martedì 31 marzo 2015
lunedì 30 marzo 2015
domenica 29 marzo 2015
sabato 28 marzo 2015
venerdì 27 marzo 2015
giovedì 26 marzo 2015
mercoledì 25 marzo 2015
Menu Pasqua 2015 a Lecce da Angels Ristorante - Per trascorrere la Santa Pasqua nel Salento -
Finalmente Amori di Fiorella Cagnoni (Zephyro Edizioni) da Overeco Academy and Workshop in collaborazione con la Libreria Palmieri di Lecce
In collaborazione con
la Libreria Palmieri di Lecce ecco il nuovo appuntamento da Overeco Academy and
Workshop in via Casetti 2 a Lecce venerdì 27 marzo 2015 ore 18,30 con la
presentazione del libro di Fiorella Cagnoni dal titolo Finalmente Amori edito
da Zephyro Edizioni.
Introduce
l’artista Paola Scialpi, presentano e
dialogano con l’autrice la giornalista Alessandra Bianco, e Donatella Grasso
dell’Associazione Alveare Lecce. Un’isola verde, un paesaggio vigoroso quasi
di-spotico ma non ostile; si capisce che siamo nella scia dell’inverno e si sa
si intuisce, si esclude la possibilità del contrario, – d’estate dev’esser un
incanto. Un’isola con un paese o due e strade case campi barche, un faro, molte
macchie verdi; una piccola isola, più popolosa nei periodi di primavera estate
che d’autunno inverno. L’isola di un’isola – come potrebbero essere Maddalena
per la Sardegna, Santa Cruz per Isabela o le Orcadi per il Regno Unito. Il
clima temperato caldo della nostra isola suggerisce come più probabile una
latitudine ad ogni modo non troppo lontana dal tropico del Cancro. È una storia
d’amore. Si può riassumerla in queste cinque parole. Siamo genti piene di
storie d’amore, tutte le donne e tutti gli uomini del mondo ne hanno almeno una
da raccontare e dunque capiscono queste cinque parole. Ci si potrebbe fermare
qui. Le storie d’amore però come le vite sono una diversa dall’altra e chi le
apprezza non si stancherà di conoscerne una nuova.
Fiorella Cagnoni
(Milano, 1947) ha pubblicato Questione di Tempo, Incauto Acquisto, Arsenico,
Alice Carta in Inghilterra, E Vecchi Merletti, Pasqua Bassa con Delitto - libri
gialli con protagonista l’investigatrice per caso (come la definì Oreste del
Buono) Alice Carta – Due Racconti, il manualetto filosofico meditativo Quattro
Gatti, e il romanzo breve Finalmente Amori. Vive in Salento.
Percorsi di donna di
Paola Scialpi
Mail – paolascialpi@gmail.com
martedì 24 marzo 2015
Perché agli italiani piace parlare del cibo. Un itinerario tra storia, cultura e costume di Elena Kostioukovitch (dal 3 aprile 2015). Con prefazione Umberto Eco (Odoya)
Tutte le regioni
Italiane e tutti i must del cibo nostrano dalle Sagre alle Preparazioni, da
Slow food alla Dieta Mediterranea. 680 pagine mozzafiato con poetiche foto
inedite. Gli italiani e il cibo, un rapporto d’amore raccontato con uno sguardo
inedito. Elena Kostioukovitch è autrice (Sette notti, Bompiani, 2014),
traduttrice, docente e agente russa, ma vive e lavora da anni in Italia: il suo
quindi è un punto di vista del tutto originale nel descrivere il nostro
rapporto con la gastronomia. Un’opera di ampio respiro e acculturatissima che,
nelle sue 680 gustosissime pagine, racconta di tutti i piatti e gli ingredienti
propri della tradizione italiana. Una sorta di “Lettere persiane” alla
Montesquieu con relativo effetto ironico. Ricco di fotografie che illustrano in
modo poetico la vita nel nostro “ghiotto” paese, il volume si sviluppa
alternando ogni regione italiana ad un “fatto culinario” particolare (ad
esempio “Ristorante”, “Materie Prime”, “Sagra”, “Slow food”, ma anche “Eros” e
“Felicità” etc). Impreziosito da una prefazione di Umberto Eco (che
Kostioukovitch traduce per il mercato russo) in veste gourmet, Perché agli
italiani piace parlare del cibo è il volume perfetto per entrare in clima Expo
2015. Come ci vedono dunque gli altri? Inconfutabile lo stillicidio di detti e
frasi fatte a sfondo gastronomico che utilizziamo quotidianamente e senza
pensarci: “andare a fagiolo, come il cacio sui maccheroni, buono come il pane,
rendere pan per focaccia, mettere troppa carne al fuoco”. Un paese con una tradizione
culturale millenaria che nel cibo ha fondato intere tradizioni e detti con la
stessa intensità al Nord come al Sud. Un paese che ha saputo adattare ai
periodi postbellici i propri piatti creando squisitezze con gli avanzi del
giorno prima. Un paese che nell’ultimo ventennio ha creato marchi e prodotti
raffinati per affacciarsi al mercato globale: prova ne sono i punti Eataly che
spuntano in tutto il mondo come funghi.
