Ultimamente passo così tanto tempo su twitter che potrei quasi tentare un
commento in centoquaranta caratteri o giù di lì. Suonerebbe più o meno in
questo modo: Letture Facoltative è il
libro più interessante degli ultimi mesi. Perchè? Non ve lo dico, leggetelo … dal
momento che ogni tentativo di descrizione
non farebbe altro che banalizzare e rimpicciolire quello che ritengo un
modo grandioso e originale per approcciarsi alla realtà e alla vita. Ma volendo aggiungere qualche parola in più,
comincio col dire che non è una raccolta di poesie ( cosa che, scommetto, già
vi fa tirare un sospiro di sollievo ); non è un romanzo, quindi niente storie
di fantasia ma un’invidiabile concretezza dalla prima all’ultima pagina; non è un
opera filosofica, perciò si presenta comprensibilissima; non è un saggio che
ripropone al lettore sempre gli stessi due o tre concetti conditi con mille
salse diverse, anzi la grande varietà degli argomenti e delle riflessioni si
presenta come un potpourri molto gradevole, una ricetta anti-noia da prendere
in considerazione. Per quanto riguarda la brevità dei capitoli e la stringatezza delle trattazioni, mi
affido alle parole di Nietzsche Contro i biasimatori della brevità << Una cosa detta con brevità può
essere il frutto e il raccolto di molte cose pensate a lungo...>> ( Umano
troppo umano II ). Per quanto mi riguarda sono rimasta catturata dalla levità e
dall’acume di certe riflessioni, prima fra tutte l’osservazione sull’umorismo e
la serietà; mentre il giudizio artistico che ho condiviso in pieno è stato
quello intorno alla figura di Ella Fitzgerald; senza incertezze tra i brani più
spassosi segnalo le considerazioni sul bricolage e il dolce penare del Fai da
te. In sostanza Wislawa Szymborska
partendo da quelle pubblicazioni che i recensori giudicano “ meno nobili” ma
che in genere riscuotono vasto successo di pubblico ( saggi storici, di
divulgazione scientifica, di bricolage, almanacchi ecc...), sorpassando nelle
vendite i volumi più stimati, compone un libro che è un caleidoscopio di
argomenti, riflessioni che si attengono all’argomento centrale o lo usano
semplicemente come pretesto per abbandonarsi a fuggevoli associazioni di idee.
Un opera eccentrica che prende vita da uno sguardo saggio e al contempo
birichino, un umorismo garbato che procede sottobraccio a una serietà col
frizzo.
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