Sulla piazza principale di Beiping, capitale dello Stato di Dayang, un
giorno compare un enorme escremento a forma di pagoda: un atto
dissacrante, che fa scoppiare le gravi tensioni sociali latenti da
tempo, innescando un movimento di protesta guidato da poeti e
intellettuali. Yuan Mengliu, giovane e rispettato poeta, vive però una
crisi profonda. Da un lato si dimostra incapace di sopportare la
violenza della rivolta e della sua repressione da parte del governo,
dall'altro non riesce ad abbracciare gli ideali rivoluzionari della sua
compagna Qi Zi, la quale si afferma invece come leader della protesta.
Quando la ragazza scomparirà in circostanze misteriose, Yuan Mengliu,
ormai abbandonata la poesia e diventato un chirurgo, si metterà alla sua
ricerca. Dopo anni di viaggi, si ritroverà in un luogo sperduto
chiamato Valle dei Cigni: un mondo utopico apparentemente perfetto che
si rivelerà invece sottoposto a imposizioni ferree dall'alto, dove ogni
aspetto della vita è regolamentato ai fini del benessere dello Stato,
con tragiche conseguenze.
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