Gli
editori pugliesi fanno fermentare molto il vino della loro narrativa. A
differenza dell'editoria lucana, infatti, spesso, come si dice, al palo, nel
settore delle nuove proposte di narrativa, i marchi pugliesi offrono
normalmente la possibilità di scegliere fra diverse voci di questo spazio
particolare del mondo letterario, di questo ampio anfratto adesso
accucciolatosi fra altri generi (seppur dovrebbe esser forse il principale -
specie dietro le spalle della saggistica e della manualistica: per quanto
riguarda le pubblicazione nate e accettate tipograficamente in Basilicata). Ma
ecco qualche esempio, dell'editoria pugliese diciamo. (Dove, intanto, i rumor
dicono salperà il nostro poeta Alfonso Guida). Pensiamo, infatti, proprio a
Lupo, il quale ha recentemente mandato in liberia il nuovo romanzo della
scrittrice salentina Vittoria Coppola, "Immagina la gioia". Coppola,
salita alla ribalta già con l'opera d'esordio selezionata in una rubrica delle
trasmissioni di Rai Uno, "Gli occhi di mia figlia", sceglie
nuovamente un terreno semplice per la promozione e difficile alla prova
dell'originalità. E' molto difficile, in sostanza, "descrivere l'amore fraterno"
ma carico d'incomprensioni, in maniera originale. Inoltre, Vittoria Coppola
approfitta delle ambientazioni inventate per mettere in comunicazione il Veneto
e la Sicilia. La
storia, in effetti, comincia nella nota Mira che guarda tanto a Venezia quanto
a Marghera. Ed è, pensate bene, lo stesso editore che manda in libreria
"Tramontana", del giallista Giuseppe Calogiuri. "Un'indagine di
Michelangelo Romani" che si sviluppa fra morti e sparizioni, tutte
avvenute tra l'altro nel Mezzogiorno. Una trama fatta apposta per il
giornalista Romani, del Messaggero Quotidiano, e del suo collega, direttore
questi di TeleCittàUno, Sandro Gennari. Frasi d'un giallo che non può non tener
conto delle politica politicata, visto che gli editori dei giornalisti di fiuto
vivono di servilismo alle classi dirigenti. Le edizioni Besa, invece, trovano
nella newyorkese d'origine e barese d'approdo, Jacqueline Gentile la forza di
tenere insieme ironia e valori, comicità ed elementi fondamentali della vita.
La giovane Marta Sabia, curatrice d'una delle tante rubriche di posta del
cuore, s'innamora della persona che piace alla sua convivente. Fino al punto
che: "Giorni di buio isolamento nella sua casa vuota la trascinano a
toccare il fondo costringendola a stare in contatto con la sua sofferenza e con
la sua vita oramai svuotata. Ma proprio lì, nella tristezza del niente, Marta
ritrova se stessa e il suo amore per Andrea (l'amato dell'amica, ndr): primi
passi di una nuova esistenza tutta da inventare". Con tanto di prima
persona, a narrare. Tre libri
profondamente diversi fra loro. Tre romanzi che, come si diceva, parlano d'un
brio presente nell'editoria made in Puglia. E che quella fatta in Basilicata
non sempre dimostra.
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