venerdì 31 luglio 2015
Guida al cinema horror. Il new horror dagli anni Settanta ad oggi a cura di Walter Catalano, Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo e Michele Tetro (Odoya dal 27 agosto 2015 in libreria)
Dopo l'importante banco
di prova della prima Guida (italiana) alla letteratura horror (Odoya 2014) e la
Guida al cinema di fantascienza, gli autori si cimentano in questa dirimente
Guida al cinema horror. Percorsi ragionati che accompagnano il lettore nella
creazione della videoteca perfetta in base ai propri gusti e preferenze.
Capitoli tematici da 'Agorafobia' a 'Zombi' passando per 'Body Horror'
(Cronenberg, Lynch e affini), 'Brividi all'italiana', 'Fanta Horror', 'Slasher'
e (immancabilmente) 'Vampiri'. Curiosità e aneddoti che stuzzicheranno tutti
quelli che desiderano...morire di paura.
giovedì 30 luglio 2015
HAPPY DIFFERENT DI ALESSANDRA PELUSO (iQdB Edizioni di Stefano Donno)
HAPPY DIFFERENT: un
modo diverso per essere felici, una felicità differente, o un differente modo
di approcciarsi alla felicità. Quante possibilità ci presenta la vita,
molteplici soluzioni: sta a noi scegliere quella più adeguata per renderci
felici. Nella complessità dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il
pensiero attraverso un excursus storico-filosofico sia un potente strumento per
una vita consapevole. A sostegno di ciò,
l'individuo, conoscendo il proprio Io e l'inconscio, diventa il protagonista
della vita e non più la vittima; ecco allora, che, per scongiurare quest'ultima
condizione, gli si offre l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica,
o al filosofo, o alla Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di
se stesso. Attrae persone, crea
relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole la mente
umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi essere
Happy Different!!!
Alessandra Peluso è
nata a Leverano (Lecce), filosofa, poetessa, critico letterario. Collabora con
l'Università del Salento (Bioetica e Filosofia politica). Scrive per “Affari
Italiani”, “Corriere Salentino”, e per la rivista "Filosofia e nuovi sentieri
/ISSN 2282-5711". Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo
e della bellezza dell'essenza e mai della superficie. In diverse pubblicazioni
scientifiche si è occupata di Simmel e Camus. La prima raccolta di versi è
“Canto d'Anima Amante” nel 2010 per Luca Pensa Editore a cui è seguita nel 2013
"Ritorno Sorgente" per LietoColle.
mercoledì 29 luglio 2015
martedì 28 luglio 2015
lunedì 27 luglio 2015
domenica 26 luglio 2015
sabato 25 luglio 2015
venerdì 24 luglio 2015
Domenica 2 e Lunedì 3 Agosto 2015 Fucine Letterarie presenta gli ‘Almanacchi Letterari’ con lo scrittore pugliese vincitore del Premio Strega 2015 Nicola Lagioia a Martina Franca
Domenica 2 e Lunedì 3 Agosto
2015 Fucine Letterarie presenta il primo appuntamento
degli Almanacchi Letterari, luoghi di incontro nei quali i maestri
della letteratura italiana contemporanea daranno indicazioni pratiche e
laboratoriali sull’agire scrittorio, con lo scrittore pugliese Nicola
Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015 (La Ferocia,
Einaudi 2014), presso la Masseria Luchicchio, sita in via
Grassitello n.4 a Martina Franca. Nicola Lagioia si
occuperà di un workshop di scrittura incentrato sul tema Stile e
realtà: storia di un conflitto, dando ai corsisti la possibilità di
confrontarsi e di interagire su uno dei grandi temi della letteratura. Michelangelo
Zizzi terrà poi un incontro laboratoriale, con la supervisione di
Lagioia, finalizzato alla produzione di un testo in prosa. Si ricorda che
l’incontro è a numero chiuso.
Per Info e Prenotazioni:
3472908874
fucineletterarie@gmail.com
fucineletterarie@gmail.com
Nicola Lagioia
Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973. Nel 2001 ha esordito con il
romanzo Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi).
