Violenza, amore, omicidi, deliri di onnipotenza, sangue,
alcol: in “Le cose di cui sono capace” di Alessandro Zannoni ci sono tutti gli
ingredienti di un romanzo pulp in stile noir. Chi è l’editore? Perdisapop,
ovviamente. Forse l’unica casa editrice ad avere il coraggio di compiere scelte
editoriali e stilistiche diverse e affascinanti.
“Le cose di cui sono capace” è un romanzo ambientato a
Bakereedge Pass, cittadina americana impregnata del tipico orgoglio a stelle e
strisce. L’ordine e la legge sono tutelati da Nick Corey, Nicola Corelli
all’anagrafe, sceriffo italo-americano ombroso e controverso. Interprete della
legge più che suo applicatore, Corey ha un metodo speciale per evitare che
qualcuno possa disturbare l’ordine in città. Quando non è in servizio, si
sbronza e prova a risolvere i problemi al suo amico Rudy, perennemente nei guai
e succube della moglie Reyna. Intanto, nel paese una serie di eventi
sconvolgeranno la vita di Nick e dei personaggi del romanzo.
Crudo e diretto, osceno e irriverente, ambientato in una
città che sembra uno dei paesi di frontiera che si vedono nei film western, il
romanzo prima ti scuote e poi ti avvolge in un’atmosfera che diventa normale e
familiare, come se tutte le ossessioni, perversioni e stranezze fossero del
tutto consuete e regolari, come prendere un caffè al bar.
Zannoni è abile nel costruire una storia talmente tanto
pazzesca da seguire una sua logica, padroneggia bene il linguaggio del noir e
del pulp e, a questo, aggiunge una creatività che pochi possono fregiarsi di
avere. In più caratterizza dei personaggi con cura: su tutti, ovviamente, Nick
Corey: “La vita è un dio bastardo e attentissimo a cui non sfugge nulla, un dio
storpio e miserabile che controlla attentamente chi di noi è felice, e quando
lo trova, lo punisce senza pietà”. Spietato, visionario, brusco e inclemente.
Quindi, da leggere.
Le cose di cui sono capace di Alessandro Zannoni
(Perdisapop, 148 pag, 14€)
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