Buonasera a tutti i visitatori di questo blog. Non sono un grande "navigatore" e mi accorgo solo ora dell'inserimento del booktrailer.
Volevo ringraziare gli amministratori per aver inserito nel blog il booktrailer dell'ultima indagine del commissario Cantagallo. Per puro caso, ho notato l'inserimento del post in questo blog che evidenz[i]a i libri. Mi è piaciuto molto per i contenuti e per come sono proposti ai lettori, in modo rapido e immediato. Leggo da qualche parte anche il nome di Stefano Donno che insieme e Maurizio Leo ho avuto modo di ringraziare nel blog "Il Bardo". Approfitto dell'ospitalità per descrivere in due righe (forse sono di più...) il nuovo giallo. Ricordo che Cantagallo è un simpatico e caparbio commissario toscano che indaga sui delitti che accadono in un piccolo paese della Toscana centrale.
“La mossa del barbiere”: un micidiale assassino mette a dura prova le capacità investigative di Cantagallo. L’omicida vuol dargli scacco matto e escogita un sofisticato stratagemma per compiere un delitto perfetto. L'assassino ha il cervello di un giocatore di scacchi e per la sua macchinazione sposta l'attenzione del commissario sulla persona che ha scelto come vittima predestinata, come nella "mossa del barbiere". La mente del criminale ha ponderato i movimenti da fare e muoverà le sue pedine con cautela, in questa torbida indagine che si presenta come una partita a scacchi per il nostro commissario. I fatti conosciuti spianano la strada verso un omicidio passionale compiuto da un amante respinto. I ricordi scolastici della Divina Commedia aiutano il commissario e gli fanno venire in mente un’idea geniale per smascherare il colpevole e liberare la ragazza. Un fatto nuovo e inaspettato fa ribaltare la situazione in favore di Cantagallo. Il commissario ora sa come sono andate effettivamente le cose ed è pronto a fare la sua contromossa. Ma come in ogni partita a scacchi occorre ragionare con calma. Gli basterà fare una mossa vincente per togliersi dallo scacco e inchiodare lo spietato assassino in una situazione senza via d’uscita. Alla fine il commissario dovrà riconoscere che anche la scacchiera, se la si guarda bene, con i suoi riquadri bianchi e neri accostati gli uni agli altri come le tessere musive, è un po’ come un mosaico. Vi chiederete: "Ma che c’entra la Divina Commedia con la soluzione dell'indagine?". Lo saprete presto, ma per ora: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e… più non dimandare”.
Forse sarò stato un po' ripetitivo, ma come direbbe con i suoi latinismi il Questore Zondadari, diretto superiore del commissario Cantagallo: "Repetita iuvant" (Le cose ripetute aiutano).
Grazie ancora per aver ospitato il commissario Cantagallo. Un cordiale saluto. Fabio Marazzoli
Buonasera a tutti i visitatori di questo blog.
RispondiEliminaNon sono un grande "navigatore" e mi accorgo solo ora dell'inserimento del booktrailer.
Volevo ringraziare gli amministratori per aver inserito nel blog il booktrailer dell'ultima indagine del commissario Cantagallo.
Per puro caso, ho notato l'inserimento del post in questo blog che evidenz[i]a i libri. Mi è piaciuto molto per i contenuti e per come sono proposti ai lettori, in modo rapido e immediato. Leggo da qualche parte anche il nome di Stefano Donno che insieme e Maurizio Leo ho avuto modo di ringraziare nel blog "Il Bardo".
Approfitto dell'ospitalità per descrivere in due righe (forse sono di più...) il nuovo giallo. Ricordo che Cantagallo è un simpatico e caparbio commissario toscano che indaga sui delitti che accadono in un piccolo paese della Toscana centrale.
“La mossa del barbiere”: un micidiale assassino mette a dura prova le capacità investigative di Cantagallo. L’omicida vuol dargli scacco matto e escogita un sofisticato stratagemma per compiere un delitto perfetto. L'assassino ha il cervello di un giocatore di scacchi e per la sua macchinazione sposta l'attenzione del commissario sulla persona che ha scelto come vittima predestinata, come nella "mossa del barbiere". La mente del criminale ha ponderato i movimenti da fare e muoverà le sue pedine con cautela, in questa torbida indagine che si presenta come una partita a scacchi per il nostro commissario. I fatti conosciuti spianano la strada verso un omicidio passionale compiuto da un amante respinto. I ricordi scolastici della Divina Commedia aiutano il commissario e gli fanno venire in mente un’idea geniale per smascherare il colpevole e liberare la ragazza. Un fatto nuovo e inaspettato fa ribaltare la situazione in favore di Cantagallo. Il commissario ora sa come sono andate effettivamente le cose ed è pronto a fare la sua contromossa. Ma come in ogni partita a scacchi occorre ragionare con calma. Gli basterà fare una mossa vincente per togliersi dallo scacco e inchiodare lo spietato assassino in una situazione senza via d’uscita. Alla fine il commissario dovrà riconoscere che anche la scacchiera, se la si guarda bene, con i suoi riquadri bianchi e neri accostati gli uni agli altri come le tessere musive, è un po’ come un mosaico. Vi chiederete: "Ma che c’entra la Divina Commedia con la soluzione dell'indagine?". Lo saprete presto, ma per ora: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e… più non dimandare”.
Forse sarò stato un po' ripetitivo, ma come direbbe con i suoi latinismi il Questore Zondadari, diretto superiore del commissario Cantagallo: "Repetita iuvant" (Le cose ripetute aiutano).
Grazie ancora per aver ospitato il commissario Cantagallo.
Un cordiale saluto.
Fabio Marazzoli