Nel 2004 ha pubblicato il romanzo Occidente per principianti (Einaudi). Nel
2005 ha pubblicato il romanzo 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero)
scritto con Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo. Ancora nel
2005 ha pubblicato il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca-Cola ha
colonizzato il nostro immaginario collettivo (Fazi). Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Riportando
tutto a casa (Einaudi). Nel 2014 ha pubblicato il romanzo La Ferocia
(Einaudi). I suoi racconti sono presenti in numerose antologie. Dirige nichel, la collana di
letteratura italiana di minimum fax. Nel
2010 ha condotto Pagina3, la rassegna quotidiana delle pagine culturali
trasmessa da Rai Radio 3. È tra i selezionatori della Mostra internazionale
d'arte cinematografica di Venezia. Già vincitore di numerosi premi: Premio Lo
Straniero, Premio Scanno, Premio Siae-Sindacato scrittori, Premio
Vittorini, Premio Volponi, Premio Viareggio, ha di recente vinto il LXIX
Premio Strega con il romanzo La Ferocia (Einaudi).
Gli Almanacchi Letterari
Gli Almanacchi Letterari sono
appuntamenti cadenzati con i massimi scrittori italiani; spazi di rallentamento
tra l’immediatezza della scrittura e il talento, tra le norme imposte dalle
logiche del mercato editoriale e lo stile dello scrittore: laboratori nei
quali, per dieci ore, i corsisti potranno interagire con i massimi scrittori
italiani e apprendere metodi e tecniche di scrittura. Gli Almanacchi
Letterari si rivolgono a quanti, scrittori e non, vogliano immergersi
nei meandri della letteratura contemporanea, delinearne confini e forme, ma
anche approfondire la conoscenza con scrittori che resteranno nella storia
della letteratura italiana. Gli Almanacchi Letterari vogliono
essere, insomma, strumento per muoversi in uno spazio-tempo che è forma dello
scrivere, che è forma dello stare centrati in sé: un modo per restituire fiato,
sostanza e confine all’identità di ciascuno scrivente in un mondo entropico,
dirotto, senza molto stile, velocissimo, etero-impulsivo.
Michelangelo Zizzi, Direttore Generale di Fucine Letterarie,
ha dichiarato: «Immagino gli Almanacchi Letterari come
decondizionamenti, decostruzioni sul tempo; come apertura sullo spazio
letterario, così come una volta, forse, ci insegnò il Maestro Blanchot.
Gli Almanacchi Letterari funzionano come per una pedagogia
orientativa, senza cattedra, senza altare e senza foro necessariamente;
sono dei luoghi in cui talenti, geni o scrittori affermati, effettivamente,
diano all’Altro – costui che è sempre dismorfico rispetto a noi –
un atto leale di riconoscimento di sé, trasmettendo, nel contempo, se è
possibile, quelle strategie e tecniche che consentono di fare di questo Altro,
sempre dismorfico, un sé compiuto attraverso l’esercizio di un’arte».
giovedì 23 luglio 2015
mercoledì 22 luglio 2015
martedì 21 luglio 2015
lunedì 20 luglio 2015
domenica 19 luglio 2015
sabato 18 luglio 2015
venerdì 17 luglio 2015
giovedì 16 luglio 2015
mercoledì 15 luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
Storia del terrore. Robespierre e la fine della Rivoluzione francese di Roberto Paura. In libreria per Odoya dal 24 luglio 2015
Negli anni appena successivi alla Marcia su
Versailles i rivoluzionari, divisi in due fazioni, si trovarono di fronte
un’impresa inedita: costituire una nuova forma di autorità. La continuazione
della rivoluzione si dimostrò, come spesso accade (basti pensare all’odierno
Egitto), più onerosa della pars destruens. Il periodo del Terrore iniziò con
quel taglio netto necessario a un nuovo inizio: la decapitazione del re.
