“E quel senso di appartenenza in
amore è magia, è fame, smodato possesso della carne, del sangue rosso e dei
pensieri dell’altro. Forse soprattutto dei pensieri dell’altro, angolo segreto
che abita la mente, luogo sperduto da cui si rimane sempre un po’ fuori, un po‘
distanti e dove invece si vorrebbe entrare più che mai, guardarci dentro,
scoprire, possedere! Ma ora la stava penetrando con lo sguardo, gli occhi
marrone scuro di lui, stavano immobilizzando quelli verdi di lei incapaci di
roteare in qualsiasi altra direzione possibile. E quello per loro era già fare
l’amore raggiungendo il culmine dell’estasi senza nemmeno sfiorare le
reciproche intime nudità.”
Giovanna Politi nasce a Roma il
14 novembre del ’70, compie studi classici e sin dall’adolescenza convive con
l’amore per il sacro demone della scrittura. Pubblica nel 1997 “Pensieri allo
specchio”, Liber Ars Edizioni e nel 2011 “La voce del ventre”, Aletti Editore.
Pur restando la prosa poetica il suo primo e indiscusso amore, si cimenta per
la prima volta nella narrazione di un racconto. Pubblica in diversi siti:
Scrivere, Le poesie del cuore, Rime scelte. è tra le poetesse inserite
nell’antologia Poeti contemporanei (casa editrice Pagine, febbraio 2013) curata
da Elio Pecora. Le sue poesie si possono leggere inoltre nel suo blog personale
(giopoliti.blogspot.it).
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