Cosa fareste se vi fosse permesso di beffare la vostra morte? Come
impieghereste l'inaspettato regalo di una seconda vita? Non provereste a
realizzare, in questo tempo sussidiario, i vostri sogni più segreti?
Così la pensa Casanova che, un po' per fortuna, un po' grazie al suo
proverbiale ingegno, si trova - già avanti con gli anni - a sopravvivere
a se stesso. Un nuovo nome, una nuova identità e una cospicua vincita
al gioco gli consentono una libertà prima sconosciuta: eccolo tornare al
suo antico ruolo di spia, eccolo invischiato in intrighi e amori,
viaggi e follie, in caccia della sua Grande Impresa, quella che ha
vagheggiato per tutta la vita. L'occasione arriverà e costringerà
l'avventuriero veneziano ad abbandonare tutto ciò che ama: il Settecento
aristocratico, con la sua irresponsabilità, il suo bon vivre, le sue
arguzie, per spingersi in Francia, squassata dagli orrori della
rivoluzione sanculotta. A che scopo? Non vogliamo qui anticiparlo. Vi
ricorderemo però che a Parigi regna il terrore, che il re e la famiglia
reale sono prigionieri alle Tuileries e che nella place de la Revolution
la ghigliottina lavora giorno e notte. «Leggete il libro,» vi direbbe
il vecchio e saggio cavaliere di Malta Barthélemy, bibliotecario del
Tempio, «attentamente.»
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