L’analisi di Roberto Paura, fondata sul parere di storici come Quinet,
Gueniffey, Michelet, Soboul e tanti altri, parte dall'assunto che “se il 1789
fu il laboratorio politico del XIX secolo, il 1793 è stato senza dubbio il
laboratorio politico del XX e del XXI secolo. Problemi straordinariamente
moderni, dal suffragio universale al reddito minimo, dall’ateismo ai diritti
sociali – il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione –, dall’emancipazione
delle donne alla conflittualità tra democrazia rappresentativa e democrazia
diretta, dai rischi di un potere incontrollato fondato sulla persecuzione di
quanti non ne condividono il progetto politico” e non a caso l’ultimo
monumentale romanzo dei Wu Ming, L'armata dei Sonnambuli (Einaudi 2014)
riguarda proprio quel periodo. Paura si focalizza sul lasso di tempo che va dal
1793, in cui venne ghigliottinato il cittadino Luigi Capeto, al 1794, anno in
cui un complotto in seno alla Convenzione volle e ottenne la morte di Maximilen
Robespierre, "l’Incorruttibile" avvocato che sacrificò la propria
esistenza alla causa rivoluzionaria. Girondini e Giacobini si combatterono
sanguinosamente al fine di egemonizzare la forma politica, le leggi e i
principi fondamentali della nuova forma politica che stava nascendo. Ma se i
giacobini si indirizzavano verso una giusta redistribuzione della ricchezza (e
non l'eliminazione della proprietà privata) come professava Rousseau, la
gironda avrebbe preferito un sistema oligarchico. Tra i due, gli umori del
"popolo", potenza spesso vista come cieca, altre come materia da
interpretare e assecondare. Chi aveva creduto fino al giorno prima alla
violenza per eliminare gli avversari politici, oggi la teme e anzi soccombe ad
essa.
Il Terrore fu l’essenza stessa della rivoluzione,
non il “raptus” di un momento. Ma precisa Paura: "è opportuno distinguere
tra tre tipi di Terrore: il primo, quello che nasce con la Rivoluzione stessa,
che ha le sue prime espressioni nella Grande Paura del 1789, e che dà vita alla
mentalità complottista, ai massacri di settembre, è il Terrore che infetta le
masse popolari e le élites rivoluzionarie. Il secondo Terrore è quello che
coglie i girondini di fronte agli eccessi di violenza, soprattutto all’indomani
dei massacri di settembre, e che li porta ad allontanarsi dalla base popolare
della Rivoluzione, fino a esserne travolti. Infine, il Terrore istituzionale,
quello teorizzato per primo da Danton, secondo cui «bisogna essere terribili
per impedire che lo sia il popolo», e che cerca di incanalare la violenza
popolare in una cornice legalitaria. Robespierre non ne è né l’espressione né
l’autore, ma l’interprete più acuto." L'analisi, ad ogni modo, non
soppianta la scorrevolezza della prosa e
la piacevolezza dell'esposizione dei fatti. In definitiva, quello di Paura, è
un saggio utile per capire senza altri strumenti un periodo di capitale
importanza per la storia europea.
lunedì 13 luglio 2015
domenica 12 luglio 2015
Dietro le stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni di Stefano Donno) a Lecce da GAIA
Sarà presentato oggi 12 luglio 2015
alle ore 19,30 presso GAIA – centro culturale arte contemporanea Piazza Mazzini
29 (Galleria) a Lecce da Egidio Marullo e Claudio Casalini la raccolta di poesie di Francesco Aprile
(iQdB Edizioni di Stefano Donno). Interverrà anche Stefano Donno (editore)
Dietro le Stagioni di Francesco Aprile rappresenta la
prima uscita editoriale della nuova casa editrice iQdB edizioni di Stefano Donno (I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno). Il progetto
nasce con il placet morale de “I
Quaderni del Bardo” il marchio
editoriale portato avanti ad oggi da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande
operatore culturale ) e che gestisce ormai da più di vent’anni anche “Il Bardo”, (direttore responsabile Antonio
Tarsi), una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico
monumentali del Salento, alla poesia.
“Dietro le stagioni rappresenta la costante di Fidia
del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito il rapporto delle due essenze
disuguali della natura e ne ricava una proporzione media ed estrema, per
trasformare il patire in agire poetico” Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le parole, altre pietre // altro
rumore, altre parole segnano le mani // la contrada bianca è fumosa di spuma //
e chiancato giallo di polvere, dove seguitano // ancora discorsi dismessi,
occulti, e persiane // chiuse, sotto i cappotti agita magra resistenza // di
carne, di vita. Fiocchi rari di neve, come //pietre preziose si staccano dal
ciondolo della //luna, la notte ha occhi bianchi gialli brillanti //accesi,
vivi, fra la criniera di un nido e la calca // di un prato. Mille bocche di
leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma altre accecate mattine // si sfregiano
sul mare. Il vento fa i versi dell'amore. // Dopo le rondini, volano alte le
nuvole. Ma altre // sono le ragioni e il destino è una lacrima di pizzo
//sventolata come freccia di campo nella libertà //del vento.”
