“Ho iniziato a scrivere ché
volevo cambiare il mondo, volevo fare la rivoluzione, poi ho cercato di
cambiare il senso delle parole -troppo presto hanno iniziato a rovinarmi i
poeti francesi- volevo cambiare la vita ma scrivere è difficile, troppo lungo
l’apprendistato e non basta una vita...così ho iniziato a citare, riprendere,
trascrivere o alla peggio, copiare. Sicché la mia, ora, si può davvero definire
come una "bottega del rigattiere".”
Paolo Vincenti, giornalista e
scrittore, vive a Ruffano (Lecce). Suoi testi sono presenti su svariate riviste
salentine e sul web. Ha pubblicato: L’orologio a cucù (Good times), I poeti de
L’uomo e il Mare 2007; A volo d’arsapo (Note bio-bibliografiche su Maurizio Nocera),
Il Raggio Verde 2008; Prove di scrittura, plaquette, Agave Edizioni 2008; Di
Parabita e di Parabitani, Il Laboratorio 2008; Danze moderne (I tempi
cambiano), Agave Edizioni 2008; Salve. Incontri, tempi e luoghi, Edizioni
Dell’Iride 2009; Di tanto tempo (Questi sono i giorni), Pensa Editore 2010.
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