Ma è nei particolari
che questo libro dà il meglio di sé: le descrizioni minuziose, gli aneddoti e
gli interminabili elenchi ad usum turisti, ma interessanti anche per noi
italiani. “mondare i carciofi alla romana;allargare e schiacciare con un sasso
i carciofi alla giudia;legare gli asparagi; saltare la pasta e farla asciugare
a fuoco gagliardo;lasciar riposare le melanzane sotto sale, perché perdano
l’amaro; battere il polpo vivo; far frollare la carne; sbollentare e spellare i
pomodori, preparare le «listarelle»; tritare i pinoli; ammollare i fichi
d’India; sciacquare lo stoccafisso, cambiando spesso l’acqua; asciugare
l’insalata verde nell’apposita centrifuga; steccare la cipolla con i chiodi di
garofano” etc.
Quando Massimo D’Alema
(pugliese “naturalizzato” romano) se ne uscì con “per governare non basta saper
chiudere i tortellini” fece un autogol clamoroso. Se ne accorsero Indro
Montanelli (tra i suoi detrattori) e l’ex sindaco di Bologna Guido Fanti.
L’inseguirsi di dichiarazioni sui tortellini emiliani, uno dei simboli della
regione “rossa” e delle feste dell’Unità, è esilarante. Kostioukovitch afferma
sbalordita che senza quella battuta probabilmente il governo progressista non
sarebbe caduto di lì a un annetto (1998). Nella descrizione dell’immenso
mercato ittico di via Lombroso a Milano, che alle 2 e 40 del mattino di un
giorno feriale “sembra una sfilata di moda”, si raggiungono i picchi del
reportage di viaggio televisivo. In questa “sfilata” “Gli spettatori sono tonni
e pesci spada, con le protuberanze rivolte contro di noi, e noi ci muoviamo
sulla passerella nella folla di commercianti, ristoratori, ricercatori e
grossisti. Le spade e i martelli sporgono minacciosi, il quadro ricorda non
solo una sfilata di alta moda, ma anche una compagnia di cosacchi prima di un
attacco a sciabola sguainata” etc. Sembra di vederli, sia i pesci che i
pescivendoli intenti a stilare i nuovi cartellini dei prezzi, combattuti tra la
convenienza di mettere un nome impreciso su una cassa di pesce o il rispetto della
legge sulla denominazione… Che dire poi di uno dei prodotti più fortunati della
nostra produzione industriale: la Nutella? A Michele Ferrero, recentemente
scomparso, va il merito di aver creato non solo l’alternativa al peanut butter,
il burro di arachidi tanto amato dai bambini statunitensi, ma anche un vero e
proprio oggetto di culto con i numerosi fan club (vedi il sito
nutellastories.com) o il collezionismo dei bicchieri del packaging. Un capitolo
che guarda al futuro, ma con radici nel passato è quello dedicato a Slow Food.
Kostioukovitch attribuisce molti meriti alla creatura di Carlo Petrini e la
difende da tutti i fraintendimenti in cui potrebbe incorrere il non attento
conoscitore delle pratiche dell’associazione. Con questo volume, che rieditiamo
dopo un decennio, l’autrice vinse il premio Bancarella nel 2007 e non a caso:
dal Tartufo d’Alba alla Nutella, dalla polenta (vituperata dalla letteratura)
ai bucatini al sugo di coniglio di Ischia non c’è prelibatezza che le sfugga.
Russa sì, ma con palato decisamente favorevole alla cucina che tanto ci
contraddistingue.
lunedì 23 marzo 2015
domenica 22 marzo 2015
Old Crown Poetry Party domani 23 marzo 2015 all’Old Crown di Copertino
iQdB
Edizioni (I Quaderni del Bardo Edizioni) di Stefano Donno, I Quaderni del Bardo
di Maurizio Leo, e l’Old Crown di Copertino organizzano il reading Old Crown
Poetry Party lunedì 23 marzo 2015 a
partire dalle 21,00 dove interverranno i poeti Elio Coriano, Maurizio Nocera,
Vito Antonio Conte, Piero Rapanà, Mauro
Marino, Antonio Tarsi, Massimiliano Manieri, Francesco Pasca, Stefano Donno,
Antonio Errico, Maurizio Leo e Anastasia Leo.
l’Old Crown Pub si è distinto nel tempo non solo per l’atmosfera calda
ed accogliente in perfetto stile anglosassone. Infatti l’Old Crown di Copertino
tra la fine degli anni 90 e i primi cinque anni del nuovo millennio è stato uno
dei pochissimi locali del Salento a ospitare i readings dei poeti salentini.
