Vienna, ottobre 1939. Gustav Kleinmann, un tappezziere ebreo, e il
quindicenne Fritz, suo figlio, vengono arrestati dalla Gestapo, caricati
su un vagone merci e deportati a Buchenwald, in Germania. Picchiati,
ridotti alla fame, costretti ai lavori forzati per costruire il campo
stesso in cui sono tenuti prigionieri, riescono miracolosamente a
sopravvivere alla brutalità nazista. Finché, tre anni dopo, Gustav non
viene inserito nella lista dei prigionieri che saranno mandati ad
Auschwitz. Per Fritz è uno shock senza precedenti. Da tempo circolano
voci inquietanti su quel lager e sulle sue speciali camere a gas dove si
possono uccidere centinaia di persone alla volta. Il trasferimento
laggiù significa una cosa sola... Eppure l'idea di separarsi dal padre
non lo sfiora neppure. I compagni di prigionia gli dicono di
dimenticarsi di lui, se vuole vivere, ma Fritz si rifiuta di ascoltarli e
insiste per accompagnarlo, pur sapendo che li aspettano altri anni di
orrori e sofferenze, se possibile ancor più terribili. Ma a tenerli in
vita, ancora una volta, saranno l'amore e un'incrollabile speranza nel
futuro. Basato sul diario di Gustav - un diario segreto di cui nemmeno
suo figlio era a conoscenza - e sulle testimonianze dirette di parenti,
amici e altri sopravvissuti, "Il ragazzo che decise di seguire suo padre
ad Auschwitz" non è soltanto la storia di un legame, quello tra padre e
figlio, che si è rivelato più forte della macchina dell'odio che ha
cercato di schiacciarli. È anche una testimonianza di coraggio e di
resilienza, e un ritratto lucido e vivido del meglio e del peggio della
natura umana.
Nessun commento:
Posta un commento