Il piccolo libro che state per leggere è l’invito a una ribellione
intellettuale ed emotiva: un invito a liberare la parte di noi che è
rimasta fedele alle aspirazioni, alle convinzioni, all’etica di quando
eravamo bambini.
«Non possiamo continuare a vivere così.»
È il paradosso della nostra epoca: non si può non essere contro se si
ama davvero la vita. Quanto più grande è il nostro amore per gli uomini e
per le cose belle di questo mondo, tanto più grande è il desiderio di
cambiarlo, il mondo. Perché questo «sistema sociale ed economico» non è
più compatibile con i diritti umani. Con l’esistenza stessa dell’uomo su
questo pianeta. Ci vuole il coraggio di vederlo, e di dirlo. Un
coraggio che avevamo, e che abbiamo perduto quando ci siamo fatti
convincere che diventare adulti significa accettare il mondo così com’è.
Il piccolo libro che state per leggere è l’invito a una ribellione
intellettuale ed emotiva: un invito a liberare la parte di noi che è
rimasta fedele alle aspirazioni, alle convinzioni, all’etica di quando
eravamo bambini. L’obiettivo di una sinistra che voglia cambiare il
mondo non è il potere sulla società, ma il potere nella società: il
potere, dato a tutte e tutti, di salvare la propria vita dal do-minio
del mercato. Il potere nei luoghi di lavoro, nelle lotte per le donne,
per la difesa dell’ambiente, il potere della conoscenza e del pensiero
critico aperto a tutti.
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