Che cos'è l'amicizia? Un legame più o meno
intenso dell'amore passionale? È solo una questione privata o, come
pensavano i greci, mi mette in gioco totalmente e racchiude la mia
natura di animale politico? Come può aiutarci a definirla il dialogo con
Socrate, Platone e Montaigne? E in che cosa consiste «l'amicizia
stellare» di cui parla Nietzsche? Un nuovo appassionante viaggio alla
ricerca della felicità.
L'amicizia è dispersione dei
tesori accumulati, è continua rimessa in gioco delle certezze
consolidate, delle abitudini tranquillizzanti a cui mi verrebbe
spontaneo aggrapparmi per non finire travolto dall'onda di piena che
sommerge il mondo là fuori.
Siamo sempre più soli e chiusi in
noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente
esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno
l'ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e
aggressivo. In questo scenario l'amiciza può agire come un'apertura, un
dispiegamento d'ali in grado di elevarsi al di sopra delle piccole
esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci
toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le
passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne
l'essenza. L'amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in
quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto
reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più
serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che
esistiamo». Per capire la natura complessa dell'amicizia dobbiamo
confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal
suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande
decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall'avere
abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché
Socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l'amicizia può
sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per Aristotele è
«il cemento della polis» e per Montaigne è un mélange
senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l'infinito
viaggiare di Álvaro Mutis? Pietro Del Soldà ci accompagna nell'incontro
con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo
come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e
diventare migliori insieme agli altri.
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