Tutto nasce da un concorso nazionale dal titolo “Nero di Puglia, il noir in
tutte le sue gradazioni” dedicato a racconti giallo-noir inediti ambientati in
Puglia. Il “precipitato” di questa singolare operazione alchemica, è questa
antologia fatta dai racconti selezionati che hanno colpito maggiormente la
giuria per livello qualitativo e per l’originalità. Sergio Carlucci (giornalista,
si occupa da tempo di comunicazione) e Valentino G. Colapinto, (giornalista
freelance, scrittore e blogger) curano per la casa editrice pugliese Gelso
Rosso un’intrigante antologia di racconti “in black” dal titolo “Nero di
Puglia”. La prefazione è a cura del sempre più bravo Omar Di Monopoli
(scrittore di fama nazionale esperto del genere). Caporalato e delitti che si
intessono nella più piatta normalità (e per questo più crudi), da storie di
mafia fino alla superstizione popolare, ma sempre in un contesto di
devastazione civile e morale cui non sfugge nessuno. Una sorta di “verismo” a
tinte forti, dove il sangue si impasta con la terra a formare una fanghiglia
che sembra inglobare l’umanità. Storie decisamente crude, ma raccontate in modo
avvincente e mai banale. Racconti dove gli autori, spesso e volentieri, si
fanno prendere la mano dalle sperimentazioni letterarie (come ad esempio
l’ampio ricorso al dialetto o, addirittura alla lingua albanese), ma senza
risultare mai stucchevoli o eccessivi. A detta degli organizzatori del
concorso, Nero di Puglia rappresenta un valido strumento di elevazione
culturale e marketing territoriale il cui obiettivo è di abbinare la passione
per la buona letteratura noir alla degustazione e valorizzazione dei prodotti
enogastronomici e delle risorse turistiche locali. Ma Nero di Puglia è
fondamentalmente una raccolta di undici racconti (a mio avviso uno più
interessante dell’altro) che cercano di offrire un’altra “versione dei fatti”
sull’immagine di un territorio, come quello pugliese, che da qualche tempo a
questa parte si offre al pubblico dei turisti, e non solo, come un piccolo
“paradiso terrestre”. Ovvero: il marketing sulla Puglia ha trasformato
l’archetipo di una terra serbatoio solo di povertà, sole mare ed emigrazione
nel fantasmagorico e spettacolare mercato di nuove e strepitose tendenze
musicali, improbabili industrie cinematografiche a costo zero, prodigi
letterari. Ma … c’è un ma! Dietro tutto questo sberluccichio, cova un malessere
pulsante e mefitico, che sa tanto di deriva meridionale e si nutre di
innumerevoli questioni irrisolte. Uno stato patologico che persino un sistema
di “ecologia mediatica” non riesce, non dico a estirpare, ma nemmeno a
nascondere o “ripulire”. Ed ecco che tra il calore di un sole generoso, tra il
ritmo ipnotico e sciamanico dei tamburelli pizzicati del Salento, si affacciano
prorompenti voci che esprimono il bisogno di denunciare, di accusare, di far
emergere quella parte di Sud che ha ancora all’interno del suo DNA innumerevoli
zone d’ombra: dalla mafia, alla corruzione, dagli appalti truccati,
all’abusivismo, al clientelismo. Un pezzo di Sud che non ha il sapore dei
taralli o del buon vino, ma che pulsa ancora di alcune ferite forse
irredimibili, come l’inquinamento ambientale, la deriva dei rifiuti, l’eolico
selvaggio. Un libro sicuramente degno di lettura e di approfondimento, ma che
suscita non pochi interrogativi tra cui quello di ri-pensare, ri-modulare, o
meglio ancora ri-calibrare un sistema dell’informazione che talvolta, su alcune
questioni calde (come l’ambiente o i rifiuti o l’energie alternativa), risulta
essere superficiale e pressappochista, tanto da creare falsi allarmismi e
inutili preoccupazioni. Una dis-informazione che preme continuamente e
pesantemente sulla pubblica opinione, a favore di scelte compiute in altre
stanze, oppure di non-scelte, che è indifferente ai problemi reali della gente
reale, contribuendo a tenerla in uno stato di perenne minorità e facendo il
gioco di quel mondo inter-castale che ha interesse a impedirne l’emancipazione
culturale e lo sviluppo.
Nero di Puglia – Gelsorosso, a cura di Sergio Carlucci, Valentino G.
Colapinto, prefazione Omar Di Monopoli, isbn 9788889735848, 14€, Collana:
Cardi, Pagine: 144
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