Una donna capace di reagire, di
sciogliere i nodi della propria esistenza grazie all'aiuto di un paio di scarpe
rosse che le faranno da interruttore per accendere una nuova vita.
“Scarpe rosse” di Marisa Fortuzzi
è una bellissima storia che si legge voracemente e con curiosità proprio come i
protagonisti Marina, giornalista e Aldo, commesso e responsabile di un negozio
di scarpe.
Un incontro apparentemente casuale fa
nascere una grande amicizia tra Marina e Aldo e porta cambiamenti importanti
sia in ambito professionale che nella vita. La donna, nota e seria giornalista,
cambia modo di vestire, diventa sgargiante, colorata, attraente come una
mattina, quando arriva in redazione indossando un collant nero, impermeabile
color cammello, sciarpa di seta rosse e un bel paio di scarpe rosse. Un
rinnovamento che non passò certo inosservato in ufficio nemmeno quando le sarà
assegnato il compito di intervistare il noto giornalista Vincenzo Maurenti.
La vita cambia corso e Marina ha colorato
di rosso la sua poco prima stantìa, malinconica e rancorosa vita. Questa vita
che nasconde una grandissima delusione, un dolore che le hanno procurato -
quello che sarebbe dovuto essere il giorno più bello - al matrimonio.
La storia si svolge tra la Puglia e la
Toscana con i dovuti chiarimenti, le confidenze. L'amicizia dimostra la
necessità di esserci, il potere di lenire le ferite di una vita.
Tante sorprese si presentano agli occhi
del lettore commosso e felice per ciò che il corso degli eventi regalerà ai due
protagonisti. L'autrice sottolinea con un sorriso valori indispensabili come
l'amicizia, il rispetto, la possibilità di darsi un'altra opportunità e
scegliere di vivere felice come ognuno di noi merita e in tal modo conoscerla e
utilizzarla al meglio.
Scritto in modo semplice, chiaro, fluente
dipinge ciò che spesso comunemente può accadere: i tradimenti, le ipocrisie, le
false speranze e persino quando tutto sembra crollare appare un angelo che
guida verso la salvezza, un po' come sarà Aldo per Marisa: «Si è creato tra noi
un tale rapporto d'affetto sincero, spontaneo, senza filtri e senza maschere,
da farmi sentire libera di essere me stessa insieme a lui come non sono stata
mai, nemmeno con mia sorella o con mia madre. Con Aldo non ho paura di essere
giudicata per quello che dico o che faccio, per quello che sono. Lui non usa le
critiche come un martello per demolire, ma al massimo, con molto affetto
azzarda un consiglio. Questo è il mio amico». (p. 119).
In questo momento qualcuno starà
invidiando Marina: chi non desidera infatti un amico con tali caratteristiche?
“Scarpe rosse” coinvolge chi ha
bisogno di una pennellata di rosso, determinatezza, un pretesto per cambiarsi e
svegliarsi la mattina contento della vita. È proprio così che sarà per Marina,
la quale dimostra che tutto può accadere anche a cinquant'anni, basta volerlo e
cercarlo.
Svela ciò che è necessario, che è
importante vedere non semplicemente con gli occhi ma col cuore, il sentimento: «L'essenziale
è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore... era questo che
voleva che tu capissi vero? Il segreto della volpe amica del Piccolo Principe».
(p. 40).
Si tratta pertanto di un bel
racconto che infonde davvero tanta
positività.
Ciao, io ho letto il libro, ma Marina non é una giornalista!!! É dirigente in uno studio commerciale e a volte scrive per un giornale di economia! Per il resto é una bella recensione! Beh, una correzione si può sempre fare...��
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