particolare vorrebbe capire come suonare bene Chopin,
la cui esecuzione continua a lasciarlo insoddisfatto nonostante lo
studio e l’applicazione. È così che capita su madame Pylinska, pianista
polacca trapiantata in Francia e grande appassionata di Chopin. Le cose
però non vanno come il giovane aveva previsto. Anziché vertere su
spartiti, note e tempo, le lezioni dell’eccentrica polacca consistono in
bizzarri esercizi fisici e mentali. Éric è perplesso, si arrabbia,
arriva a decidere di interrompere le lezioni, senonché lentamente,
grazie agli insegnamenti di quella stravagante maestra, si fa strada in
lui un modo nuovo di percepire e interpretare Chopin, un approccio al
grande musicista che non passa dalla testa, ma si trasmette direttamente
dal cuore alle dita sulla tastiera.
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