Francesco Aprile, poeta, poeta verbo-visivo,
critico, nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page, fondato da
Francesco S. Dòdaro. Ha fondato il gruppo di ricerca Contrabbando Poetico
(2011) e la rivista di critica e linguaggi sperimentali www.utsanga.it
(2014, con Cristiano Caggiula). Nell’ambito dei linguaggi di ricerca sue
opere sono archiviate presso istituzioni come il Poetry Library (Londra) e
collezioni private, Imago Mundi (Fondazione Benetton). È presente nel volume An
Anthology of Asemic Handwriting (2013), e in riviste quali Letteratura e
Società, Revista Laboratorio (Universidad Diego Portales, Cile), Infinity’s
Kitchen (USA),La Clessidra, Il foglio clandestino, S/V Revue (Lione), Rivista
di studi italiani (Toronto).
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
Leo
sabato 11 luglio 2015
venerdì 10 luglio 2015
giovedì 9 luglio 2015
Domani 10 luglio 2015 il nuovo romanzo “Calm Beach” di Stefano Delacroix (I Libri di Emil) a Taranto
Verrà presentato domani 10 luglio 2015 alle ore
19,00 a Calm Beach c/o Viale del Tramonto a San Vito (Taranto) il nuovo
libro di Stefano Delacroix edito da I Libri di Emil. Presenta l’autore lo
scrittore Agostino Palmisano. Interverranno inoltre Strauss, Prez, Luca
Furlanut, Bob ovvero la “Combriccola di Calm Beach. Versante orientale di una profonda insenatura.
Ore 17 di un pomeriggio d’agosto che squaglia le rocce. Mettiamo che ci sia una
baracca con delle panche disseminate qua e là, direttamente sulla battigia.
Mettiamo che Prez, Nodo e Furlanut (con pochi altri fricchettoni) siano proprio
lì, su quelle panche in battigia a sbevazzare pigramente birra e fumare un
toscanello dopo l’altro. E mettiamo che ci sia pure Strauss, l’antidiggei, e
che Strauss - proprio lui – mandi improvvisamente boom boom di John Lee Hooker.
Ok ok… adesso non occorre metterci più niente. Che lo vogliate o no, ragazzi
miei, questa è la storia della cospirazione più indolente che una mente non
troppo funzionante abbia mai potuto tramare. Ed allora – non importa che siate
completamente d’accordo – benvenuti alla rivoluzione più scombinata e meno
audace dai tempi di Pancho Villa! Affondo lentamente i passi sulla sabbia e
risalgo con le ossa indolenzite in direzione del chiosco. Sotto il cannicciato
e nei dintorni impazzano le danze al ritmo di Boom Boom con la voce graffiante
di John Lee Hooker e la birra che scorre a fiumi. La vita è in prepotente
deflagrazione e tutto ciò mi appartiene. Mi appartiene perché sono povero.
Direbbe così il vecchio Allen mentre scarica i vuoti nel bidone ricolmo.
Intanto quei tamburi battono il tempo partecipe di una gioia melanconica. Va
tutto bene qui sulla sponda orientale del Sunset Boulevard…
Stefano Delacroix, nato a Taranto nel 1966, dopo una
lunga militanza giovanile con la band The Act, ha pubblicato tra il ’94 e il ’97
due album solisti prodotto da Mimmo Locasciulli, Ribelli e La Legge Non Vale
(Sony Music). Dedicatosi alla scrittura, ha pubblicato diversi romanzi:
Peristalsi e La Memoria del Mare (2007), Il Sesto (nel 2009). Per questo
editore ha già pubblicato Nigredo nel 2013.
I libri di Emil - http://www.ilibridiemil.it/
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