Ora il locale chiude, ma ne rimarrà memoria di questo spazio, anche perché in
diverse pubblicazioni che parlano della storia della poesia e della letteratura
contemporanea salentina si parla delle esperienze poetiche all’interno di
questo spazio. Dunque un omaggio che i
poeti che interverranno fanno a questo storico locale, al suo patron Giuseppe
Trinchera e a cui tutti possono liberamente partecipare. L’azione poetica verterà su un susseguirsi di
tre serie di letture per poeta, e si leggeranno brani editi di autori e poeti
contemporanei salentini e pugliesi
INFO
Old
Crown Pub / V. G. Srafella - 73043 Copertino (LE) / tel: 335 5389028
I
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Sede
Legale/Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola
sabato 21 marzo 2015
venerdì 20 marzo 2015
giovedì 19 marzo 2015
Spritz Letterario con Maria Pia Romano e il suo L’Anello Inutile (Besa editrice) alla Libreria Bookish di Lecce
Spritz Letterario
sabato 21 marzo 2015 alle ore 18,00 presso la Libreria Bookish di Lecce in via
Cesare Battisti 22 a Lecce con Maria Pia Romano e il suo L’Anello Inutile
pubblicato da Besa Editrice, che per questa nuova edizione in quarta di
copertina riporta le recensioni di Antonio Errico per Nuovo Quotidiano di
Puglia online, Daniela Pastore per La Gazzetta del Mezzogiorno, Bruno Luverà
per Billy, il vizio di leggere
“Se dovessi
rintracciare delle coordinate per questa narrazione, le individuerei in Seta di
Alessandro Baricco e Neve di Maxence Fermine: soprattutto per l’evanescenza
delle atmosfere, per quel continuo slittamento da sensazione a sensazione, da
impressione a impressione, per quell’accentuazione delle emozioni, e poi anche
per la rarefazione lessicale che in qualche tratto diventa vaporosa...” (Antonio Errico, “Nuovo Quotidiano di
Puglia”)
“Poesia che incontra
gli elementi della natura, parole che pesano come un bilancino granelli
infinitesimi di verità, immagini pennellate come acquerelli. È un caleidoscopio
di paesaggi, forme geometriche, viaggi, labirinti, memorie…” (Daniela Pastore, “La Gazzetta del
Mezzogiorno”)
“Maria Pia Romano ti
trascina nelle profondità del sogno, del desiderio inespresso, ti fa mancare il
respiro, per poi respingerti velocemente in superficie. Girandole di parole.
Giri pagina e respiri, ti fermi a pensare, ricominci a leggere. Un libro di
onde, marine, dell’anima. Onde che ti sollevano dal rifugio e dalla nicchia che
ti costruisci, onde di vita”. (Bruno
Luverà, Billy il vizio di leggere, TG1)
Maria Pia Romano scrive
e vive di acqua, parole e silenzio. Ci sono stagioni che trascorre
completamente sott’acqua. Perché a volte è dal fondale che si vede meglio la
luce.
Info
telefono 0832-306676 mail - bookishlecce@virgilio.it
facebook.com/Bookishlibreria /
twitter.com/Bookishlibreria
Il blog - http://bookishlibrerialecce.blogspot.it/
mercoledì 18 marzo 2015
Angels Ristorante Lecce - Pasqua 2015 - Lecce Hotel Zenit - Quality Italian Food -
Storia della prostituzione dall'antichità agli anni Sessanta di Vern L. Bullough (Odoya). Dal 3 aprile
Ancora oggi una
questione sociale complessa quanto quella della prostituzione viene spesso
affrontata con leggerezza, se non addirittura ignorata da chi ritiene le
prostitute donne perdute, irrimediabilmene votate per interesse, o per vizio,
al loro sordido mestiere. Il libro di Bullough, storico americano
specializzatosi in tematiche di medicina sociale, ha il grande merito di
affrontare l’argomento su basi originali, ponendo l’accento sui motivi
storico-sociali che hanno portato migliaia di donne verso il mestiere più
antico del mondo. Attraverso un’analisi brillante e approfondita che va dalle
società primitive fino agli anni Sessanta del XX secolo, l’autore analizza
l’atteggiamento delle varie comunità e religioni e dei poteri statali di fronte
al problema, nonché il percorso della donna nelle diverse epoche. Vita
familiare, educazione, indigenza, ignoranza sessuale, disinibizione… Se questi
sono i motivi di fondo che, in ogni epoca, hanno concorso a determinare la
scelta di molte giovani donne, altre considerazioni e condanne morali hanno
spesso reso impossibile il loro reinserimento in una società che, pur servendosi
del loro corpo, si è quasi sempre rifiutata di agevolarle nella dura ricerca di
una nuova esistenza. In appendice un saggio di Elizabeth Bernstein sulla
prostituzione nella San Francisco dall’Ottocento a oggi, che getta una luce
nuova sul ruolo e la dimensione delle sex workers nella società odierna.
Vern Leroy Bullough
(1928-2006) è stato uno storico e sessuologo statunitense. Professore emerito
alla State University di New York (suny) e presso la California State
University, presidente della Society for the Scientific Study of Sexuality, è
stato uno dei fondatori della American Association for the History of Nursing e
membro del comitato scientifico della rivista americana Paidika: The Journal of
Paedophilia. Nel 1992 ha ricevuto il Distinguished Humanist Service Award
dall’International Humanist and Ethical Union (iheu), di cui è stato
co-presidente dal 1995 al 1996. Bullough è ricordato soprattutto come eminente
sessuologo e storico della medicina, e come un pioniere nello studio dei
comportamenti sessuali.
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